twenty.

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    "I'm falling
All In you"

    "I'm falling All In you"

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Ero ancora poggiata al petto di Taehyung e  sentivo il suo cuore premere sempre più lentamente.
Una parte di me sarebbe andata con lui.
Sentivo come se mi avessero strappato qualcosa, lasciando un profondo e incolmabile vuoto.

Simon mi prese con forza per il braccio, facendomi rimanere con le ginocchia doloranti poggiate sull'asfalto duro, mentre lui, in piedi, poggiava l'arma sulla mia fronte.
-Sta ferma o ti sparo.-
La sua mano tremava, ma era ancora ben salda al grilletto.
Diedi un ultimo sguardo al corpo di Taehyung e alzai gli occhi verso Simon.
Lo guardai seria,senza paura,mentre sentivo i miei occhi iniettare sangue nei suoi.
Non avevo più la forza nemmeno di provare timore.
Ora c'era solo disprezzo.
odio.
Rabbia.

Era un mostro.
Uno schifoso mostro.

Portai la mano verso il metallo freddo della pistola e la tenni stretta,puntata alla mia fronte mentre era ancora impugnata da Simon.

-Sparami. Cosa aspetti! Fallo Simon! Fallo!- urlai con tutta forza.
le lacrime rigavano sulle mie rossastre guance.

Lui deglutì con forza e caricò la pistola.
Sembrava dover trovare la forza,e i minuti passavo,mentre io rimanevo con gli occhi chiusi, aspettando con il cuore in gola la mia sorte.

Quando sentì che sarebbe successo,quando ebbi la percezione che mi sarebbe arrivato un proiettile di piombo nel cranio,una luce bianca comparve da dietro un palazzo,ed intravidi tre veicoli.

-Fermo lì! Polizia!-

Simon si paralizzò per un instante.
Mi prese violentemente per il collo, facendomi alzare in piedi tenendo la pistola ferma alla mia testa.

-Non vi avvicinate o sparo! Le sparo cazzo!- urlò con voce disperata,mentre una decina di agenti lo circondavano.

Ora basta.
Simon teneva strette le mie mani dietro alla schiena,impedendomi di muovermi.
Riuscì però ad allungare un piede davanti,per poi portarlo indietro con forza,lanciandogli un pesante calcio dritto nell'inguine.
Lui si piegò indietro dolorante,cadendo per terra e subito i poliziotti lo presero,tenendolo stretto mentre gli mettevano le manette attorno ai polsi.
-Sei fregato adesso, mostro!- dissi lanciandogli un'ultima occhiata.

Un agente mi porse una coperta,facendomi sedere sul sediolino della macchina.
Portai lo sguardo alle mie mani,ancora sudice di sangue.

-Loren!-
Mi girai e vidi Sidney e Sara uscire dal veicolo.
Arrivarono vicino a me e mi strinsero forte,mentre io singhiozzavo tra le loro braccia.
-Stai bene?-
sussurrò sara,tenendomi stretta.
Accennai un si,per poi scuotere la testa e scoppiare a piangere.
Indicai Taehyung,circondato da una squadra di soccorso,che cercava di fermare l'emorragia.

-Starà bene,si riprenderà,vedrai.- disse Sidney prendendo dolcemente il mio viso tra le mani per calmarmi.

Asciugai le lacrime con la punta della maglietta e ripresi voce.
-C.Come facevate a sapere che ero qui?-

-In realtà non è stato merito nostro..-
rispose Sidney timidamente.

-Sono stato io.-
Una voce maschile si fece largo tra le ragazze.
Era jungkook
Affiancato dai bangtan.

-T.tu?- domandai,più perplessa che mai.

-Sapevo che nascondevi qualcosa.
Quando sono venuto vicino a te chiedendoti scusa era solo per non farti sospettare nulla.
Così dopo qualche giorno ti ho seguita mentre uscivi da casa delle tue amiche. Ho visto mentre ti rapivano e ho chiamato la polizia,che ha seguito le tracce.- rispose posato,ma sorridente allo stesso tempo per la mia espressione sbigottita.

-Dovete assolutamente catturare Chin Jeoung! Lui è l'artefice di tutto! Dovete prenderlo.-
affermai agitata.

-Intendi..quel Jeoung?- rispose Yoongi,posando lo sguardo su un uomo con le manette,nell'auto della polizia.

Era lui.
Con la sua solita aria da professionista che mi guardava dal finestrino nero con uno sguardo gelido e serio, che mi fece venire i brividi.


Non sapevo cosa dire.
Ero senza parole.

-Abbiamo trovato nel suo studio la vera ricetta del Beauty secrets. Quel prodotto contiene metalli pericolosi, tanto da poter provocare perfino il cancro. Una formula di bellezza mortale. Si farà almeno vent'anni dietro le sbarre,per tentato omicidio a tutte le donne della Corea.- disse Namjoon, sorridendo nell'ultima parte.

Era tutto più chiaro.
Il motivo per cui il signor Kim è stato ucciso.
Perché aveva scoperto la schifezza che Jeoung aveva fatto mettere in quel prodotto e voleva eliminarne la vendita, lanciando così i bastoni fra le ruote del suo collega, che non si faceva scrupoli a rovinare la vita di milioni di persone pur di fare soldi.
Così aveva ucciso.
E perfino Kim sapeva che sarebbe stato colpito.
"La morte raggiunge anche l'uomo che fugge"
Ecco perché quella frase sul diario.

Era quasi incredibile che quella storia si fosse risolta.
E adesso era finito.
Era tutto finito.
Quasi impossibile da credere.

Ma le mie non erano lacrime di gioia.
Erano troppe cose tutte insieme che mi stavano divorando.
Ora non desideravo altro che vedere lui e il figlio marcire in galera.

allo stesso tempo notai la vicinanza di Sara a Yoongi,e le loro mani unite mentre si scambiavano dolci sguardi.

Feci un piccolo sorriso malizioso, poi il mio sguardo si posò dietro la figura snella di Hoseok e vidi degli uomini portare Taehyung su un lettino, mentre lo caricavano sulla vettura giallastra dell'ambulanza.

Mi alzai di corsa, lasciando cadere la coperta a terra, mentre i ragazzi mi richiamavano.

Ma non li ascoltai.
Volevo andare con lui.
Volevo salire su quel furgone e andare con lui.
Non sopportavo l'idea di lasciarlo.
Degli uomini mi fermarono e io cercai invano di divincolarmi.

-Vi prego, devo salire! Fatemi salire!-supplicai in lacrime, ma la risposta era sempre negativa.

Jungkook e Jimin mi raggiunsero.

-Dai Loren,andiamo.- rispose Jungkook allontanandomi dagli uomini.

-Lasciami! Devo andare da lui! Non capisci! Io devo!-
urlai, lanciando piccoli pugni sul suo petto nella speranza di liberarmi.

Lui mi prese e mi tenne stretta, abbracciandomi forte, e io scoppiai a piangere sulla sua spalla.

-Adesso lo raggiungiamo, torneremo da lui, promesso.-

Spazio autrice.
grazie di tutte le letture!

«lost in your paradise» kim taehyung Où les histoires vivent. Découvrez maintenant