9) Sottomissione

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Bakugou's POV
Kirishima, sempre sorridendo, torna vicino a me con in mano una bottiglia senza etichetta, piena di un liquido trasparente ed un coltello.
Sgrano gli occhi alla vista della lama.
Deglutisco, ma mi ostino a rimanere ben saldo sulla mia posizione.
Non mi farebbe mai del male...
No...non può farlo, o sbaglio?
Cerco di calmarmi e di ragionare.
Ma che sto dicendo?
Penso.
Io non lo conosco...chissà quante e quali fantasie malate ha un tipo come lui...
"Ma che cazzo..." Mi sfugge e lui, portandosi un dito davanti alle labbra dice:
"Apprezzo il silenzio, Bakugou Katsuki. È ora che tu impari a rispettarlo."
Le mie labbra si sigillano di colpo, anche se non vorrei lo facessero.
Dannazione!
Kirishima prende prima la bottiglia trasparente, la stappa e mi riversa addosso una buona metà del suo contenuto, sia in testa che sul corpo.
Olio?! E non un olio qualunque...
"Cosa diavolo...!"
Quella merda mi finisce negli occhi e per poco non mi acceca.
Mi basta sbattere le palpebre un paio di volte per tornare a vedere e ritrovarmi un coltello puntato alla gola.
"Si-len-zio." Scandisce.
Rotea la lama per poi infilarsela nella cintura, come un cowboy farebbe con la sua pistola.
Appoggia le sue mani sul mio collo, spaventandomi più del dovuto.
Le fa scorrere sulle mie spalle, poi sul petto ed infine sui fianchi, saggiando con gusto i miei addominali.
Si morde il labbro, mettendomi una gran inquietudine.
Cos'è questa sensazione?
Tremo dalla testa ai piedi, mi sento incredibilmente teso, ma non è adrenalina, è...
Paura?
Paura?!
Io?!
Hai affrontato tra i più grandi pezzi grossi della Boxe a testa bassa, non venirmi a dire che hai paura di uno stronzo con un coltello, sono stato chiaro?!
Kirishima afferra un lembo della mia maglia e riprende il coltello, per poi tagliar via una lunga striscia di tessuto.
Mi gira attorno con lentezza, assaporando il momento, per poi coprirmi gli occhi con lo straccetto impregnato d'olio, legandomelo saldamente dietro la nuca.
"Se solo l'effetto del cloroformio fosse durato un po' di più..." mormora passando le sue mani sulla mia schiena bagnata, "avrei potuto vestirti con qualcosa di carino..."
Mi prende per le spalle, tirandomi indietro, per poi leccarmi il lobo dell'orecchio.
Oddio, che schifo...
Le sue mani scendono dalla mia schiena ai miei fianchi, fino ad appoggiarsi sulle mie natiche.
Sento qualcosa dietro di me, un terzo tocco, rigido e teso...non voglio neanche pensare a cosa sia.
Porto istintivamente i fianchi in avanti, allontanandomi da quell'insolita presenza.
"No, no...no, mi rifiuto!"
"Avevi detto che ti saresti lasciato toccare..." sussurra la voce del rosso al mio orecchio.
"No! Non esiste! Liberami subito! Voglio andarmene da qui!"
Kirishima ridacchia, abbracciandomi da dietro, il mento sulla mia spalla destra, le mani ben allacciate poco sopra la mia vita.
"Non è così che funziona," dice, "chi viene comprato ad una delle nostre aste, in genere ha un grosso debito da ripagare..."
"Lavorerò sodo e ti darò tutti i soldi che vorrai, ma ora lasciami! Ti prego, lasciami!"
"Cosa me ne faccio dei soldi che tanto mi offri? Sono già un uomo ricco, Bakugou..."
Sussurra l'ultima frase con voce melensa.
Sento una delle sue mani scendere, insinuarsi nei pantaloni della mia tuta e perfino nelle mutande.
Mi sento avvampare completamente non appena le sue dita iniziano a sfiorare la base del mio membro, circondandolo con delicatezza ed iniziando a toccarmi.
