Sono passati dodici anni dalla scomparsa di Kira.
In questo lasso di tempo non un solo Death Note fece la sua comparsa sulla Terra, permettendo così che tutto tornasse relativamente alla normalità.
Nonostante l'impossibilità che questo riaccadesse...
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Quando Raiko riaprì gli occhi si sentì una persona nuova.
Dopo aver levato tutto lo sporco che aveva addosso, si preparò la vasca per immergersi e meditare in pace.
Il suo corpo sembrava rinato, tutto il dolore che aveva provato precedentemente lasciò spazio alla serenità e alla calma.
Anche la sua espressione cambiò, aveva ripreso a dimostrare la sua giovane età. L'unica cosa che stonava nel suo aspetto erano i tagli rossi che si era inferta durante il crollo nervoso di prima.
Ora sapeva cosa fare. Aveva fatto la sua scelta. E ne andava fiera.
Quando Kuro Kira annunciò il suo ultimo avviso attraverso la rete, Darius corse da Near per visionare insieme a lui il video in questione:
"King Kira, ci incontreremo, come tu desideri. Fra una settimana esatta, nell'orario da me scelto, nel luogo da te scelto. A presto. 00:00 UTC."
Quindi l'orario era la mezzanotte. La voce non fu nemmeno modificata, era la voce vera di Raiko.
Near e Darius si scambiarono un'occhiata complice.
-Se porterà con sé il Death Note, allora passeremo subito alla parte finale del piano.
Affermò Near arricciandosi i capelli.
-Non vedo l'ora di vederla all'opera, Near! Ancora fatico a credere a quello che mi ha raccontato...
Confidò Darius elettrizzato all'idea che presto sarebbe tutto finito.
-Ce la faremo. È necessario che accada. Riesci a immaginare cosa le stia passando per la testa in questo momento? Perché ormai io faccio molta fatica a inquadrare attentamente quella giovane disgraziata...
Darius dissentì.
-No, Near. Sono sincero, non ho la più pallida di quello che le passa per la testa. Ma adesso è lei in svantaggio, non riesco a immaginare che assi nella manica possa nascondere. Il meglio che poteva fare lo ha sventolato ai quattro venti per vantarsi, per nostra fortuna.
Quel fatidico incontro sembrava non voler mai accadere. Nessuno aveva più la pazienza di aspettare ulteriormente, ma le cose non furono affrettate.
Gli omicidi di Kuro Kira si fermarono in quella settimana.
Near e Darius non sapevano come interpretare quel gesto: era qualcosa di provvisorio o definitivo? E se Raiko avesse preso quella pausa per trasformare il Death Note in qualcos'altro? Qualcosa pure più pericoloso del Death Phone? Non potevano avere nessuna certezza, così come lei non poteva immaginare cosa l'aspettasse durante quell'incontro.
Near aveva raccontato molto dettagliatamente a Darius la storia della Maledizione della Morte, ma tralasciò una parte molto importante: disse al ragazzo che c'era necessità di un solo Death Note per sconfiggere la maledizione, ma la verità era che ne servissero due.
