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Passarono due anni, e Paperjam era cresciuto notevolemente.
Aveva imparato a parlare a camminare grazie agli insegnamenti di Ink.
Per quanto riguarda il suo ruolo, invece, era in gradio sia di creare che di distruggere.
I genitori finivano molto spesso col litigare a riguardo, ma a Paperjam piaceva fare entrambe le cose.
Creava cose, e se non venivano bene, le distruggeva.
Error non badava troppo al figlio, ne era più infastidito ora che due anni fa, quando beveva ancora il latte.
Lo reclutava iperattivo, e la sua positività lo innervosiva.
Quando Paperjam voleva guardare la TV e intanto su un altro canale era in onda Undernovela, padre e figlio litigavano per il telecomando, e una volta Error gli diede pure una botta in testa.
Ink lo cacciò di casa, e per una notte il Distruttore dovette dormire in giardino.
Inoltre Paperjam aveva paura quando Error alzava la voce, gli urlava contro per ogni cosa.
Ma la cosa che più rattristiva il piccolo era il fatto che non poteva chiamare il glitch "papà", visto che lo considerava un errore.
-Papà! Posso andare a giocare fuori?- domandò Paperjam, rivolgendosi a Ink.
-No tesoro. Ti ho già risposto ogni volta che non puoi uscire fuori. Là é pieno di pericoli, é per il tuo bene.- rispose nuovamente il Creatore, bevendo del caffé.
Paperjam sospirò, tornando nella sua camera a giocare.
Faceva quella domanda ogni giorno.
Voleva sapere cosa c'era fuori a tutti i costi.
Ma il vero motivo del perché i suoi genitori non lo lasciavano uscire era perché nessuno doveva vederlo.
Se scoprivano che era loro figlio, era la fine per entrambi.
Ma Paperjam era un bambino curioso, e stava progettando già da qualche mese di uscire.

Fu così che una mattina decise di mettere in atto il suo piano.

Sarebbe uscito di nascosto dalla casa, voleva vedere cosa c'era fuori.
E specialmente, chi c'era fuori.

It wasn't Love, It was just Acting ;; Errorink ||Where stories live. Discover now