Capitolo 6 Divertiamoci

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La mattina seguente non ci furono allenamenti, riposarono tutti fino a tardi poiché la stanchezza e la tensione della missione avevano preso il sopravvento. Tranne Loki e Rafflesia, che non dormirono affatto.

Fecero colazione all'ora di pranzo. Quando arrivò Billy, erano pronti.

'Signori, seguitemi' esordì il giovane medico.

Attraverso il tunnel dello S.H.I.E.L.D. salirono su un furgoncino, con vetri oscurati.

'Dove siamo diretti?' Rogers era sempre più curioso.

'A divertirci. Spero che ciò che ho scelto vi piaccia!'

Costeggiarono Central Park; New York era stupenda ed era bello uscire, vista tanta clausura forzata.

Alla fine del percorso, arrivarono ad un'area giochi, integralmente presidiata per loro. C'era una pista di pattinaggio, come Rafflesia aveva immaginato; entrarono all'interno e Billy li aiutò a scegliere i pattini da noleggiare.

Qualcuno non aveva mai pattinato. Qualcuno altro si disse arrugginito. Loki e Thor erano molto perplessi.

'Che numero?' domandò l'addetto, alla ragazza.

'Trentanove, di quelli lì in fondo' indicò un paio di pattini che sembravano aver visto tempi migliori.

'La signorina se ne intende' l'uomo glieli porse.

'Sei brava?' chiese Natasha.

'Se la cava' rispose Billy, al suo posto, ridacchiando.

Si diressero verso la pista. Chi era già avvezzo si buttò, aiutando gli altri. Vedova Nera con l'immancabile Bruce al seguito. Tony andava da solo e Clint se la cavava egregiamente. Loki, Steve e Thor provavano, con risultati altalenanti. Billy dava qualche semplice lezione, le basi, e prese il moro per mano, per insegnargli.

Rafflesia lo osservava degli spalti, tranquilla. Era elegante perfino in quello, il suo principe.

'Che fai? Vieni!' la invitò Stark.

'Sì, arrivo, un attimo' prese tempo.

Gli Avengers, dopo una mezz'ora, sedettero, stanchi per il freddo e la fatica.

Intanto che la macchina ricompattava il ghiaccio, la donna fece un po' di stretching e toltasi il giaccone, scese in pista.

'Manca la musica, Billy. Ma grazie lo stesso. È fantastico quiiii' gridò al medico, allontanandosi verso il centro dell'area. Aveva capito le sue intenzioni e si era fatta dare un forte antidolorifico. A Boston avevano imparato forse prima a pattinare e poi a camminare, il ghiaccio stesso non aveva segreti, per loro, ed adorava farlo.

Si girò, sorridendo a Loki; lui contraccambiò, facendole l'occhiolino. Billy le vide nel volto quella felicità che, in tanti anni, non aveva mai vissuto. Si sentì profondamente in colpa, per le parole del giorno prima, chiedendosi se fosse tardi per rimediare.

Rafflesia si scaldò un po' e prese velocità; eseguì un doppio salto, ed ancora uno ed un altro ed innumerevoli figure; dopo qualche momento di stupore, scattò l'applauso degli Avengers. Loki si alzò in piedi, per battere le mani e non smise, per un bel pezzo.

Era davvero fantastica...' Ancora, ancora, ancora!' urlò Banner; lei eseguì altre figure, ridendo; era molto tempo che non pattinava e più si scaldava, più scioglieva.

Il moro, di nuovo, rifletté che fosse la creatura più bella incontrata nella sua lunga vita, la sua donna... rabbrividì, non per il freddo...per i propri pensieri e per il ricordo della meravigliosa notte trascorsa insieme.

La principessa di Boston#Loki 💚💜#AvengersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora