Dilemmi D'Amore?

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Rimaniamo tutti, per un po di tempo, a parlare nella cabina del Capitano. Subito dopo aver finito Jack chiama Will e gli chiede di accompagnare i ragazzi nelle loro stanze appena fatte, ed invece lui accompagna me nella mia nuova stanza. Appena usciti, giriamo a destra e entriamo nella prima stanza. Sono felice che le nostre camere sono vicine, non lo avrà mica fatto apposta?

Entro nella camera, il colore che domina, in un certo senso, in questa stanza è il lilla, con poche cose di un colore verde chiaro. Il letto è grande, sopra ha un tettuccio da cui scendono dei veli, che coprono la visuale del letto, ma non completamente. Nella stanza ci sono molti mobili, compresa una libreria, stra colma di libri dei quali molti non li ho mai letti, e una scrivania stupenda.

-Ti piace la tua nuova stanza?- mi chiede Jack, divertito a vedermi girare per la stanza, come una bambina curiosa che ha appena aperto un regalo.

-La adoro...ma quando ai fatto tutto questo?-

-Ecco...in verità è da un po che è pronta questa stanza...-

-E perché non me l'hai fatta vedere prima?-

-Sai... tu dovevi andartene ed io non volevo complicate le cose dandoti un posto tutto tuo, non volevo che tu fraintendessi la cosa.-

-Cosa dovrei fraintendere? Tu sei sempre gentile con me, l'avrei intuita come un'altra delle tue buone azioni.- gli sorrido dolcemente.

-Ti sbagli... io sono un egoista! Ho fatto questo posto per te, perché volevo che tu rimanessi sempre qui con me. Non volevo che tu tornassi a casa, e adesso mi pento di quello che ho tanto sperato.- lui è deluso, si legge dalla sua espressione, è deluso di se stesso.

-Jack...- prendo il suo volto tra le mani, alza lo sguardo guardandomi, io gli sorrido e gli accarezzo la guancia - Tu non sei un egoista, anche se dentro di te volevi che rimanessi, hai fatto in modo di riportarmi a casa, anche se alla fine si è immischiato Erik, tu mi volevi riportare dalla mia famiglia perché sapevi che mi mancavano...ed è per questo che tu sei una brava persona.- continuo a sorridergli.

-Devi smetterla...- mi sorride. Di cosa sta parlando? Non capisco perché mi guarda con un'aria cosi dolce. - Devi smetterla di sorridermi in questo modo, senno temo che mi innamorerò ancora di più, di te.- sento le mie guance scottare, sto arrossendo. Ha detto che mi ama, forse mi starà prendendo in giro, io non so di preciso cosa è l'amore, però sento qualcosa per Jack di molto profondo, non so se è proprio quel sentimento, ma adesso non riesco a distogliere lo sguardo da lui e a sorridere.

Lui si avvicina a me, mi abbraccia, sento il calore del suo corpo, ad ogni suo tocco rabbrividisco. I miei occhi brillano ogni volta che lui mi è vicino, vorrei che questo abbraccio non finisse mai, vorrei rimanere sempre cosi, mi sento protetta tra le sue braccia.

Lui smette quella dolce stretta, questo silenzio imbarazzante mi da alquanto ai nervi, vorrei che Jack mi dicesse qualcosa per togliere questa atmosfera, ma lui continua a guardarmi fino a che per un secondo muove la sua mano, avvicinandola ai miei capelli e togliendo qualche ciuffo da davanti la mia faccia, per poi posare l'altra mano sulla mia guancia.

Il suo volto si avvicina al mio, aspettando qualcosa, tipo un consenso per baciarmi. Amo l'espressione del suo viso, cosi dolce e bello, penso che lascerò che mi baci. Poso una mano tra i suoi capelli, ed avvicino ancora di più i nostri visi, ma nell'istante in cui le nostre bocche si stavano sfiorando entra qualcuno. Mi stacco di scatto, e vedo Damon che in questo momento sta davanti la porta e guarda male Jack.

-Scusate per l'interruzione, ma è pronto il pranzo, quindi...- mi prende per il braccio e mi strascina via dalla stanza, mentre Jack ci guarda uscire, arrabbiato, per poi seguirci.

The Siren  Falls in Love With the PirateWhere stories live. Discover now