87. Purezza E Desiderio

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Era una serata a dir poco meravigliosa, in cielo brillavano le stelle, nonostante il forte vento che attraversava la città facendo volare leggera la sabbia, tutto sembrava andare a meraviglia, soprattutto per il foglio di Iside che, in quel preciso istante, si trovava sdraiato sul suo trono a mangiare e brindare allegramente, circondato dalle risa dei suoi numerosi e illustri ospiti.

La musica sembrava aver ovattato completamente tutti i rumori che lo circondavano, le ballerine si muovevano con straordinaria e aggrazziata sensualità davanti a lui e ai suoi ospiti, il cibo continuava ad essere servito senza sosta dagli schiavi più belli e attraenti di tutto il palazzo, alcuni erano addirittura intenti a soddisfare i desideri carnali di qualche nobile presente al banchetto, e così, piano piano, la situazione si stava trasformando diventando carica di eccitazione, fino a diventare un orgia sfrenata.

E fu proprio mentre si compiaceva di come le giovani fanciulle lo stessero provocando, che il Faraone si destò dal suo stato di totale inebriazione dovuta in parte al caos, e in parte all'alcol, e si guardò intorno fino a posare i suoi occhi su un avvenente figura maschile, squadrò il ragazzo partendo dalle gambe toniche e slanciate, salendo al petto ampio e leggermente villoso, fino ad arrivare al viso perfettamente scolpito e mascolino, contornato da dei folti capelli neri come la notte più cupa e senza stelle, ma su quel meraviglioso viso due stelle c'erano eccome, due stelle blu come il mare e scintillanti come l'oro che davano una luce quasi divina a quel viso così bello ed innocente.

Si alzò dal trono avvicinandosi di soppiatto al giovane che, nonostante avesse apprezzato gli sguardi del moro, non si era mosso di un solo passo, continuando a servire il vino ai pochi uomini non ancora coinvolti in quel disordinato amplesso sessuale.

Lo prese per un braccio trascinandolo via provocando in quest'ultimo un brivido lungo la spina dorsale, dovuto ad un tremendo timore, il giovane infatti aveva orribili ricordi legati ad una situazione simile a quella che stava vivendo.

Magnus lo trascinó lungo vari corridoi finché tutti i rumori della festa si ridussero a dei mormorii lontani e ovattati, Alec si sentì riportare alla realtà quando la sua schiena venne a contatto con una superficie morbida e vellutata, il suo respiro accelerò mentre i suoi occhi si posarono su quelli del moro che lo guardava con un ghigno stranamente gentile, nonostante il doppio fine, stampato in volto.

Gli accarezzò dolcemente il viso sussurrando a pochi centimetri dalle sue labbra;

"Perdonami Alexander, perdonami se ora violerò il tuo corpo, se maccherò la tua purezza con il mio desiderio, perdonami se puoi"

Con queste parole il Faraone eliminò la distanza che li separava e unì le loro labbra in un bacio carico di passione.

Scusatemi per il ritardo ma, dopo il calo di voti dell'ultimo capitolo ho avuto davvero un crollo riguardo questa storia arrivando al punto di volerla cancellare, ma poi ho pensato che in questa piccola opera ho messo gran parte del mio cuore e della mia anima, e non ne valeva la pena perdere tutto questo solo per qualche voto in meno.

Preparatevi perché i prossimi due capitoli saranno importantissimi, specialmente il prossimo credo che vi piacerà particolarmente, detto questo mi scuso per eventuali errori e vi avviso che pubblicherò sia domani che lunedì.

Prossimo aggiornamento: domenica alle 18:30.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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