Ci siamo.

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Emma.
Quel sabato si respirava un clima diverso, nessuno di noi era sereno, tranne uno.
"Ti invidio, giuro".
Simone se ne stava tranquillamente seduto sulla sua poltrona preferita in sala relax e canticchiava le sue canzoni osservando gli altri. C'era chi non riusciva a parlare, i ballerini che provavano senza sosta le loro coreografie ed altri che invece si mordevano le unghie a più non posso.
Non sapevamo nulla del serale, non avevamo conosciuto i direttori artistici e a quel punto iniziavamo a dubitare anche del fatto che ci sarebbero stati.
Il serale sarebbe iniziato il 7 aprile, mancava meno di un mese e ancora nessuno di noi era riuscito a conquistare la maglia del serale. Non ci avevano detto quanti posti erano previsti ma ognuno di noi stava lottando duramente per fare in modo di accaparrarsene uno.
L'unica cosa che avevamo capito era che in quella puntata ci sarebbe stata una svolta, era evidente che con il metodo dei 4 sì da parte di un professore non sarebbe mai entrato nessuno e non avevamo la minima idea di cosa aspettarci.

Entrammo nello studio e il calore delle persone ci avvolse, erano più carichi del solito quel giorno.
La conduttrice fece come al solito la sua entrata e dopo aver mandato in onda un video promo del serale, annunciò che quel pomeriggio sarebbe stata assegnata qualche maglia.
Avevamo intuito che Paola Turci non fosse più tanto convinta del suo primo nome, ovvero Nicole, e quel giorno ce ne diede la conferma.
Per un attimo, in cuor mio, ho sperato di poter essere diventata io la sua prima scelta ma la professoressa annunciò che aveva deciso di sostituire Nicole con Einar. Oltre a questo, propose di mettere in sfida la propria prima scelta e il primo nome di Carlo Di Francesco, ossia Carmen, che invece lei non avrebbe mai ammesso al serale.

Maria lesse inizialmente la lunghissima ed emozionante lettera di Einar e successivamente fece lo stesso con quella di Carmen.
I due cantarono tantissimi brani a testa e a giudicare sarebbe stata una giudice esterna. Carmen non ne aveva sbagliata una, anche se secondo la mia opinione a volte aveva esagerato con dei virtuosismi. Einar, invece, non era stato il massimo della precisione ma era arrivato dritto al cuore di tutti quelli che lo avevano ascoltato.
Dopo quella lunga sfida, Sara Andreani, in qualità di giudice esterno decretò che il primo di noi ad accedere al serale sarebbe stato proprio Einar ed ero realmente contenta per lui.
Se lo meritava, come del resto se lo sarebbe meritato anche Carmen, ma ovviamente tra i due preferivo lui.

Einar indossò con grande soddisfazione e felicità la maglia verde mentre Paola Turci ringraziò la giudice per aver riconosciuto il talento di Einar e, per concludere in bellezza, tirò un'ultima stoccata a Di Francesco "fossi in te mi farei qualche domanda".
Il professore le sorrise e rispose che naturalmente avrebbe riflettuto sull'accaduto.
Successivamente, sempre con la stessa modalità, ci fu la sfida per il primo ballerino ad accedere al serale.
Bill Goodson propose la sfida fra la sua prediletta Lauren e Daniele, il preferito di Veronica Peparini.
Guardai la sfida con il sorriso sulle labbra e pensai al fatto che se al loro posto ci fossimo stati io e Simone sarei stata felice a prescindere da chi dei due avrebbe vinto la sfida.
Leggevo nei loro occhi tutta la stima reciproca che provavano ed era come se stessero ballando l'uno per l'altra.
Alla fine della sfida il commissario esterno di ballo decise che la prima felpa verde della categoria danza sarebbe andata a Lauren ed esultai entusiasta per la mia compagna di stanza. Lauren meritava tantissimo quel posto, era una bomba di energia ed espressività e non l'avevo mai sentita esprimersi negativamente su qualcuno. Aveva lavorato sodo per arrivare al suo traguardo e finalmente poteva stringere tra le mani il risultato di tutta quella fatica.

Biondo.
Venne mostrata la classifica di gradimento e con mia grande sorpresa ma soprattutto grande felicità in cima alla lista c'era Emma.
Mi voltai a guardarla e notai nel suo sguardo incredulità e gioia perfettamente mixati insieme.
Era davvero bello vederla così, anche perché in settimana ci era stato chiesto di esprimere una nostra personale classifica di gradimento e lei era risultata sedicesima. Non aveva nascosto a nessuno il suo malcontento e probabilmente se ne era preoccupata anche troppo visto che era chiaro che le persone votassero in base al rapporto umano e non in base al talento.
Finalmente, però, le era stato riconosciuto tutto il suo valore ed era nel posto che meritava. Era indubbiamente la mia preferita ma nessuno poteva negare quanto fosse immenso il suo talento.

Tornammo in sala relax e non persi un attimo per complimentarmi con Einar insieme ad Irama. I miei pronostici si stavano pian piano concretizzando e non vedevo l'ora di poter indossare anche io quella felpa. Ero felice per lui, oltre ad essere diventato un mio grande amico, si era impegnato tantissimo in questa esperienza ed ero certo che al serale sarebbe cresciuto ancora di più.