Sento un'esplosione di piacere, ma non riesco a perdonarmi di star eccitandomi per il tocco di un uomo.
Merda, finiscila!
Sento la mia virilità inturgidirsi poco a poco, gonfiandosi sempre di più sotto le dita della ricca testa di cazzo e non posso fare a meno di vergognarmi di me stesso.
"Piantala...cazzo!" Riesco a dire, ma in tutta risposta Kirishima aumenta il ritmo.
Che gran figlio di puttana...
Inizio a modermi il labbro, cercando di non gemere, sforzandomi di non dargli alcuna soddisfazione.
Il mio istinto sarebbe quello di chiudere le gambe, ma le catene alle caviglie me lo impediscono.
Provo ad afferrare e tirare le catene ai miei polsi, senza ottenere nulla.
Ad un tratto Kirishima si ferma di colpo, interrompendo il mio crescente piacere.
Mi trovo a non saper dire se essere felice o dispiaciuto da ciò.
Si limita ad abbassarmi leggermente i pantaloni e le mutante, così liberare la mia ormai ritta intimità.
"Hai finito di umiliarmi?!" Urlo ansimante.
Sento i suoi passi.
Si sta spostando nuovamente davanti a me.
"A dire la verità, ho appena iniziato." ridacchia lui.
Sento il rumore della fibbia di una cintura che si apre, ed il fruscio della stessa quando viene tirata fuori dai pantaloni.
Lo stronzo prende a fare un doppio giro bello stretto attorno alla mia virilità, sul punto di venire, facendomi gemere e sussultare.
"Quale...ah, quale dannatissima testa di cazzo è malata al punto da torturare alcuno così?!" Ringhio.
"Ehm...io?"
Ride.
"Fa un male cane, cazzo! Togliemela di dosso!" Urlo.
Tutto inutile.
Sento il coltello sfiorarmi la pelle e la mia maglia venire prima aperta sul davanti e poi strappata via.
Di nuovo le sue mani, sul mio petto e sui miei capezzoli.
Spalmano insistentemente l'olio addosso a me, tastando e saggiando ogni centimetro del mio busto.
"Guarda quanto ben di Dio..." mormora.
"Quale uomo si precluderebbe una tale visione solo per andar dietro ad una donna?"
"Io! Io lo farei, dannato bastardo!" Ringhio nuovamente, "Ho capito che sei tu a comandare, sarò meglio di un cagnolino, lo prometto! Ora lasciami andare!"
"Sarai meglio di un cagnolino, hai detto?" Domanda lui.
"Sì! Sì, te lo posso giurare!"
Voglio andarmene da qui, e alla svelta!
Lo sento.
Mugugna un po' quando pensa.
"Va bene! Ci sto!"
Un leggero colpo e le catene che mi tenevano su, si allentano di scatto, facendomi cadere in avanti.
Sono a quattro zampe sul pavimento ed il mio primo istinto è liberarmi gli occhi da qual dannatissimo pezzo di stoffa.
L'olio gocciola inesorabile dai miei capelli fino a terra, sul pavimento rosso cremisi.
Prendo ad armeggiare con la cintura attorno al mio membro, ma Kirishima mi ferma con una sorta di fischio.
Mi giro verso di lui: si è seduto su di un comodo divanetto in pelle rossa, le gambe ben aperte dinanzi a sé.
"Non mi pare di averti detto di toglierla."
Che?
"Vieni un po' qui."
Mi alzo in piedi e faccio per andare da lui, le mani poste a coprire la mia virilità ancora eccitata.
"Eh no..." mi ferma lui, una mano protesa in avanti, "i cani camminano su quattro zampe."
Guarda te 'sto stronzo...
Mi abbasso e cammino diligentemente sulle mani e sulle ginocchia fino a lui.
Si piega in avanti, ritrovandosi ad un palmo da me.
Si sfila la cravatta rossa di scatto e la mette attorno al mio collo, stringendola fino al limite minimo in grado di consentirmi di rispirare, per poi tornare stravaccato sulla poltrona, tirandomi con sé.
