It wasn't Love, It was just Acting ;; Errorink ||

·16·

Era mattina, il Sole si era appena alzato in cielo.
Error si svegliò a causa della luce che batteva contro la finestra e dal fatto che Paperjam gli stava succhiando un dito.
Lo ritrasse delicatamente, avendo comunque il timore che cominciasse a piangere.
Il bebé continuava a fissarlo; era molto simile ad Error, ma aveva gli stessi occhi di Ink.
Error non sapeva che fare: non odiava quel bambino, del resto era innocente, ma se lo avesse tenuto la cosa sarebbe venuta fuori per forza.
Se invece decidesse di affidarlo ad Ink, la mob lo avrebbe ucciso.
Del resto, era così piccolo e indifeso.
Gli diede una leggera carezza, sospirando.

Anche uno col cuore di ghiaccio come lui, non avrebbe mai avuto il coraggio di abbandonarlo.

Con Ink non andava più d'accordo e nemmeno voleva vedersi più con lui, ma non ne doveva risentire un bambino innocente, che non aveva fatto nulla di male.
Lo sbaglio era solo loro.

Il Creatore dormiva ancora, tastando ogni tanto il materasso per verificare la presenza di Paperjam.
Non sentendolo vicino a lui, si alzò di scatto, bagnato di sudore e col cuore a mille.
Si calmò soltanto quando vide che era vicino ad Error, intendo a mordergli un dito.
-Grazie al cielo, ho preso un colpo.- disse Ink, portandosi una mano al petto.
-Tu... Ci tieni davvero così tanto a questo coso?- domandò Error.
-Certo che ci tengo, é mio figlio.- rispose Ink, prendendo tra le braccia Paperjam e dandogli un bacio sulla piccola testa.
Error non rispose, chinando la testa.
Si sentiva in colpa ad aver detto delle cose così crude riguardo al piccolo.
Ink avvolse tra le coperte il figlio, per poi avvicinarsi al Distruttore.

-Tu mi ami ancora?- domandò, alzando il viso del partner con un dito.

-Non lo so.- rispose Error, pentito.

-Io sì.- disse Ink, per poi portare le labbra alle sue, appoggiando una mano sulla guancia del glitch.