Capitolo 16

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Emma si mise Rome sulle  gambe, era stata svegliata dal suo abbaiare e la testa quasi gli scoppiava a causa del trambusto che faceva con la zampe ed il collare. Il cane gli leccò la faccia bollente infilandosi poi sotto il suo braccio, provava inutilmente a riprendere sonno ma proprio non ci riusciva. Si mise seduta, prese Rome in braccio e scesero di sotto.

Marco era steso sul divano concentrato a guadare qualcosa alla tv, poi spostó l'attenzione alla sua ragazza e impaziente aspettava che lei lo raggiungesse sul divano. - Come ti senti piccola?- le diede un bacio sulla fronte ed arricció le labbra avvertendo un forte calore

- Non bene - borbottò poi, una volta poggiata la faccia sulle gambe muscolose, Marco accarezzó la guancia rossastra e pallida cercando di rallentare il respiro affaticato

- Hai preso le medicine Emmita? - fece su e giù con la mano sulla schiena coperta dalle coperte, sapeva quanto adorava i grattini e quanto la facessero rilassare

- Si ma non passa con nulla. - sbuffò mettendo il broncio - Non posso neanche baciarti come si deve e tu sei così bello. - ammise, infilando il pollice nelle rughette che si formavano quando Marco rideva

- Ci risparmiamo i baci per quanto ti passa la febbre. - fece nasino nasino,
piegandosi - E anche tu sei così bella, e voglio baciarti, quindi non m'importa della febbre. -

Le prese il viso nelle mani incollando le sue labbra a quelle della ragazza, da un unico baci ne divennero infiniti, Marco aveva anche sollevato di poco la maglietta a causa del caldo che stava provando,
mentre Emma rabbrividiva se lui si spostava
di poco. Cosí lo tenne incastrato attorcigliando le braccia intorno al busto, infiló il viso nel collo respirando il profumo della pelle abbronzata.

- Te l'ho già detto che ti amo. - affermó convinto, tenne il labbro di Emma nei denti con un sorriso sornione

- Ed io ti ho già detto che amo te - disse, arrossendo e schiacciandogli il naso, lui per il solletico lo strofinó sulla spalla  facendola ridere

Rome leccava la fronte di Emma, incollato al braccio di Marco, - Chiudi gli occhi. - sussurró, premendogli ancora le labbra sulle sue

Con dei baci piccoli e casti la fece addormentare piano piano, stesa completamente addosso a lui, con la bocca semichiusa a causa del raffreddore e le occhiaie ben evidenti. Era infinitamente bella. Era sua, finalmente.

Se la portó sulle spalle e salendo al piano di sopra la mise a letto, rimboccandogli le coperte. - Marco? -

Si giró e la vide con gli occhi socchiusi ed un braccio allungato verso se, gli strinse la mano e le sorrise teneramente - Dimmi? -

- Abbracciami fa freddo
Non scendere di sotto e resta con me - parló a raffica, mentre gli occhi si richiusero da soli

Marco lo fece, incastrandosi perfettamente in mezzo a lei. Piano piano il sonno fece la sua parte e la posizione anche, così rimase in sogni veglia per
ore .

𝒅𝒐𝒈𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 ✿ 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒂𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora