ten.

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"I want to stand with you on a mountain
I want to bathe with you in the sea
I want to lay like this forever
Until the sky falls down on me"

 "I want to stand with you on a mountainI want to bathe with you in the seaI want to lay like this foreverUntil the sky falls down on me"

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Dopo dieci minuti arrivammo a destinazione.
Era un quartiere tranquillo,con ampi spazi verdi e case possenti e lussuose ai lati,accompagnate da alti alberi e giardini curati e colorati.
Doveva essere uno dei quartieri più ricchi di Seoul.
Parcheggiai l'auto lontano dalle abitazioni e scesi dalla macchina.
Le gambe si erano addormentate e non sentivo più la schiena.
Notai che per strada non c'era anima viva.

-bene,la pattuglia è dall'altro lato della strada..entreremo per l'entrata posteriore.-
Disse Taehyung scendendo dal pick-up.
Sospirai lentamente.
L'aria qui sembrava quasi nuova,pulita,pura.

Seguì Taehyung per qualche minuto finché non si fermò davanti ad una grande casa,che più che una casa sembrava un palazzo.
Porte a vetro che rivestivano la parete superiore,che permettevano di vedere il moderno arredamento dell'interno.
Una piscina grande quando un campo da calcio e una serie di lussuose macchine parcheggiate di fianco.
-w..ow- dissi con bocca leggermente aperta dallo stupore.

-bella vero?- disse Taehyung indicando con gli occhi la casa.

-Non so come un essere umano possa vivere in una casa del genere.
Io mi sarei persa dopo tre minuti solo per cercare il bagno.- dissi sorridendo alla vista della villa.
Lui ricambiò il sorriso ma rimase serio.
Lo vidi guardare quella casa con occhi persi,malinconici.
Ci sono troppe cose che riaffiorano ricordi che vuoi solo dimenticare.
Eliminare completamente.
Provai una strana compassione nei suoi confronti.

-Dai..andiamo.- aggiunsi poi incitandolo a venire.
Entrammo da una porta posteriore,che fortunatamente era aperta.
Con il cuore in gola facemmo il primo passo,e fummo dentro.

Se la casa da fuori era stupenda,dentro era mozzafiato.
L'entrata portava ad una grande cucina di marmo bianco,moderna e gigantesca,collegata ad un ampio salotto con divani di pelle rivestiti,ampi tappeti e una televisione almeno di 90 pollici attaccata alla parete bianca.
-Vieni! Da questa parte.- sussurrò Taehyung indicando le scale, che erano coperte dalle strisce gialle della polizia.
Lo seguì ed arrivammo al piano superiore.
Taehyung si precipitò davanti ad una porta di legno scuro, ignorando tutte le altre.

-È questo,lo studio di mio padre.- disse poi volgendo lo sguardo a me.
-Entriamo.-
Posò la mano sulla maniglia ed aprì lentamente la porta,che fece un piccolo e fastidioso rumore.
Una volta dentro chiudemmo la porta alle nostre spalle.
Lo studio era immenso,ma appartato,non molto luminoso e moderno come il resto della casa.
C'erano molteplici mensole e scaffali ripieni di libri allineati alla perfezione.
Una scrivania di legno antica con numerosi testi,penne e articoli vecchi di giornale poggiati sopra.

«lost in your paradise» kim taehyung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora