Toga Himiko X Fangirl

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La pioggia scorreva lenta lungo il vetro di casa tua, eri comodamente seduta sul divano a guardare il tuo anime preferito. Facevi parte della lega, la tua partner era Toga, lei ti piaceva, ti piaceva molto. Non sapevi il perché di quei sentimenti, ma non ti interessava. Eri talmente persa nei tuoi pensieri che non ti accorgesti del continuo bussare alla porta. Ti alzati di fretta "CHI È" "sono io, sono Togaaaa" sentisti la sua voce e ti immobilizzasti. Non ti aspettavi di ritrovartela davanti alla porta di casa.

Non che la cosa ti dispiacesse, ma era comunque strano. Le apristi la porta e lei con nonchalance si buttò sul divano quasi sfondandotelo "oe oe Toga, non hai ancora imparato a chiedere?"  lei ti fissò "suvvia (t/n) Chan, siamo amiche ormai no?" già... Amiche, amiche e basta. "comunque, perché sei qui?" chiedesti guardandola "la lega ci ha affidato una missione, rubare il sangue di  un Hero" tu ti bloccasti, il sangue di un Hero? "o-okay, m- ma non credo di farcela" "devi, oppure falliremo, e sai che alla lega non sono ammessi fallimenti, si parte domani stesso, alle due di notte  dobbiamo presentarci davanti all casa dell' hero, poi ci daranno le istruzioni" tu annuisti e ti voltasti. " io mi sono stancata di lavorare per la lega"  eri stanca di essere una ricercata, di doverti nascondere e di dover cambiare sempre identità. Toga ti fissò "se lasci la lega, verrò con te, sei mia amica, e ti voglio bene" il cuore ti perse un battito, e arrossisti. "ma domani uccideremo l'hero e c'è ne andremo, ci stai?" tu annuisti. "emh....(t/n) posso dormire da te?" tu sbuffasti, "ok, ma c'è l' hai il pigiama?" lei alzò le spalle. Fortunatamente avevi due camere e due pigiami. Tu la guardasti male "andiamo, ti prendo il pigiama" lei ti segui mentre entravi nella tua stanza. Apristi il cassetto e tirasti fuori il pigiama e glielo porgesti. Lei lo prese e ti ringraziò "dove dormo?" "ho due stanze, vicino al bagno" le sorridesti, lei annuí. Camminó fino alla stanza e si chiuse dentro. Tu ti infilati il pigiama e guardasti l' orario, erano le 21:15. Mettesti la sveglia alle due ed il telefono in carica. Poi ti infilasti a letto e ti addormentasti euforica.



"(t/n)... (t/n) (T/N) CHAAAAAAN SVEGLIATIIIII" urlasti e scattasti in piedi come una molla, la delicatezza di Toga ti stupiva sempre, ma era questo uno dei motivi per cui ti piaceva. Arrossisti, era tanto vicino. Lei ti sorrise "preparati, siamo in ritardo. Ti alzasti e sbadigliasti.  La fissa ti con una faccia da far paura stile zombie, sbadigliasti di nuovo con i capelli che schizzavano qua e là" t/n lo fai il caffè??? Per favoooooore" tu annuisti e ti dirigesti in cucina. Ti stirasti e accendesti la macchinetta, preparasti due tazzine con (molto/poco) zucchero. Era l' ultima notte, avreste portato a termine il compito e poi ve ne sareste andate, per sempre. Sorridesti felice e poggiasti le tazze di caffè fumanti sul tavolo insieme ad un vassoio di pane e (quello che ti pare) "TOGAAA È PRONTO" gridasti, lei camminó in cucina e si sedette al tavolo "t/n, oggi è l' ultima missione, poi ce ne andremo, ho messo abbastanza soldi da parte anche per comprare un appartamento dove vuoi tu" "perché fai tutto questo per me?" "perché anche io stavo pensando di abbandonare la lega da tempo, ma non ne trovavo il coraggio" abbassò la testa lei. Tu le sorridenti calorosamente "toga, adesso hai trovato il coraggio e va tutto bene" a lei si illuminano gli occhi "grazie, sei proprio un' amica" già... Un' amica






Davanti alla casa dell' hero



Ci siamo... È l' ora...

"Toga... Ci siamo... Dobbiamo farlo, l' ultima volta e... Sarà finita" lei annuí e ingoió della saliva. Lei tiró fuori l' ago, e tu uguale "dai... Andiamo..." vorreste davanti alla porta... Era aperta, entraste di soppiatto e sali ste le scale della stanza, lui era lí, dormiva beato... Per voi fu facile legarlo con delle catene e piantargli l' ago nel braccio. Lui aprí gli occhi di scatto ed urló, l' urlo vi spaccó i timpani, voi scappastd correndo, fortunatamente non vi prese, e voi riusciste ad entrare nel furgone parcheggiato sul vialetto, esso sfrecció a tutta velocità. "signore, il sangue è qui, ci lasci pure nel vialetto di casa mia" lui annuì, voi scendeste e sorridete felici. Entrate in casa tua prendete le valigie preparate in precedenza. "t-t/n, devo dirti una cosa, io... Io" lei arrossí e gli occhi le si fecero lucidi, tu arrossisti e la guardasti "aaaah è difficile da dire" ti prese il viso e ti baciò. Tu sgranati gli occhi.



Da quel giorno vivrete felici, vi eravate trasferite in un altro stato...

immagina animeWhere stories live. Discover now