40- Ormai è un mese che vedo qualcuno e certo che sì.

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40- Ormai è un mese che vedo qualcuno e certo che sì.

Ho imparato ormai a riconoscere i piccoli gesti di Mare, gesti che non si accorge nemmeno di compiere, ad esempio gioca con la sua collana quando è nervosa o sposta lo sguardo verso il soffitto quando è in imbarazzo, morde il labbro inferiore quando la faccio arrossire e gioca con il suo mento quando è sovrappensiero.

In questo momento le sue dita pizzicano la piccola goccia poggiata sul suo petto, l'azione mi fa mettere in allerta. In queste due settimane è stata molto pensierosa, adesso questo... c'è per caso qualcosa che la turba? Sicuramente, altrimenti non reagirebbe così.

"Ehi." la richiamo. "Mmh?" "Tutto okay, piccola?" mi avvicino. "Sì, tutto bene." "Fingerò di crederti." accenno un sorriso. "Si nota così tanto?" "Giusto un po'." "Devo dirti una cosa." sospira. Annuisco appoggiandomi al bancone mentre l'osservo prendere un grande respiro.

"Ormai è un mese che... vedo qualcuno." Che cosa? La bocca si secca mentre spero di aver capito male. "Non te ne ho parlato perché- perché me ne vergognavo. Adesso ho capito di aver sbagliato." ti prego, non dirmi davvero che... oddio, non voglio nemmeno pensarci.

"Come si chiama?" vado dritto al punto. "Ehm, Lucy Moore." risponde. Aspetta, una ragazza? Sta frequentando una ragazza?

"Tu stai... vedendo una ragazza?" domando confuso. "Oddio, ma cosa hai capito? Dio, faccio schifo con le spiegazioni." "Sto andando da una psicologa, Harry ed il suo nome è Lucy Moore." "Grazie, signore." butto fuori un respiro profondo. "Cioè- non per il fatto che tu stia andando dalla psicologa, più per il fatto che tu non stia realmente vedendo- diamine... è un bene che tu la stia vedendo, non intendevo dire che- perché non mi hai detto nulla?" blatero a vanvera, riuscendo, però, a strapparle un sorriso. "Te l'ho detto, me ne vergognavo. Adesso ho capito che è stato inutile non dirtelo, in fondo tu non mi avresti mai giudicata." "Esattamente." "Ho deciso di andare perché... perché... io voglio fare sul serio con te, Harry." le sue parole mi arrivano dritte in faccia, schiaffeggiandomi ripetutamente. "Ho bisogno di essere più sicura di me, di essere più autonoma e non dipendere da nessuno. Vorrei darti il mio meglio e per farlo io... devo chiudere un brutto capitolo della mia vita. Ho capito tante cose in queste otto sedute e mi sento parecchio meglio..." "Cosa- cosa hai capito?" balbetto, preso ancora alla sprovvista. "Ho capito di piacerti veramente o altrimenti non saresti rimasto per tutto questo tempo, ho capito che non tutti gli uomini sono uguali e tu ne sei la dimostrazione, ho capito che non è stata colpa dei miei genitori e che non è stata colpa mia se mi sono ritrovata in quella brutta situazione. Ho ancora altri due incontri e poi... poi potrò ricominciare la mia vita d'accapo perché io... io mi sono accorta che nei due mesi passati ho messo tutto da parte, pensando di averlo superato, ma in realtà non era così, mentre adesso è tutto diverso."

"Sono stata nervosa in queste due settimane perché cercavo un modo per dirtelo, ma non riuscivo a trovarlo, poi, però, tu ti avvicini e mi chiedi semplicemente cosa c'è che non va e boom, è fatta." accenna un piccolo sorriso. "Io mi fido di te, voglio... ricominciare con te e voglio una stupida etichetta che ti faccia capire quanto significhi per me." adesso i suoi occhi sono fissi nei miei, lucidi, mentre mi guardano in attesa di una qualsiasi reazione. "E tu?" mormora. "Io voglio solo vederti felice, Ree." sussurro a corto di parole. "Sei tu che mi rendi felice, Harry."

"Ti ho voluta dal primo momento che ti ho vista... pensi che, adesso che posso finalmente stare con te, ti lasci andare? Piuttosto ti etichetto ovunque e ti tatuo la fronte con le mie iniziali." parlo causando una sua risata. Le mie braccia si avvolgono attorno alla sua vita, avvicinandola di più al mio corpo. "Possessivo." scherza. "Abbastanza. Che dici, faccio fare una tuta su misura per te con su scritto: 'Ragazza di Harry Styles. Non toccare.'? Ti piace come idea?" "Non ti sembra un po' troppo?" ridacchia. "No, direi di no, ma se proprio non la vuoi mi va bene il tatuaggio in fronte." "Io invece vorrei che ti tatuassi le mie iniziali sulla chiappa destra del tuo sedere." "Che cosa?!" scoppio in una fragorosa risata che coinvolge anche lei. "No, davvero, sai che cosa sexy guardarti allo specchio e vedere le mie iniziali sopra?" "Tu sei assurda." scuoto il capo prima di lasciarle un bacio veloce sulle labbra.

"Non me lo hai ancora chiesto in maniera ufficiale." "Okay, okay... fingi di non aspettartelo." gesticolo allontanandomi di poco dal suo corpo. "Che faccio, fisso il pavimento?" domanda. "Hm-hm. Perfetto."

Schiarisco la gola mentre afferro una sua mano, poi la fisso dritto negli occhi, un sorriso divertito sul volto. "Mare, sei la cosa più bella che mi sia capitata in tre mesi di pura cacca e stanchezza... vorresti essere la mia ragazza e rendermi felice come una pasqua?"

Le sue mani si posano ai lati del suo viso mentre finge una faccia sconvolta per poi sorridermi ampiamente.

"Certo che sì

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"Certo che sì." avvolge le sue braccia attorno al mio collo mentre la sollevo dal pavimento per poi pressare le mie labbra sulle sue, una risatina lascia la sua bocca, ma viene subito soffocata dalla mia che la bacia ripetutamente. 

Restart. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora