Capitolo 17

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Il sole si fece spazio in mezzo al cielo coperto di nuvole spaccandolo in due, Emma lo stava fissando da mezz'ora con la mente proiettata chissà dove, ma non di sicuro alla lezione. Andò indietro con la schiena fingendo di prendere appunti sul quaderno che si portava sempre dietro, in realtà stava cospargendo il foglio di cuore ed un nome.

Appoggiò la testa sul banco e sorrise, Maria la guardò scuotendo la testa e sbirciando sul foglio - Sei persa - le fece la linguaccia, bisbigliando

- Forse. - fece spallucce sorridendo e nascondendo il rossore dentro il cappuccio della felpa

- Non è "forse", è "si sono completamente persa " - se la strinse verso se ridendo e cercando di non attirare attenzione

Emma scosse la testa sbuffando, Maria aveva ragione. Prese il braccio della sua migliore amica e lo usò come cuscino - Ti voglio tanto bene Mar, tu mi capisci sempre - le diede un bacio sulla guancia

- Ti voglio tanto bene anch'io e, devo farlo, no? - sorrise

Emma era fortunata ad averla
l'aveva salvata da tante cose e non poteva farne a meno, era più che indispensabile.
La lezione terminò e fecero uscire quasi tutti prima di lasciare l'aula, - Dovremmo organizzare qualcosa con Marco e Fran, stasera li facciamo venire a casa?- chiese la più piccola camminando lentamente

- Oh si. Ma che facciamo, guardiamo qualcosa? -

Emma annuì, schiuse le labbra quando vide Daniel appoggiato alla sua macchina, nel parcheggio dell'università. Diede una gomitata a Maria che appena vide il ragazzo spalancò la bocca, lo raggiunsero con passo svelto, dalla mascella contratta e gli occhi socchiusi di Dani già capirono quale fosse il motivo di quella visita.

- Dani - esclamò Maria cercando di non far peso alle occhiate di fuoco che rivolgeva a Emma

- Ciao Mar, potrei parlare da solo con Emma? Se non ti dispiace - chiese fissando la ragazza che imbarazzata si toccava l'orecchio e si guardava attentamente le scarpe

Maria annuì e si mise dietro le spalle della sua migliore amica tenendogli la mano. Dani si fece più vicino e incontrando gli occhi dispiaciuti di Emma e quasi perse la forza per parlare

- Perché? Perché Em? Sto così male in questi giorni, ed invece Marco è felice come una pasqua, l'ho visto oggi ad allenamento sprizzava gioia da tutti i pori. -

Emma sentì lo stomaco contorcersi dal senso di colpa, gli occhi pieni di tristezza di Dani le facevano tanto male, probabilmente stava provando lo stesso dolore che aveva provato lei e le dispiaceva, ma c'era qualcosa che la
portava da tutt'altra parte, come una ventata che la trascinava da Marco ogni qual volta cercava di affezionarsi o dimenticarlo con qualche altro, ci aveva provato ma senza risultato. Il cuore urlava quel nome e la ragione non aveva neanche un occasione per sovrastarlo

- Dani io non mi sono comportata bene con te, lo so, e immagino quello che tu stai provando. Ma sarei ancora più cattiva a negarti quello che provo, a negarti che io amo un'altra persona e che io quella persona la vorrò per sempre. - sentì le gambe tremare e la voce spezzarsi mentre lui aveva interrotto il contatto visivo

- Hai fatto lo stesso giochetto di Marco, con la differenza che lui almeno ti amava ma non riusciva a lasciare la sua ex ragazza, tu neanche quello...-

- Tu mi piacevi!
Ma se non ti amo non posso ammazzarmi, ne tanto meno darti un contentino, non è un giochetto, è che io devo ascoltarmi - alzò la voce, spingendolo verso l'auto

Iniziava a sentirsi male ed era sul punto di piangere. Maria le strinse la mano trascinandola verso se - Adesso basta, andiamo a casa - disse con voce ferma, guardando male Dani e dirigendosi verso la macchina

La ragazza si trascinava i piedi respirando a fatica, aveva il viso in fiamme ed il senso di colpa era aumentato, tanto che le mancava il respiro. - Ha ragione - mise la mano sulla gamba

- Non ha ragione. Hai ragione tu, mi dispiace per Dani, ma dovevi farlo Em. Tu ami Marco. - la guardò cercando di convincersene e rilassarsi, ma aveva quel nodo alla gola che non andava giù

Pese il telefono quando lo sentì squillare, un messaggio da "Amore ❤️." e lei non lo aveva salvato così, Marco si cambiò nome mentre lei dormiva.

"Ti aspettiamo a casa "

"Ti aspettiamo a casa "

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𝒅𝒐𝒈𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 ✿ 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒂𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐Where stories live. Discover now