7) Differente

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Bakugou's POV
L'attesa mi uccide letteralmente.
Passano pochi secondi, ma nella mia testa sembrano decenni.
"Mi spiace, non è in vendita." Dice pacatamente Kirishima.
Il mio cuore riprende a battere.
Midoriya fa per insistere un poco, ma alla fine si arrende e ci saluta, portando con sè anche quella povera ragazza.
"Stasera la picchierà di certo." Dico senza nascondere il mio nervosismo.
"Lo so, ma non posso farci niente."
"Potresti denunciarlo." Dico.
"Per poi fargli spifferare l'intero giro e mandarci tutti in rovina?"
"Se tieni più ai tuoi soldi che alla salute di quella ragazza allora meriti di andare in rovina."
Mi guarda di sottecchi, sospira e poi dice:
"So cosa vuoi...ma non posso nemmeno provare a comprarla purtroppo."
"Perché no?" Domando.
"Perché in cambio lui vorrebbe te." Dice, "Ed io non potrei mai vendere nessuno a quel bastardo, neanche per salvare qualcun altro."
Digrigno i denti frustrato.
Giusto...
"A proposito di questo, grazie, per non avermi venduto."
Lui sorride benevolo, allungandomi un altro bicchiere di champagne preso dal tavolo alle sue spalle.
"Figurati. Avanti, godiamoci quel che resta della festa."

A termine serata sono leggermente brillo.
Kirishima non ha fatto altro che passarmi bicchieri di champagne accompagnati da qualche stuzzichino per tutta la sera, ma mi rendo conto del perché solo una volta rientrati in auto.
Mi allento la cravatta, sbottono tutti i bottoni della giacca ed i primi due bottoni della camicia per poi buttarmi sul sedile della limousine senza essere in grado di capire più un cazzo.
"Tutto okay?" Mi domanda Kirishima con aria divertita.
"Potrei essere un po' brillo..." mormoro con voce impastata.
Chissà quanto si è realmente capito di quello che ho appena detto...
Attendo che la macchina parta per poi assopirmi, cullato dal dolce moto costante della vettura.
Ad un tratto sento qualcosa di caldo sul collo, leggero come un soffio.
Apro un occhio di sfuggita, vedendo subito il viso del rosso.
Il suo respiro caldo si scontra con la mia pelle gelida.
È una sensazione piacevole...
"Che stai...facendo?" Domando.
"Annuso il tuo profumo." Risponde tranquillo il rosso, come se fosse tutto normale.
"Guarda che è...il tuo profumo..."
mormoro.
Sorrido beatamente verso il soffitto della vettura.
Mi scappa una risatina.
Una di quelle stupide che ti vengono fuori solo quando sei ubriaco marcio.
In effetti è stata Ashido a darmelo, era nell'enorme dispensa dei cosmetici, in mezzo a creme e stronzate simili.
Non so dire se Kirishima abbia sorriso o meno, ma non passa molto prima che io riesca a percepire distintamente qualcosa di umido sul mio collo.
Un tocco ed un successivo.
Una serie di piccoli baci dalla base della mandibola fino alla clavicola.
Lenti, umidi e delicati.
Una delle sue mani si appoggia sulla mia coscia sinistra, la più vicina a lui, per poi scorrere lungo la mia gamba, passando leggera prima sulla mia vita e poi sui miei addominali fino alla mia cravatta, slegandola definitivamente e lanciandola via.
Le sue dita scendono poi fino a raggiungere i bottoni ancora chiusi della mia camicia.
Uno.
Le sue dita scorrono sulle linee dei miei addominali.
Due.
Ne saggia la consistenza.
Tre.
La mia mano sale di scatto e prende la sua, in procinto di liberare il quarto bottone.
"Hai da fare con Ashido stasera...o sbaglio?" Borbotto.
"E tu come lo sai?" Domanda lui.
Allontana il suo volto di scatto, gli occhi fissi nei miei, la bocca semiaperta per lo stupore.
Mi scappa un altro risolino.
"Era così contenta che le è sfuggito di fronte a me." Ridacchio, "Ora che ci penso...credo mi abbia anche detto di non dirtelo..."
Questa volta la mia risata è fragorosa.
"È innamorata persa di te, poverina."
"Che importa? Ho ben altri pensieri per la testa." Aggiunge una mano a quella che stava già cercando di levarmi la camicia.
Io faccio lo stesso, fermandolo nuovamente.
"Fai tanto il superiore, ma sappi che ai miei occhi non sei affatto diverso da Midoriya."
I suoi occhi si spalancano.
Bingo.
Sorrido brillamente e lui mi fa:
"Io non sono come quello stronzo, io...!"
"Non sei diverso da lui, invece." Lo interrompo.
"Tutti voi ricconi di merda. Siete tutti uguali, tutti altezzosi e tutti pensate di poter fare il cazzo che vi pare con quelli che comprate." Mi sollevo in avanti, con ancora le sue mani sul mio petto.
Lui si raddrizza per guardarmi bene, senza dire una parola.
"Tutti voi. Tutti voi, giocate e basta. Vi divertite ai danni di chi è più sfortunato...e lo sapete anche, solo che ve sbattete il cazzo."
Ho gli occhi semi-chiusi e sto biascicando tutte quelle parole, ma se non dico quello che penso ora che sono ubriaco non avrò più una scusa per farlo.
"Midoriya gioca con il corpo di quella povera ragazza, mentre tu giochi con i sentimenti di Ashido, chiamandola solo quando hai voglia di divertirti..."
Sposto gli occhi sui suoi.
"Pensavo che Kaminari mi odiasse per un motivo imprecisato...ma dopo poco ho capito tutto: tu sei un cazzone bisex pieno di soldi che una volta usato un giocattolo lo mette al proprio servizio come uno schiavetto e lo ripesca dalla scatola ogni qualvolta ha voglia di una sveltina."
Il viso di Kirishima si contrae in una smorfia di rabbia, ma non muove un dito.
"Non hai il diritto di parlarmi così..."
"Se non ti piace come parlo, vendimi al miglior offerente, che sia Midoriya o qualcun altro poco importa...ma sappi che quella che dico è la verità, che non ti leccherò il culo come fa Sero, né sarò la tua puttanella come fa Kaminari e mai agognerò la tua attenzione come fa Ashido."
Bravo Bakugou, ora aspettati un bel calcio in culo.
Ti sei spedito dritto dritto tra le braccia di Midoriya.
Kirishima non risponde.
A dire il vero, inizia a fissare il vuoto e non proferisce parola per il resto della serata.
Di ritorno alla villa, Kaminari interpreta molto male il mio essere mezzo nudo, ma sono troppo brillo per curarmi di lui.
Kirishima ordina freddamente a Sero di accompagnarmi nella mia camera, per poi sparire nella sua stanza.

Sold to you (KiriBaku/BakuShima)Where stories live. Discover now