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Era mattina, Error e Ink dormivano ancora.
Paperjam sgusciò dalla sua cameretta, scendendo silenziosamente le scale e arrivando in sala.
Prese dei biscotti e li consumò, per poi prenderne un'altra confezione con sé.
Spinse una sedia contrò il portone d'ingresso cercando di fare meno rumore possibile, per poi arrampicandosi sopra essa.
Barcollò leggermente, raggiungendo la maniglia senza cadere; ma quando provò a girarla, capì che la porta era chiusa a chiave.
Molto attentamente, cercò con i propri fili, simili a quelli di Error, a scassinare la serratura, e dopo numerosi tentativi ci riuscì.
Rimise la sedia al suo posto e uscì, dimenticandosi di richiudere la porta alle sue spalle.
Fuori c'era un giardino con alte siepi e uno scivolo di piccole dimensioni consumato col tempo.
Paperjam si arrampicò sullo scivolo, bagnato dalla pioggia della notte precedente.
Fece un paio di giri, inzuppandosi i vestiti.
Poi decise di andare oltre le siepi, ma erano così larghe che al piccolo scheletro parevano infinite.
Continuava ormai a camminare da una mezz'ora, cominciando ad annoiarsi.
Si sedette sull'erba appena tagliata, guardando l'alba.
Fece come per appoggiare una mano dietro di sé, ma sentì qualcosa di compatto e liscio, invece dell'erba umida.
Si girò e vide un pallone rosso; felice di aver finalmente trovato qualcosa con cui giocare, Paperjam lo prese e cominciò a lanciarlo e riprenderlo al volo.
Purtroppo lo lanciò troppo in alto, e la palla finì oltre la siepe.
Testardo com'era, il piccolo non si scoraggiò, cercando un buco abbastanza grande in mezzo alla siepe per passarci in mezzo.
Finalmente, dopo varie ricerche, lo trovò e ci si infilò dentro.
Vide un giardino simile al suo, solo che invece dello scivolo c'erano due altalene.
Si sedette su un'altalena e cominciò a dondolarsi, ridendo.
Quando le luci nella casa cominciarono ad accendersi, si mise a cercare la palla nei dintorni.
Quando la trovò la raccolse e la pulì dal fango, ma appena fece per andarsene, sentì una voce bloccarlo:

-Che ci fai con la mia palla?-

It wasn't Love, It was just Acting ;; Errorink ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora