48. Strane sensazioni

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Roma: un mese dopo.

Alexander nella sua vita, non aveva mai avuto paura di nulla, non era mai stato ferito da nulla, o almeno era così prima che incontrasse il Faraone, e in quel momento aveva paura, paura perché non capiva più il suo corpo e la sua mente, paura perché si ritrovava a non uscire dalla sua piccola cella a causa degli sbalzi che gli procurava la gravidanza.

Passava dall'essere felice al piangere senza alcun motivo, con una velocità strabiliante, passava dal tenersi il piccolo pancione* per i crampi della fame al vomitare appena sentisse l'odore del cibo.

Si sentiva come se non avesse il controllo di se stesso, poi, soprattutto in quei giorni, la mancanza di un compagno si faceva sentire.
Spesso avrebbe solo voluto un abbraccio e un petto ampio e caldo su cui posare la testa e addormentarsi sotto dolci carezze, altre volte invece, e provava vergogna anche solo a pensarlo, avrebbe voluto qualcuno con cui fare l'amore in maniera selvaggia e passionale, inutile dire che in quei momenti si ritrovava una perenne erezione fra le gambe, e si rifiutava di soddisfarla.

Tuttavia spesso era capitato che Isabelle irrompesse nella sua stanza in quei rari momenti dove cercava di alleviare il dolore, strofinandosi contro la prima cosa che gli capitava davanti.

La corvina una volta si era offerta di aiutarlo, si era abbassata la tunica il tanto che bastava per scoprire i seni offrendo allo schiavo un perfetto lavoro di bocca, lui, per quanto avesse lottato per trattenersi, le era scoppiato a ridere in faccia, spiegandole che le donne non gli interessavano affatto.

E, nonostante i suoi continui rifiuti, la schiava cercava sempre di toccarlo in quei momenti, e poteva leggerle l'eccitazione negli occhi ogni volta che lo vedeva, e un po' gli dispiaceva doverla rifiutare ma infondo non era colpa sua se un tocco così intimo dato dalla corvina, non gli faceva alcun effetto.

Anche in quel momento il corvino si ritrovava con gli occhi chiusi mentre si mordeva la mano per evitare di far sentire i suoi gemiti, per la prima volta da quando quegli strani attacchi erano iniziati, stava cercando di appagarsi da solo, nonostante evitasse di toccare direttamente il proprio membro.

Un gemito più acuto si fece largo fra le sue labbra, ma non riuscì a coprirlo più di tanto, e, finalmente, sentì la stoffa della fascia inguinale bagnarsi del suo seme e sentì una strana tristezza mista a una grande serenità, ma quando aprì gli occhi tutte quelle emozioni sparirono, trasformandosi in paura.

*Non tutti durante una gravidanza hanno una pancia prominente, soprattutto nei casi di mal nutrimento.

Questi due capitoli di oggi saranno molto tranquilli per "compensare" i capitoli precedenti, oggi publicherò nuovamente non appena torno dal parrucchiere, sicuramente nella foto profilo avrete notato che ho i capelli colorati, purtroppo a causa di un "incidente" non causato da me, dovrò fare un taglio molto corto è rasato, ve ne sto rendendo partecipi perché mi servirebbe proprio un "buona fortuna" anche da voi :).

Prossimo aggiornamento: oggi alle 19:00/20:00.

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Cupido

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