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Il mattino dopo mi svegliai sentendo la porta aprirsi, da essa entrò in stanza Cameron con in mano un vassoio.

Cameron: "buongiorno amore, e buon compleanno"

Sorrisi, lui posò il vassoio sul comodino affianco a me e si abbassò per baciarmi.

Lo ringraziai e mi presi un momento per osservare il cibo che aveva preparato.

C'erano dei pancake con lo sciroppo d'acero, una ciotola con dentro delle fragole tagliate e infine una spremuta d'arancia.

Anche lui si era preparato la stessa cosa per mangiare con me sul letto.

Finimmo dopo dieci minuti e ci alzammo, mi infilai un pantaloncino che Sierra avrà lasciato qui e mi lasciai la maglia di Cam.

Mi riaccompagnò a casa per farmi fare una doccia e poi se ne andò, tanto l'avrei rivisto stasera.

Dopo una sana doccia mi misi un pantaloncino di jeans chiaro, una canotta bianca con un incrocio sul davanti e infilai le fila anch'esse bianche.

Pettinai i capelli e non appena finito il campanello di casa suonò.

Guardai l'ora, erano soltanto le 9 del mattino, chi sarà mai a quest'ora?

Aprii la porta e il sorriso di Shawn mi si piazzò davanti.

Shawn: "auguri darling"

Non mi diede modo di rispondere che mi abbracciò.

Io: "hey, come mai così affettuoso questa mattina?" risi
Shawn: "ma come? È il compleanno della mi migliore amica, tu che dici?"
Io: "oh beh, allora grazie"

Prima di staccarsi mi lasciò un bacio all'angolo della bocca e io lo guardai male.

Lo so che l'ha fatto apposta, ci eravamo promessi che non ci saremmo più baciati fino a quando le cose tra me e Cameron sarebbero funzionate.

Lasciai stare e lo feci entrare in casa, lui si accomodò in cucina come se fosse la sua e iniziò ad aprire i vari sportelli.

Io: "ma cosa cerchi?"
Shawn: "dei muffin, io non ho fatto colazione, tu sicuramente si"
Io: "si l'ho fatta, Cam mi ha preparato una colazione a letto"
Shawn: "buon per te"
Io: "non fare il geloso Peter" risi
Shawn: "non fare il geloso Peter" mi fece il verso
Io: "dai andiamo in un bar a prendere dei muffin, ho ancora fame"
Shawn: "speravo che tu lo dicessi"

Afferrò il mio telefono e le chiavi dall'ingresso e con la mano libera prese il mio polso.

Chiuse la porta a chiave e mi buttò letteralmente dentro la sua macchina.

Quando entrò anche lui lo guardai sconcertata.

Io: "ho capito che hai fame ma stai calmo"
Shawn: "shh" sorrise "è da tanto che non andiamo insieme in un bar come adolescenti normali"
Io: "si è vero"

Con il fatto che lui è un cantante di fama internazionale e io una modella non riusciamo ad andare in posti in cui è sicuro che ci sono dei fan.

Certo, per me è più facile perché non sono tanto conosciuta, forse mi conoscono per il fatto che sono amica ai MagCon, a Madison, e anche perché sto con Cameron e sono la migliore amica di Shawn, oltre al fatto che sono una modella.

Infatti non so come abbiamo fatto fino ad adesso ad andare in piscina, al centro commerciale o in altri posti affollati.

Parcheggiò l'auto davanti al bar dove da piccoli prendevamo i muffin, non è cambiato di una virgola, forse solo il personale.

Tutt'ora è il bar preferito di Shawn e anche il mio, nonostante io ora vivi in Italia le mie cose preferite sono pur sempre qui in America.

Ci andammo a sedere al solito posto vicino alla vetrina e ordinammo due muffin al cioccolato e io un cappuccino mentre lui un caffè.

Shawn: "questa domanda volevo fartela già da tempo, ma non avevo il coraggio di dirtela, forse per la paura della risposta"
Io: "cosa vuoi dirmi Shawn? Così mi fai preoccupare"
Shawn: "ecco...quando...quando riparti in Italia?"
Io: "il 14 settembre" sospirai
Shawn: "tra meno di una settimana non ti vedrò più?"
Io: "non dirlo neanche per scherzo Shawn! Noi ci vedremo, verrò a trovarti a Toronto e quando farai i concerti in Italia io ci sarò e invece di prenderti una camera in hotel dormirai da me così passeremo più tempo"
Shawn: "quando avrò tempo libero verrò almeno una settimana da te, tu devi pensare a studiare per gli esami"
Io: "già, gli esami" sbuffai
Shawn: "ma una volta finiti tornerai qui a Los Angeles, o ritornerai a Toronto?"
Io: "sincerante non lo so, volevo fare il college qui a LA, ma voglio tornare a Toronto"
Shawn: "fai quello che ti senti di fare Alex"
Io: "il problema è che forse farò l'università in Italia, o almeno è così che spera mio padre"
Shawn: "l'importante è che tu finisca gli studi"

Il nostro ordinò arrivò e per la seconda volta in meno di 1 ora ho fatto colazione.

Restammo a parlare ancora un po' in quel piccolo bar pieno di ricordi e dopo poco ritornammo a casa.

Avevo bisogno di una giornata per me, una di quelle dove la passi a farti la manicure, i bagni con i sali oppure con le maschere.

Ne ho proprio bisogno.

Kid in love ||Shawn MendesWhere stories live. Discover now