Capitolo 30.

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Max: "Dove sei diretta?"-mi chiese voltandosi nella mia direzione guardandomi per una frazione di secondi, e poi ritornando alla strada.

Io: "Alla The O2 Arena."-risposi.

Notai la sua espressione accigliata, ma decise di non commentare.

Max: "Allora, come va la gravidanza?"-lo sguardo fisso davanti a lui.

Io: "Bene. Ma questo lo deciderà la mia dottoressa quest'oggi."

Max: "Magari posso accompagnarti?"

Io: "Oh.."

Max: "Oppure, no."

Il luccichio di felicità scomparve dai suoi occhi, e mi fece male il cuore.

Ma una piccola parte di me sperava ancora che lui, venisse.

"stupida!". -mi derise la mia dea interiore.

Il resto del tragitto fu affrontato nel silenzio. Non volevo ferirlo, magari avrei preferito andarci da sola se Harry non venisse.

La voce di Max mi trascinò fuori dai miei pensieri.

Max: "Siamo arrivati."

Io: "Molte grazie, Max."-sorrisi. E per farmi perdonare, prima di scendere dal veicolo schioccai le mie labbra sulla sua guancia, in un numeroso bacio.

Fece un cenno del capo, salutandomi. Ed io lasciai la sua macchina vedendola, poi, sfrecciare via mentre mi avviavo verso l'entrata dell'arena. Potevo sentire il suono delle voci dei ragazzi cantare "One thing."

Al di fuori dell'arena c'erano due guardie; camminai diretta, ma mi bloccarono.

x: "Mi dispiace signorina, ma lei non può entrare."

Così decisi di dire l'unica cosa che mi avrebbe dato la possibilità di entrare.

Io: "Sono la ragazza di Harry Styles."-commentai.

x: "Mi dispiace, ragazza. Ma facciamo solo il nostro lavoro."-disse prima di distogliere lo sguardo.

Sbuffai, tuttavia primama che potessi rispondere Zayn comparve dientro di noi.

Zayn: "Tranquillo, sta con me."-avvertì i due ragazzi con un sorriso, e poi mi offrì la sua mano. Che accettai volentieri.

I miei occhi si fissarono sulla sua bocca, aveva il labbro inferiore spaccato.

Io: "Mi dispiace."

Zayn: "Non dispiacerti, non è colpa tua. Per quanto possa cosiderare Harry un fratello, certe volte supera davvero ogni limite."-disse. "Ma non preoccuparti, presto risolveremo anche noi. Puo succedere."

Io: "Dov'è adesso?"

Zayn: "Dentro. Vieni!"-mi guidò attraverso il backstage.

Io: "Avete già finito?"

Zayn: "Si, proprio due minuti fa."

Louis: "Ciao Katya!"-mi salutò battendomi il cinque.

Io: "Ciao ragazzi."-salutai il resto.

Harry uscì da un camerino, ed io mi sentii come se un miliardo di pugni stessero investendo il mio cuore.

Liam: "Noi andiamo a prendere un caffè. Offro io!"-si offrì spingendo gli altri verso l'uscita.

Harry: "Ciao."-mormorò.

Io: "Stavo giusto andando via."-mi voltai per raggiungere l'ingresso, ma le sue dita s'intrappolarono con le mie. Il mio corpo fu invaso da scosse elettriche.

Harry: "Aspetta."

Io: "Cosa? Aspetta cosa?"-chiesi sforzandomi di tenere il mio tono di voce a bada.

Harry: "Io ci ho provato, ci ho provato in  tutti i modi. Ma proprio non riesco a capacitarmi del fatto che la mia vita possa cambiare, che i miei sogni possano essere distrutti. Quando sono ancora giovane."-si sedette su di una sedia in plastica, reggendosi la testa fra le mani. "Io voglio questo bambino, ma non adesso."

Io: "Mi dispiace, Harry. Ma io ed mio bambino non possiamo aspettare i tuoi comodi, e magari il giorno in cui tu sarai disposto a prenderti le tue responsabilità sarà troppo tardi."-gesticolai. "Non comportarti da egoista, e pensa quali conseguenze potrebbero avere le tue azioni. Adesso, se non ti dispiace. Devo davvero andare."

Harry: "Solo, ti prego. Accetta i miei soldi, voglio che voi stiate bene."-disse ed io annuii. Sembrava così vulnerabile, ma io non ci sarei ricaduta di nuovo. Dovrà imparare a prendersi le sue responsabilità, era abbastanza maturo per prendersele. E poi quella notte abbiamo sbagliato entrambi.

Le mie labbra scoccarono sulla sua guancia; vidi gli occhi di Harry chiudersi a quel contatto.

Io: "Ciao Harry."

CONTINUA.

ANGOLO AUTRICE:

MI DISPIACE PER IL RITARDO, SPERO CHE IL CAPITOLO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO.

È UN MOMENTO DAVVERO DIFFICILE PER LA NOSTRA COPPIA, SEMBRA DAVVERO CHE HARRY NON VOGLIA ABBATTERE LA SUA BARRIERA. LA BARRIERA CHE HA CREATO PER DIFENDERSI DA QUESTA REALTÀ CHE NON RIESCE AD ACCETTARE.

UN BACIONE, ALLA PROSSIMA.

-KATYA.<3

Un sogno che diventa realtà. H.SWhere stories live. Discover now