Mi posizionai sul tavolino rosso della sala relax di fronte ad Emma e iniziammo a commentare insieme la puntata, ero sicuro che anche lei fosse felice per le prime felpe verdi assegnate e soprattutto per il primo posto in classifica.
Ad un certo punto la porta della sala relax si aprì rivelando il Prof. Di Francesco che chiamò Carmen con sé. Una decina di minuti dopo rientrò in sala relax senza la cantante siciliana "Emma puoi venire un attimo per favore?" le domandò e la mia ragazza annuì seguendolo.

Andai a sedermi vicino ad Irama ed iniziammo a fare strane ipotesi su ciò che stava succedendo nella saletta di canto. "Secondo me si staranno tirando i capelli" commentò Irama facendomi sorridere "che trash, vorrei troppo vedere!" lo seguii, immaginandomi Emma in versione violenta.
Chissà che bomba sexy.
Calmate Simò!
Neanche il tempo di scacciare quel film mentale che Carmen rientrò visibilmente stizzita. Iniziò a raccontare l'episodio con un sorriso evidentemente forzato. Sapeva bene che quella scena sarebbe andata in onda e intuivo dal suo modo agitato di gesticolare che si stava trattenendo.
Ascoltai attentamente quello che stava dicendo e come era suo solito fare evidenziò soltanto gli aspetti positivi di ciò che aveva sentito.

Emma aprì la porta della sala relax e Carmen iniziò ad interrogarla peggio di un commissario di polizia. "Come è andata? Che ti ha detto?" le chiese con uno sguardo acido "lui ha detto che sta per cambiare il suo primo nome" rispose Emma pacatamente.
Iniziai a tirare delle gomitate ad Irama per farlo concentrare su quella scena e puntammo gli occhi su Carmen che nel frattempo annuiva ascoltando quello che le stava dicendo Emma.
"Sta pensando di cambiare il suo primo nome con te?" si intromise nel discorso Alessandro dei The Jab e quando Emma confermò un sorriso soddisfatto si aprì sul mio volto.
Nella sala relax le attenzioni si concentrarono sulle due cantanti ed ero sicuro che non sarebbe finita lì.
Carmen continuò ad agitarsi e giustificò quanto riportatogli da Emma tirando in ballo la questione della classifica, visto che Emma era prima di lei.
"Ma non penso che è per la classifica" confessò spontaneamente Emma e a quel punto avrei voluto solo un pacco di pop-corn per gustarmi ancora meglio quella scena.
"Va bene ragazzi" concluse Carmen stampandosi un sorriso falsissimo sul volto che durò per poco "ma io so quanto valgo e so quello che so fare. Punto!" alzò il tono della voce e successivamente si alzò in piedi per continuare il suo monologo " a me non ha detto questa cosa, quindi questa cosa mi è nuova" gesticolò nervosamente puntando lo sguardo su di Emma.
Osservai la mia ragazza guardarla in maniera del tutto impassibile "guarda Emma!" esclamai rivolgendomi ad Irama mentre Carmen continuava ancora a sbraitare "penso che lei abbia capito male!"
Cosa cazzo ha appena detto?!?
"Che ha detto? Penso che lei ha capito male?" intervenni mentre Emma rispose di aver capito tutto "secondo me lei ha capito molto bene!" affermai convinto. Ne ero certo, anche se non avevo assistito alla loro conversazione. Emma ormai comprendeva perfettamente l'italiano e non ci stavo proprio a sentirle dire che non capiva.
Forse sei te che rosichi e non capisci.

L'intera classe iniziò a piegarsi in due dalle risate e a lanciarsi sguardi sconvolti per ciò che aveva appena affermato Carmen e probabilmente si rese conto della figuraccia che aveva fatto. Tentò inutilmente di arrampicarsi agli specchi dicendo che probabilmente allora non aveva capito lei stessa il discorso. Emma provò a spiegarle nuovamente quello che il professore le aveva detto ma Carmen la sovrastò con la sua voce impedendole di parlare. 
"Fai parlare Emma!" mi stavo incazzando, non si doveva permettere di sminuirla in quel modo soprattutto perché tutti erano coscienti di quanta fatica facesse ad esprimersi in una lingua che ancora non era sua.

L'ho protetta sin dall'inizio e non avrei smesso di farlo. Emma tra tutti gli innumerevoli pregi che possedeva aveva anche quello di non provare invidia per nessuno e di guardare unicamente nella sua direzione. Cercava di trovare il buono in ogni persona che incontrava ed ero certo che tutto il suo impegno e il suo carattere le avrebbe riservato grandi soddisfazioni. Ormai non aspettavo altro che vederla indossare la maglia verde.

Spero che il capitolo vi piaccia, oggi sono particolarmente felice. Tra le braccia di quel biondino ci ho lasciato il cuore, è un ragazzo d'oro e sono davvero felice di sostenerlo.
Buonanotte ❤️

Un sex symbol tutto mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora