Capitolo 8 I Giganti di ghiaccio

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Oltre ad una missione di soccorso alle forze speciale, per fermare in un liceo del Michigan il solito studente facinoroso, con manie da serial killer, i giorni trascorsero abbastanza tranquilli.

Thor aveva, finalmente, trovato il coraggio di raccontare a Jane Foster delle decisioni del padre degli Dei. Fattolo, non riferì nulla dell'esito dell'incontro né delle sue reazioni, nemmeno a Loki.

Rafflesia, con tristezza, la compianse, rammaricandosi per quella ragazza, che nemmeno conosceva, come per sé stessa.

In quel periodo si sentiva stanca, fisicamente ed emotivamente, stressata. Le pesava far tutto.

Billy la avvisò, per telefono, che sarebbe passato, per un breve saluto, poiché doveva recarsi a New York per un congresso. Aggiunse che non era più nella pelle e doveva dirle qualcosa, e lei intuì, con gioia, cosa fosse.

***

L'amico era più carico del solito 'Ti devo parlare, da solo'. La condusse nel suo alloggio e chiuse la porta. 'Devo confessarti una cosa molto importante'.

'Anch'io, Billy' gli rispose, in ansia.

'Ho chiesto a Diane di sposarmi' esordì il medico, tutto d'un fiato; la sua voce si sovrappose a quella di lei 'Sono incinta' gli fece, invece, Rafflesia, con gli occhi lucidi.

Si guardarono negli occhi e si abbracciarono, immediatamente. Come a darsi conforto. Come quando erano bambini, come mille altre volte in passato.

'Billy, congratulazioni a tutti e due!'.

'Come fai a sapere che mi ha detto di sì?'.

'Lo so e basta, sciocchino!'.

'Gli auguri sono d'obbligo per te e Loki, invece, altro che per me'. Gli parve la cosa più naturale del mondo, nonostante le proprie rimostranze e preoccupazioni iniziali per il loro legame.

'Mantieni il segreto, l'ho scoperto da poco e devo trovare il modo di dirglielo. Vorrei farlo oggi, appena avremo un momento di privacy. Ad onor del vero, ho paura di come la prenderà'.

'Sarà contento, secondo me, non aspettare troppo. Di quanto sei?'.

'Di poche settimane, probabilmente il bambino è stato concepito a Boston' avrebbe scommesso sotto la doccia: non rivelò un particolare cosi personale, nemmeno a Billy.

'Riguardati, in questi primi mesi. Niente sforzi...poche emozioni... Il lavoro che fai non è il massimo, nelle tue condizioni. Parlane pure a Fury, vedrai che se ne farà una ragione e ti lascerà libera'.

'Va bene, ci proverò' promise, solenne. Doveva cautelarsi, aveva fatto il test qualche giorno prima e si era galvanizzata quando aveva visto che era positivo. Il loro bambino, un figlio suo e di Loki, del loro amore. Percepiva i propri iniziali cambiamenti fisici ed una gioia infinita nel petto.

***

Mentre chiacchieravano, nella sala del pranzo, all'improvviso, sembrò che il tempo si fermasse. Dall'alto, nella stanza, una colonna di luce si aprì, rivelando due figure...Rafflesia riconobbe i genitori di Loki e Thor, che, tante volte, aveva visto rappresentati nei suoi disegni.

Odino, il padre degli Dei li ammonì 'Sono venuto per avvertirvi dell'imminente pericolo che correte; i Giganti di ghiaccio hanno aperto creato una porta temporale verso la Terra. Verso lo S.H.I.E.L.D., in cerca di morte, distruzione e conquista'.

'Vengono per te...' mormorò la Tyler, a mezza bocca, in direzione del moro.

'Sì' continuò Odino 'cercano Loki e sono molto, molto pericolosi; dovete rimandarli indietro o annientarli. Figli miei, fatevi valere e ricordate che vi aspetto su Asgard, prima possibile'. Fu molto assertivo.

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