Capitolo 3 Una visita inaspettata

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L'indomani, fatta colazione da sola molto presto, Rafflesia incontrò di nuovo Fury. Nick era piuttosto contento della piega che stavano prendendo le cose. Stark in persona era andato a ringraziarlo della cena con Pepper. A suo avviso, la Tyler era la cosa migliore dello S.H.I.E.L.D.. Il Capo incitò a continuare sulla stessa strada e si rese disponibile per realizzare gli altri piani che gli aveva già esposto in precedenza.

Era soddisfatta del proprio operato; tornando verso gli alloggi, sentì quel profumo di dopobarba muschiato così familiare che riconobbe, immediatamente, così come la sagoma del corpo, i capelli castani perennemente arruffati, il particolare gesticolare delle mani del suo amico più caro...Billy...non fu molto meravigliata di vederlo lì. La conosceva talmente bene che aveva capito quanto avesse bisogno della sua presenza, alla luce della telefonata della sera precedente, zeppa di non detto.

Stava chiacchierando con gli altri, in piedi, in mezzo al salone. Ogni tanto qualcuno rideva alle sue battute...lui, nel parlare, alternativamente, dava una pacca sulla spalla di Thor o toccava il braccio di Steve, già affiatato con tutto il gruppo.

Percepì di cosa, anzi di chi chiacchierasse, come spesso accadeva.

Come avesse percepito la sua presenza, il ragazzo si voltò. Nel momento in cui la vide, alzò la mano sinistra. Non in segno di saluto. Stendendo completamente il palmo. Rafflesia fece altrettanto, con la destra, a specchio.

Loki notò che, sul palmo della mano del medico, spiccava una cicatrice speculare a quella di lei. Non gli parve affatto casuale.

'Sorpresa!' le gridò, abbracciandola.

Thor ancora rideva 'Non sapevamo facessi pugilato, come Steve!'.

'Billy ci raccontava di quando hai rotto il polso al capitano della squadra di football della scuola, al liceo' esordì Tony.

'Accidenti, sempre quella stupida vecchia storia, infiocchettata di mille particolari nuovi ogni volta...' si schernì.

'E' successo sul serio?' Bruce era incredulo.

'Sì, è verissimo' confermò l'amico ' Nemmeno Hulk l'avrebbe steso così'.

Tutti si voltarono verso Banner.

Billy capì al volo e sorrise 'Incredibile! Rafflesia, non ti rendi conto della fortuna che hai. Vivi con gli Avengers e dormi sotto lo stesso tetto di Capitan America' non riuscì proprio a trattenersi, era fan sfegatato del Capitano.

Steve arrossì e lei, ridendo, ribatté 'Sì, proprio una fortuna!'. In quell'attimo, notò che Loki, rimasto in disparte, aveva una pessima cera. Era molto pallido, con gli occhi lucidi. Forse aveva qualche linea di febbre.

Non fece in tempo ad avvicinarsi, per chiederglielo, che lui si accasciò verso terra. Si sporse per tentare di afferrarlo, prima che cadesse definitivamente. Il più vicino era Rogers e lo chiamò a gran voce. 'Steve!'.

Thor accorse ed aiutò Cap, reggendo il corpo inerme del fratello minore. 'Loki, che succede?' era spaventato.

'Mettetelo sul divano' esortò Billy 'Ha la febbre'. Gli aveva poggiato la mano sulla fronte e sentito il polso. 'I battiti sono accelerati, portate un bicchiere d'acqua e zucchero' esortò il chirurgo.

Romanoff scattò a prepararlo e lo porse a Billy che, a sua volta, lo avvicinò alla bocca di Loki.

'Bevi piano ed a piccoli sorsi'. Il tono si era fatto autorevole. Era scomparso il ragazzo guascone dalle mille battute, era comparso il medico, serio e professionale.

Il principe si stava riprendendo.

Gli sedette accanto e lo guardò, con attenzione. 'Che hai?' provò a farsi spiegare l'accaduto.

La principessa di Boston#Loki 💚💜#AvengersKde žijí příběhy. Začni objevovat