•Capitolo 4•La leggenda del drago geloso•

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"TROVATO!" esultò entusiasta la maga turchina, togliendo gli occhiali che erano appoggiati delicatamente sul naso.
"So cosa è accaduto a Natsu!" e mentre diceva questo si avviò verso uno dei tavoli centrali della gilda.

"WARREN!" gridò, prendendo per un braccio il ragazzo.

Warren è un ragazzo dai capelli neri come la pece, con un ciuffo che spunta da quella capigliatura. La sua magia si specializza sulla telepatia o telecomunicazione.

"Levy! Potresti anche essere più delicata, sai?" protestò lui, massaggiandosi la zona leggermente arrossata per via dello strattone.
"Non c'è tempo da perdere! Mettimi in contatto con Lucy!" proferì lei, di rimando.
"Uhm... Ok..." ubbidì, ancora un po' confuso, appoggiando l'indice e il medio di entrambe le mani ai lati della testa.

"Fatto!" disse poi, dopo qualche minuto d'attesa.
"Ottimo! Lucy! Lucy! LUCY!!!" chiamò la turchina, urlando nei timpani del povero mago.
"LEVY! MI ROMPERAI LE ORECCHIE SE CONTINUI!" piagnucolò lui, con una lacrimuccia che scendeva dall'occhio destro.

"Oh... Ehm... Scusa... Lucy??"
"Mhm... Levy? Sei tu?" rispose una voce, alquanto assonnata.
"Ah per fortuna ci sei!" ringraziò che l'amica l'avesse sentita "Lucy, ho bisogno che ora mi ascolti attentamente..."
"È successo qualcosa?" chiese la maga stellare, facendosi preoccupata.
"Riguarda la trasformazione di Natsu."

"Cosa hai scoperto?" diventò improvvisamente seria la bionda.
"Non è una casualità ciò che è accaduto. C'è una leggenda dietro..."
"Dimmi tutto"

"Le creature più mistiche rimarranno sempre i draghi. Sono poche le persone che li hanno visti almeno una volta, anzi, spesso sono Dragon Slayer gli unici ad aver avuto questo privilegio.
Ma quando il potente mago Icar strinse amicizia con uno di loro, queste creature cominciarono a diventare sempre più nitide e meno misteriose, tanto che i saggi arrivarono a comprenderne le emozioni e le loro conseguenze.
Un libro perduto, di cui vennero fatte alcune copie, ma imprecise, racconta di una leggenda.
La leggenda del Drago geloso.
Geloso non è proprio il termine appropriato, ma così venne scritto nel Libro delle Leggende dei Draghi.
È più corretto dire territoriale.
Si sa quanto queste creature siano possessive nelle cose di loro proprietà.
Un giorno particolare, di un anno particolare, successe un fatto particolare.
Un Dragon Slayer, provato da quel sentimento di rabbia, cominciò ad emettere luce, fino a diventare un piccolo umano con le ali, le corna e la coda di Drago.
Venne detto che, se un Drago sente che il suo spazio o le sue proprietà, sia cose, sia luoghi, sia persone, vengono violati, inizierà a mutare.
Prima sarà solo una lieve ira, ma poi diventerà vera e propria possessione, fino a che il suo corpo emetterà un bagliore, trasformandolo completamente.
Da allora si suol dire una poesia e un proverbio, in casi come questi, ripetutisi decine di volte per decine di anni.
La poesia recita:
~O Drago che voli funesto,
Con le grandi spiegate ali,
La tua potenza finirà presto,
Non serve far tanti mali.
O Drago che covi rancore,
O Drago che provi gelosia,
Non serve che conti le ore,
La tua grandezza verrà portata via.~
Mentre il proverbio ci dice:
~Geloso Draghetto,
Umano ristretto.~
Da allora coloro che subiscono questa trasformazione vengono definiti Lucertole."

"Invasione della proprietà!? Nessuno ha mai toccato qualcosa a Natsu!"
"Ne sei sicura?" usò un tono di chi la sapeva lunga.
"Mi nascondi qualcosa?"
"Io? Semmai tu nascondi qualcosa a me!" replicò abbastanza sorpresa la turchina.

"Come si può fare per farlo tornare come prima?"
"Levy, non credo di riuscire a tenere la comunicazione ancora per molto..." si lamentò il ragazzo, esausto.
"Devi scoprire cosa è stato violato di Natsu e quando avrete capito cos'è, dovete fare in modo che torni di sua proprietà..."
"Ma cos'è che è stato violato?"
"Lucy... Sei così sveglia ma anche così ingenua... Non hai ancora capito che la persona s-" la comunicazione terminò.

"Accidenti..." imprecò la ragazza dai capelli blu.
"Mi dispiace Levy... Non potevo resistere oltre..." disse dispiaciuto il compagno di gilda.
"Non preoccuparti Warren. E poi, se non ti fossi fermato tu, io l'avrei fatto comunque!" la maghetta tirò fuori la lingua facendo l'occhiolino, come se avesse combinato una marachella.

"Diamine..." imprecò a sua volta la bionda.
"Levy... Perché devi essere sempre così misteriosa?" si interrogò.

Chi potrebbe mai essere la persona di cui parlava?
Sempre che sia qualcuno...
Un membro della gilda?
Qualche lontano parente?
O... Sentì i pensieri morirle in testa al solo pensarci ... Se fosse una persona speciale? Come una ragazza? Forse Erza? O Juvia? Oppure Lisanna? In questi casi non era molto ottimista.
Dentro di se la maga stellare sentì come se una porta fosse appena stata aperta e tutto fosse più chiaro. Se prima pensava di essere solo una compagna per il rosato, ora ne era certa. E questo non la fece stare bene per nulla.

Così, con il morale a terra, si avviò verso la camera dei due dormiglioni che, con sua sorpresa, non c'erano.
Insospettita tornò verso il suo alloggio, dove, come aveva immaginato, i suoi compagni stavano riposando nel suo letto.
Le scappò un sorriso vedendo il piccolo Natsu avvinghiato saldamente al cuscino, su cui ogni tanto ci sfregava la guancia.

"Lucy..." la bionda, che fino a qualche secondo prima stava fantasticando ad occhi chiusi, li riaprì di scatto, all'udire del propri nome.
"... Io... Io..." la maga stellare sentì le guance andarle a fuoco e il battito accelerare.
In quel momento il visetto del Dragon Slayer aveva un'espressione abbastanza seria, seppur piccolo ed infantile.
Questo fece galoppare il cuore della bionda, la quale cominciò a chiedersi cosa stesse sognando il suo innamorato.

"... HO FAMEEEE!!! LUCY PREPARAMI DA MANGIARE!! SONO PICCOLO!!" gridò il draghetto agitandosi fra le lenzuola.

L'atmosfera che si era creata lentamente si frantumò, con un'espressione confusa e delusa della maga stellare.

Non riesce pensare ad altro se non il cibo? Pensò.

Tristemente, si diresse verso il letto, dove beati giacevano un gatto blu ed una lucertolina umana con le ali.

"Sveglia pigroni!" disse scuotendoli.
Un "Ngh... Sono tutto un fuoco... Ngh..." ed un "Aye... Cì cì..." furono la risposta.

Vorrà dire che cercherò informazioni per conto mio.

Così, prendendo un foglietto di carta e una matita, ci scrisse sopra qualcosa, indirizzato a Happy e Natsu.

Almeno li ho avvisati... Cercò di autoconvincersi.

Piccolo grande amoreWhere stories live. Discover now