Capitolo 40

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Revisionato
Alecxander's POV

Seguendo silenziosamente il signor James lungo i passaggi segreti per arrivare alle celle e liberare gli altri prigionieri. Mi costa ammetterlo ma alla fine sono grato per l'intervento del Diavolo Rosso, lui ha protetto Jane e ha collaborato con lei per poter arrivare fino a questo punto. Non negherò mai che sono stato un po' troppo restio quando ho scoperto che Jane sarebbe dovuta scendere in campo e rimanerci fino alla fine, ho odiato Tom quando gli ho visto dare in mano alla mia mocciosa un giubbotto antiproiettile ma ho dovuto mandare giù il magone per il bene della missione.

La priorità mia e del signor James sono i prigionieri, dobbiamo portarli fuori da quelle celle e gioire insieme della nostra vittoria senza lasciarci dietro delle vittime. Arrivati davanti l'ingresso delle prigioni, mi aggiungo a guardare da un piccolo buco presente nella parete per vedere se ci sono nemici da dover abbattere rapidamente. Sono soltanto tre e poco armati; con un cenno della mano faccio cenno al signor James di mettere il silenziatore nella sua pistola ed apriamo quel che basta la porta del passaggio segreto per agire in fretta e fare fuori i nostri nemici. 
Non siamo sicuri di averli uccisi del tutto. Li abbiamo colpiti tra il collo e il petto, quando sono caduti per terra hanno provato a dare l'allarme ma i festeggiamenti del piano di sopra devono aver attutito le loro urla rendendole vane, sono morti dissanguati e in preda a dolori e convulsioni, la stessa sorte che sarebbe potuta succedere a me se Jane non avesse agito in tempo.  Celiamo la nostra presenza solamente quando vediamo i tre corpi stesi per terra smettere di respirare. Come aprifila lascio il signor James che sicuramente è più in forma di me e, il primo che ci viene incontro quando ci vede sbucare dal passaggio è Stephen che si alza in piedi e si avvicina alle sbarre, stringedole con preoccupazione, la stessa che si percepisce nei volti di tutti oltre alla irrefrenabile sete di vendetta.

«Papà devi fermare Jane a qualsiasi costo. Non so quale sia il vostro piano ma, anche se non sanno che Jane e Nicodemo sono le stesse persone, loro sono intenzionati ad ucciderla senza remore perché fingendo la vostra morte ha acquisito troppo potere» gli occhi iniettati di sangue di Stephen sono il chiaro segnale della sua agitazione e guardo gli occhi di tutti gli altri prigionieri che piano piano si alzano dalle loro posizione per poter uscire fuori dalle gabbie una volta che ho aperto loro il cancelletto. 

«Cosa stai dicendo? Li abbiamo spiati fino a qualche ora fa, non possono volerla fuori dai giochi così» dice il signor James mentre accoglie tra le sue forti braccia la moglie tremante come una foglia che tra le lacrime gli sussurra parole a me incomprensibili mentre mi concentro su quello che Stephen e gli altri ragazzi stanno dicendo. 
Hanno sentito i tre uomini che abbiamo ucciso parlare tra loro, sembra che Jane sotto le mentite spoglie di Nicodemo Santapaola abbia attirato troppo l'attenzione: la notizia che abbia ucciso la figlia prediletta dei Cooper portando la sua testa al cospetto di due clan ora in risalto ha creato lo sconcerto generale e la voce si è spansa a macchia d'olio facendo vacillare il potere di molte persone e con ogni probabilità, se venisse fuori che ha ucciso anche me e il signor James, tutti perderebbero il controllo sui clan tanto agognati per questo devono ucciderla prima che sia troppo tardi. Sembra che abbiano ingaggiato molti uomini per farlo, una specie d'esercito nascosto tra i commensali, un po' come abbiamo fatto noi.

«Che bello, uno scontro tra clan a casa mia. Non solo tua sorella ha unito i suoi uomini ma anche il nemico ha fatto lo stesso, praticamente casa mia è diventata una base militare» il sarcasmo del signor James non passa innoservato ed a prendere parola è Alec che, con  lo sguardo di un folle stampato in volto, prende subito parola «Non so cosa ci facciamo ancora qua. Andiamoci ad armare pure noi per aiutare la mia amica. Dobbiamo sfidare tre famiglie forti e unite tra loro ma dalla nostra parte abbiamo gli uomini più spietati del Diavolo Rosso capitanati da lei in persona, vinceremo facilmente perché quando è Jane a guidarli danno sempre il massimo delle loro prestazioni». 
Tutto accade velocemente, sotto ai miei occhi si presentano tante immagini che si sovrastano una sull'altra ed è come se nelle mie orecchie sentissi solo il rumore di migliaia di cocci di vetro che vanno inesorabilmente in frantumi sul pavimento perché il castello che mi ero costruito era così instabile e fragile al tempo stesso. Ci siamo mentiti a vicenda ma, al momento di scoprire tutte le nostre carte sul tavolo, lei ha continuanto a mentire fino ad oggi ed io come uno scemo non ci sono arrivato. Eppure la verità era sempre dinanzi ai miei occhi, tutto combacia alla perfezione: stesse movenze, stesso atteggiamento arrogante e saccente, stessa sicurezza nel parlare e nell'agire e soprattutto gli stessi occhi glaciali che sono un tratto della famiglia Cooper che solamente lei ha accentuato in quel modo così pungente e gelido. 
Lei e il Diavolo sono la stessa persona, due persone in un corpo solo e non ha mai accennato la cosa con me, le sue parole sono sempre state una falsa, tutto di lei è una mera bugia e poi dice di tenerci a me, mi fa intuire che mi ama ma sono solo chicchiere buttate nel vento.

.B.A.D. (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora