53.RITORNA AD ESSERE MIA LUNA

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LUNA POV'S
"Ritorna ad essere mia Luna ti prego" disse affannosamente Francesco. Non lo ascoltavo era troppo inebriante rifare l'amore con lui dopo mesi. Sentii un trillo finchè...

"Luna, Luna svegliati dobbiamo andare in classe"disse Lucia.
Era solo un sogno, pensai. Che peccato.
Perchè lo allontanavo? A me mancava tanto. Entrai in classe.

Vidi entrare Francesco furioso. Era colpa mia?

"Dunque sono appena tornato dalla presidenza e ho saputo che alcuni di questa e altre classi hanno preso in giro Luna dicendo che l'avevo abbandonata, allora:
1. Sappiate che se sento altre voci in giro simili vi faccio torturare, e posso farlo dato che i vostri genitori mi hanno dato il consenso
2.non vi faccio passare l'esame
3. Vi uccido uno ad uno
Sono stato abbastanza chiaro?"
Tutti annuirono deglutendo. Francesco mi guardò accennando un sorriso e mi fece l'occhiolino. Le mie guance si colorarono di rosso.
Dopo le lezioni mi diressi nella palestra. Ero da sola. Iniziai a dare pugni al sacco da box, finché non sentii sigillare la porta e le finestre. Qualcuno infilò la mano gelida sulla mia schiena, essendo in periodo estivo era rilassante. Finchè non sentii sganciare il mio reggiseno. Mi girai ed era Francesco.
Le sue labbra si posarono sulle mie. All'inizio opposi resistenza ma poi mi lasciai andare. Mi distese su uno dei tappetini nuovi della palestra, mi tolse il reggiseno e la maglietta e io a lui la canottiera. Iniziò a baciarmi il collo fino ad arrivare alla clavicola il mio punto debole, gemetti. Mi tolse i pantaloncini e le mutande, e lo stesso feci io a lui. Entrò dentro di me e sussultai dal piacere. E con voce roca mi sussurrò:" TORNA AD ESSERE MIA LUNA"fece uscire una specie di grugnito di piacere. Io ormai ero presa dagli ormoni e non davo molto spago a cosa mi diceva. Continuammo a perderci tra noi per un'ora finchè non venne dentro di me, e venni anch'io.
Mi abbracciò e mi baciò e infine disse: "ti amo"
Ci rivestimmo e uscimmo. Mi guardò e mi sorrise avvicinandosi a me. Io lo guardai e dissi:" È stato solo sesso" e me ne andai.
Appena tornai in camera scoppiai a piangere. Il vero motivo per cui lo evitavo da mesi era per la profezia, non volevo che i miei figli morissero o uccidessero la mia famiglia. Lo amavo, non volevo ammetterlo davanti agli altri perché avrei fatto star male anche la mia famiglia.

Dopo un po' scesi in mensa per mangiare, appena finito andai verso il giardino. E si palesò davanti a me Francesco.

"Luna io..."

"Fra basta..."

"Lo so che non è stato solo sesso per te oggi... c'è qualcosa che non va... voglio solo aiutarti, quindi ti prego dimmi la vera ragione" scoppiai a piangere. Mi abbracciò.

"È che io... non voglio che i nostri figli..."

"Oh... è per questo? Tesoro... ti ho detto che cercheremo di evitarlo... ce la faremo, ma solo se saremo insieme... io ce la posso fare, solo se tu sei con me..."

"Ho paura Fran... so che non dovrei ma..."

"È normale avere paura di perdere qualcuno che ami, anch'io in questi giorni e mesi avevo paura..." mi asciugai le lacrime.

"Per cosa?"

"Di perderti"mi baciò, in modo che lo perdonai, non era in preda alla passione, ma era un bacio riappacificatore.
Non lo avrei lasciato, da quel momento avrei iniziato contro il destino.

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