Capitolo 38.

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Io: "Sabrina, potresti aiutarmi a portare questi scatoloni sul retro?"-richiamai la mia collega di lavoro per un aiuto in più, dato l'elevato peso dei scatoloni.

Sabrina: "Certo!"-esclamò sorridendo e iniziò a prendere uno dei tanti scatoli posti atterra.

Non credevo che sarebbe stato possibile stare lontana da Harry, dopo quei mesi intensi che avevo passato a Londra. I primi giorni ero davvero esausta, avevo dovuto combaattere contro l'istinto di ritornare a Londra e pregare Harry di amarmi, e inoltre avevo dovuto combattere moltecipli volte contro i miei genitori prima di ritrovare la pace che c'era prima. Ansi, se dovevo essere sincera ora andava ancora meglio, avevano legato molto a Diana e altretanto per lei. Ero molto felice di questo anche perché quando io ero a lavoro lei sarebbe dovuta restare con i nonni, e sapendo che lei ci andava d'accordo per me era più facile starle lontana per qualche ora.

Poichè i ragazzi avevano iniziato il tour io non ero più partita per andare a trovali, e portare Diana da loro. Infatti era da quando io avevo lasciato Londra, che non vedevano la bambina. E questo mi rincuorava molto, anche perché (come al solito) ne avrebbe passato le conseguenze Diana.

Questo mese i ragazzi sarebbero tornati i ragazzi in Italia: 28 e 29 giugno. Ero molto contenta del loro successo, insomma, wow, un tour negli stadi. Non credevo proprio che se lo fossero aspettati. E, nonostante tutto quello che fosse successo tra me ed Harry, pensavo davvero che se lo meritava. Insomma, aveva fatto tanta tanta strada per meritarsi questo successo.
Il nostro rapporto non era cambiato di molto infatti, di solito parlavamo attraverso Skype, ma oltre a domandarci come stessimo entrembi nessuno dei due si era spinto un pò più in la. Parlavo più spesso con Alicia, lei era davvero felice: aveva un ragazzo che la amava in ogni suo aspetto, la rispettava e la aiutava e supportava in ogni sua decisione. Mi aveva raccontato che un giorno si misero a parlare di un loro futuro matrimonio e disse che Niall le era sembrato abbastanza elettrizzanto, e lì avevo capito quanto stesse diventando importante la loro relazione. Mi chiedevo se in futuro avessi trovato anche io un uomo che mi avesse amato come io richiedevo, ma soprattutto mi chiedevo se fossi stata capace di amare di nuovo quando ogni cosa mi riportava ad Harry. Poi, Alicia mi informò che Harry era molto cambiato da quando avevo abbandonato l'Inghilterra: restava più sulle sue e spesso si rinchiudeva nella sua camera non riuscendone più. Mi rivelò anche che domandava spesso di me e Diana. E mi disse che avrebbe seguito i ragazzi nel loro tour, quindi avrebbe viaggiato con loro. 

Beata te, pensai tra me e me.

Sabrina: "Tutto bene, Katya?" mi scosse leggermente un braccio e la nuvola di pensieri che si era formata nella mia testa andò in frantumi.

Mi dava davvero fastidio quando quanlcuno mi disconnetteva dai miei pensieri, ma cercai di non darlo a vedere.

Scossi leggermente la testa, spostai una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e molto rapidamente continuai il mio lavoro. 

Erano le otto di sera quando tornai a casa, ero davvero stanca e avevo bisogno di fare una doccia. 

Rientrando trovai mia madre guardare un pò di tv e Diana a dormine, per una parte ero sollevata che stesso domendo, ma per l'altra ero trriste perché speravo di fare due coccole con lei. 

Mamma: "Ciao Katya, com'è andata a lavoro?"

Io: "Abbastanza bene, ma sono molto stanca oggi sono arrivati nuovi carichi e sistemarli è stato stressante."

Mamma: "Sono certa che con un bel bagno caldo ti rilasserai abbastanza."-mi rassicurò sorridendo. "Tuo padre ha preparato il pollo al forno, il tuo preferito. Sbrigati!"

Mi affrettai verso il corridoio, recuperando da un cassetto nella mia camera una tuta blù, e poi mi recai in baglio riempiendo la vasca.

Dopo circa venti minuti riemersi dal bagno trovando già il tavolo apparecchiato, baciai una guancia di mio padre ringraziandolo per la cena e mi sedetti.
Intavolammo chiacchiere da cena e parlammo di come si era svolta la nostra giornata.

Un sogno che diventa realtà. H.SDonde viven las historias. Descúbrelo ahora