3

1.8K 70 7
                                    

~5 anni dopo~
Kate: "oggi pomeriggio facciamo qualcosa?"
Cat: "non so"
Io: "ragazzi io stasera non posso uscire"
Kate: "come no?"
Io: "mio padre ha detto che un suo vecchio collega deve venire a cena da noi"

Cat sbuffò e con la cannuccia girò il suo frappuccino.

Ormai sono passati 5 anni da quando sono partita in Italia.

Sto frequentando una scuola di Milano, la città in cui vivo, dove per mia fortuna ci sono anche ragazzi che vengono dall'America come me, come per esempio queste due ragazze davanti a me.

Dei miei amici di Los Angeles non so niente, non ho nemmeno il numero di telefono, a 12 anni i nostri genitori non volevamo prendercelo quindi non siamo rimasti in contatto, anche se ogni tanto chiamavano mia madre con il telefono dei loro genitori, ovviamente rispondevo io e non mia madre.

Guardai il polso dove c'era il mio orologio, affiancato dai due bracciali di Amber, Rachel e Nash.

I regali di quei ragazzi non gli ho mai tolti, al braccio sinistro ho sia l'anello di Cam che i bracciali dei ragazzi che ho citato prima, mentre al collo ho la collana regalatami da Shawn.

Shawn...quanto tempo che non vedo quel ragazzo. Chissà se si ricorda di me.

Io: "ragazzi devo andare, ci vediamo domani a scuola, ciao"

Uscii da Starbucks e presi le mie adorate cuffie selezionando la mia playlist.

Dopo 'boyfriend' la mia canzone preferita di Justin Bieber partii una canzone consigliata da Spotify.

Questa canzone l'avevo già sentita a casa di Cat, ma non so ne il titolo della canzone ne il nome dell'artista.

Io: "We dont have to be ordinary
Make your best mistakes
Cause we dont have the time to be sorry
So baby be the life of the party
Im telling you to take your shot it might be scary
Hearts are gonna break
Cause we dont have the time to be sorry
So baby be the life of the party"

Canticchiai il ritornello e prima che potessi leggere il titolo della canzone ne partì un'altra.

Guardai una notifica di Instagram e senza accorgermene mi scontrai con qualcuno, l'impatto fu così forte che cademmo a terra.

X: "stai più attenta"
Io: "scusami non ti avevo visto"

Il ragazzo si alzò e mi tese una mano che presi al volo e con un gesto rapido mi tirò su.
Però, forte il ragazzo.

Alzai lo sguardo sul viso del ragazzo che ancora non avevo guardato in faccia.

Indossava un paio di occhiali da sole e una felpa con la zip e il cappuccio in testa, anche se nonostante i capelli fossero coperti dal tessuto bordeaux, riuscivo a intravedere dei ricci castani.

Osservavo il ragazzo da vari minuti, anche lui mi stava osservando.
Questo viso l'ho già visto, ma non mi ricordo dove, forse a scuola.

Il moro a un certo punto strabuzzò gli occhi, aveva una faccia confusa e perplessa.

X: "Alexis?"
Mi conosce? Forse veramente andiamo a scuola insieme.

Io: "ci conosciamo?"
X: "Alex sono io, sono Shawn"

A quelle parole il mio cuore si fermò, feci un passo indietro e misi una mano davanti alla bocca.

Io: "S-Shawn? Sei tu? Non...non è possibile, tu dovresti essere a Los Angeles, e poi perché hai una felpa a maggio?"
Shawn: "per non farmi riconoscere dalle persone"

Scoppiai a ridere, lui non rise con me, aveva una faccia che trasmetteva sorpresa e la confusione.

Io: "scusami ma perché la gente dovrebbe riconoscerti? Siamo a Milano non a Los Angeles, qui non ti conosce nessuno"
Shawn: "come? Tu non sai che sono un... da quant'è che non vedi un social?"
Io: "da quando mi hai buttato a terra"

Kid in love ||Shawn MendesWhere stories live. Discover now