<Erik...>
Torno visibile e lo guardo in faccia, sono esattamente davanti a lui, non può scappare da me ora. È la prima volta che lo chiamo per nome, ma non riuscivo a dire altro e non sapevo come cominciare un discorso con lui. Devo assolutamente parlargli. Lui alza gli occhi e non appena capisce la situazione spalanca i suoi turchesi incatenandoli ai miei. Siamo entrambi paralizzati, scioccati e silenziosi, finché non mi decido a parlare.
<tu...>
Faccio una piccola pausa non riuscendo a dire altro e durante il mio silenzio lui sembra tornare in sé e circonda il mio polso con la sua mano. Dopo aver spostato gli occhi sul nostro piccolo contatto vedo il buio e poi mi accorgo di essere in un'altra stanza illuminata, è una camera da letto, credo che sia la sua. Perché mi ha portata qui?
<perché siamo in camera tua?>
Gli chiedo mentre va verso la porta per chiuderla con un incantesimo, lo stesso che usai io per non far entrare Cam e Will nella nostra stanza quando dovetti chiamare mio padre.
<ascoltami bene... Non devi dire a nessuno quello che hai visto, ci siamo capiti?>
Prende le mie braccia con le sue mani e stringe la presa facendomi male. Non credo di averlo mai visto così arrabbiato, i suoi occhi sono più scuri del solito e mi guardano come se volessero uccidermi. Deglutisco rimanendo incantata in essi, ma non positivamente.
<prima dimmi cosa succede>
Non so con che coraggio riesco a combattere il suo sguardo, fisso le sue pupille, ormai diventate quasi inesistenti talmente si sono ristrette, e cerco di mostrarmi sicura e non impaurita davanti a lui.
<non se ne parla, ora ti cancello la memoria>
Che cosa? Non lo farà, non può, altrimenti perderei tutti i miei ricordi. Sarebbe una catastrofe se la principessa non ricordasse nulla.
<non ce n'è bisogno, non lo dirò a nessuno, basta che mi spieghi quello che ti succede>
<e perché mai dovrei spiegarlo proprio a te?>
<perché merito delle spiegazioni, ti ho visto bere quella cosa rossa e poi urlare mentre ti guardavi il polso. Ho assistito a tutto e, visto che ci sono dentro anch'io, vorrei capire qualcosa>
<come puoi essere convinto di esserci dentro anche tu?>
<tu mi invidiavi, volevi essere come me e non ti sentivi perfetto per tuo padre perché vedevi come ero io e sapevi che sarei stato molto meglio di te per Pierre>
<tu come sai di mio padre? Chi te l'ha detto?>
È vero, lui l'ha detto a Rachel, non a Dylan.
<avevi detto tutto a Rachel mentre eri ubriaco quella notte e lei mi ha raccontato tutto. Mi ha chiesto di tenerti d'occhio perché era preoccupata per te ed è per questo che ti ho seguito fino all'aula di pozioni. Credimi, avrei preferito essere all'oscuro di tutto>
Anche se ora molte delle mie domande hanno una risposta, vorrei aggiungere.
<se ti racconto tutto, prometti che non dirai nulla a nessuno? Nemmeno a lei. Soprattutto a lei. Lei non deve sapere niente>
Perché non dovrei sapere niente?
<come mai non a lei?>
<a nessuno. Bocca chiusa con tutti, è chiaro?>Annuisco e poi lui mi lascia andare le braccia, per poi portarmi seduta sul suo letto accanto a lui. Mentre tiene lo sguardo basso per trovare le parole giuste con cui iniziare, guardo il suo polso: sta ancora sanguinando e riesco a vedere molti tagli. Cosa ha bevuto per ridursi in questo stato? Perché i suoi tagli hanno cominciato a sanguinare? C'entra qualcosa con quello che ha bevuto oppure no?
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La Principessa Di Alfagor// Wattys2020
FantasySTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Trama: Rachel credeva di esse...