Capitolo 27.

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Alicia: "Niente tacchi questa sera?"-mi chiese quando io ed Harry raggiungemmo i ragazzi di sotto.

Io: "No, meglio non sforzarsi troppo. È già tanto che sto uscendo."-dissi.

Il ristorante in cui andammo a cenare era in stile mondano, ma viste le circostanze in cui si trovava era logico.

I ragazzi avevano pensato di portarci in un posto più isolato, fuori Londra, per non essere assaliti dalle fan. E in più avevano detto che l'avrebbero fatto soprattutto per me, per regalarmi tranquillità. Dolci, vero?

Niall aveva prenotato un tavolo più in disparte, per non essere notati.

Dopo pochi minuti di attesa un cameriere, sulla quarantina d'anni si avvicinò a noi chiedendo le ordinazioni.

x: "Buona sera. Cosa ordinate?"-domandò educatamente, fissando lo sguardo per una manciata di secondi su tutti i ragazzi. Firse stava mettendo bene a fuoco le figure, sapendo di averli già visti qualche volta.

Liam: "Per me e la mia ragazza manzo con patate."-spiegò sorridendo.

Alicia: "Anche per me!"

Il resto del gruppo ordinò più o meno la stessa cosa, mentre io ordinai del tacchino con diverse spezie.

Quando il cameriere ritornò al tavolo, portando le nostre ordinazioni. Indugiò sull'andarsene oppure chiedere qualcosa, mossa che mi fece divertire.

x: "Non vorrei essere invadente, ma sbaglio o voi siete gli One Diretion?"

Zayn: "No, non sbaglia!"-disse dolcemente mostrando il suo sorriso splendente.

x: "O mio dio, se mia figlia fosse qui! Quando le racconterò che eravate nel mio ristorante, morirà di cuore!"-urlò velocemente. Tirando il blocchetto delle ordinazioni dalla tasca del suo grembiule rosso e strappandone un foglio. "Sareste così gentili da farmi un autografo?"

Liam: "Certo!"-firmò per primo, e poi a coda gli altri.

x: "Se non vi scoccio troppo, anche una foto?"-domandò estraendo il cellulare dalla tasca dei suoi jeans.

Niall: "Non scoccia, e la foto si può fare sicuramente."

I ragazzi si alzarono facendo la foto chiesta dal cameriere, poi si risedettero al loro posto e il cameriere ritornò al proprio lavoro.

Pochi minuti più tardi io scoppiai in una sonora risata.

Louis: "Cosa c'è da ridere?"-chiese divertito.

Io: "Avete notato come vi squadrava e come indugiava sull'andarsene?"-risi ancora.

Liam: "Si, l'ho notato. Ed era divertente!"-rise a ruota anche lui.

Poi il resto si unì a noi, intavolando successivamente chiacchiere da tavola.

***

Avevo la gola secca per il tanto parlare e per le risate, ma non me ne pentivo, se era questo il motivo.

Sophia: "Sono venuta qui qualche volta con i miei genitori e i miei parenti per fare pin-nic. Più avanti dovrebbe esserci un ponte che si affaccia su di un laghetto. Ci venivo di pomeriggio ed era bellissimo, figuriamoci di sera con la luna e le stelle."-disse entusiasta al solo pensiero.

Liam: "Possiamo andarci se vuoi."-parlò dolcemente alla sua ragazza.

Louis: "Con il termine 'possiamo'"- evidenziò la parola. "intendete tutti noi, o sbaglio?"

Liam: "Ovvio, stupido!"-esclamò dandogli un buffetto dietro la nuca.

Niall: "Ci conviene muoverci, prima che inizino a prendersi a schiaffi!"-rise.

Zayn: "Già!"-confermò poggiando la sua giacca di pelle sulle spalle di Perrie, pressando le sue labbra sulla punta del naso della ragazza.

Mi sentivo in pace con me stessa, finalmente potevo riuscire a vedere una luce, radiosa e lucente. La felicità.

Tutti erano felici, e pensavo che con la forza dei ragazzi, il bene che gli volevo e l'amore tra me ed Harry, ci avrebbero portati lontani. Superando il peggio.

Ma forse quella luce non era così tanto vicina.

CONTINUA.

ANGOLO AUTRICE:

BUONGIORNO RAGAZZE, COME VA?

FINALMENTE DOPO UN PÒ DI TEMPO KATYA, SI SENTE IN PACE CON SE STESSA. MA COME SI CONCLUDE IL CAPITOLO POSSIAMO GIÀ INTUIRE CHE QUESTA SERENITÀ NON DURERÀ TROPPO.

VABBÈ, VI SALUTO. BUON PRANZO.

VOTATE E COMMENTATE.

-KATYA.

Un sogno che diventa realtà. H.SWhere stories live. Discover now