La cravatta stringe ed io credo di non essermi mai sentito tanto umiliato in vita mia.
Digrigno i denti.
La mano sinistra di Kirishima, libera dal possesso della cravatta, raggiunge il cavallo dei suoi pantaloni e li sbottona con una discreta fretta.
Il suo membro, duro e ritto, rimane coperto solo dal sottile lembo costituito dalle mutande, anch'esse, inevitabilmente rosse.
Alla prossima cosa rossa che vedrò, potrei vomitare...
Lo guardo, confuso e schifato.
Cosa vorrà adesso? Una sega, suppongo...
"Avanti cagnolino..." mi esorta sorridente, "leccalo."

Sgrano gli occhi a quell'affermazione.
"Non esiste." Dico, tirandomi indietro.
Kirishima strattona la cravatta, portandomi nuovamente in avanti.
"Non te lo sto chiedendo." Dice.
Il suo sguardo è severo e non ammette repliche.
Deglutisco.
Mi venisse un colpo se questa non glielo stacco a morsi...
Mi chino titubante sul rigonfiamento nascosto dalle mutande, iniziando a leccarlo a piccoli tocchi attraverso la stoffa, cercando di limitare al minimo possibile il contatto con esso.
Kirishima sbuffa e con un colpo secco delle dita, solleva il tessuto, liberando la sua virilità e strattonando la cravatta un'altra volta, facendo sì che le mie labbra si appoggiassero ad essa per poco meno di un secondo.
Chiudo gli occhi schifato, trattenendomi stoicamente dallo sputargli in faccia.
"E datti una mossa." Mi esorta.
Prendo un bel respiro, facendomi forza.
Inizio a leccarlo come prima, aumentando la durata dei tocchi e partendo dalla base fino alla punta, vedendo la fermezza di Kirishima vacillare di fronte al piacere.
La sua virilità si gonfia ulteriormente, indurendosi sempre di più ad ogni mia toccata e fuga.
Comincio a svolgere alcuni movimenti circolari sulla punta, sempre più ampi, fino a riuscire a circondarlo tutto con le labbra.
Fatti forza.
Fatti forza.
Penso.
Ha un gusto salato, ma per il resto non sa d'altro.
Penso a tutte le ragazze a cui ho chiesto di farlo in precedenza, concentrandomi su come imitare al meglio i loro movimenti così da farlo venire il prima possibile e chiudere la faccenda.
Il dolore al mio membro sta diventando insopportabile, tanto che potrei lasciargli addosso il segno dei denti, se non fosse che mi sto trattenendo.
Inizio a muovere la testa sù e giù a velocità costante, aiutandomi con la lingua sperando che lo soddisfi.
Mi rendo conto di essere riuscito nell'intento solo quando sento qualcosa di caldo e liquido inondarmi la bocca.
Mi ritraggo di scatto e sputo repentinamente tutto quello che il bastardo mi ha riversato in gola, mentre lui geme noncurante.
Mi allontano il più possibile, ma non passa molto prima che lui tiri nuovamente la cravatta ed io mi ritrovi a due dita dal suo viso, nuovamente reclinato verso di me.
"Niente male per essere solo la tua prima volta..." mormora.
Digrigno i denti, incazzato nero, ma non dico niente.
Mi tira ulteriormente verso di sé e leccando uno degli angoli della mia bocca con la sua schifosa lingua, tira via una gocciolina della sua secrezione, per poi sorridere.
"Solo una cosa..." dice, "la prossima volta, prova ad ingoiare...mi hai fatto sporcare la moquette."

Angolo autrice
Ma shalve.
Finalmente un po' di SMUT!
(So che voi non vedevate l'ora, però io storie senza sentimenti NON LE SCRIVOH. ECCOH.)
Fatemi sapere comunque cosa ne pensate :3
Spero in ogni caso vada bene!
Ci vediamo domani genteh^^

Sold to you (KiriBaku/BakuShima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora