Neito Monoma 2

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Eri sdraiata sul morbido, avvolta da qualcosa di caldo, non sentivi freddo e non ti importava nemmeno dove fossi, l'unica cosa certa era che non stavi male, e, che il posto in cui eri non doveva essere pericoloso, perché se così fosse stato saresti già morta... Il panico ti colpì come un mattone in testa, già, non ricordandoti nulla, chi ti diceva che non potessi essere morta? Spalancati gli occhi e no, non eri morta... La spalla non avrebbe fatto così male se fossi stata morta. Ti alzati dal letti tenendoti la spalla e ti guardati intorno, una grande finestra incorniciata da delle tende rosse volgeva su un giardino molto curato e davvero molto grande, accanto alla finestra era presente un mobile bianco, sul quale erano presenti delle foto ed un vaso con delle stupende rose bianche. Il letto era al centro della stanza, era enorme con tantissime coperte nelle quali prima eri avvolta. Ai piedi del letto un morbido tappeto rosso con sopra delle ciabatte e dal soffitto pendeva uno stupendo lampadario in oro. Ti infilati le ciabatte e guardasti fuori dalla finestra, non avevi notate che era notte, e la luna argentea illuminava un fantastico roseto, apristi la finestra e lasciasti che l'aria fredda ti pungesse la pelle. Questo momento fu rovinato da un colpo alla porta che ti fece impanicare, ti avvicinasti al mobile e prendesti il vaso tirandolo contro all'intruso, che, prontamente lo afferrò al volo ripone dolo sul pavimento "non è un comportamento cortese nei confronti di chi ti ha salvato la vita" tu iniziasti a gridare cercando di saltare dalla finestra, ma il tuo cosiddetto salvatore ti bloccò in tempo "calmati, non voglio farti male" ti voltò velocemente e tu incrociasti il suo sguardo, gli occhi erano azzurri e limpidi, maliziosi ma allo stesso tempo gentili, tu ti imbambolasti e arrossisti, così ti schiaffeggiasti aontanandoti, lui ti osservò leggermente scioccato "ma si può sapere cosa vuoi da me? Salvato la vita cosa che se non avessi mandato quel pazzo sclerato a cercarmi sarei stata tranquilla a guardare anime?" gli dicesti irritata, lui ti fissò imbambolato "ma tu hai capito o non hai capito che ti ho rapita e non potrai rivedere la tua famiglia?!" rispose il ragazzo leggermente impressionato dal tuo menefreghismo "senti coso, o mi riporti a casa o giuro che ti esaurisco, e no, non sto scherzando" lui sbianò più di prima tirandosi una manata in fronte, iniziò a camminare in cerchio per la stanza massaggiandosi le tempie "ma chi me lo ha fatto fare". Ti avvicinasti alla porta cercando di fare mno rumore possibile camminando in punta di piedi mentre lui borbottava camminando in cerchio per la stanza. Appena uscita dalla stanza cominciasti a correre per quel labirinto di corridoi sperando di trovare l'uscita ed intanto trovasti un piano: la cosa principale era scendere, e trovare una finestra abbastanza bassa per poter saltare senza romperti qualcosa, così iniziasti a cercare delle scale.

Dopo pochi minuti trovasti una scalinata, così iniziasti a scendere velocemente, giungesti  davanti alla porta ma una mano te lo impedì. Era il ragazzo di prima, che ti aveva bloccato alla porta, il respiro ti si mozzò. "Non osare scappare, nonostante io creda che tu sia matta mi servi ancora" sibilò con voce roca. Tutto d'un tratto sentivi caldo... "un momento coso, perché ti servo?" chiedesti tu "innanzitutto mi chiamo Neito Monoma, e sono il governatore di questa città" "tu mi servi perché sfortunatamente, il tuo sangue è l'unico compatibile con il mio, di conseguenza sei l'unica di cui io mi possa nutrire e da cui possa avere degli eredi" Tu gridasti, e in preda alla paura gli tirati una testata facendolo cadere all'indietro "UNA ZANZARA" apristi di scatto la porta ed iniziasti a correre in giardino mentre lui dietro di te ti gridava di aspettare.

Correvi senza una meta precisa, con la spalla che bruciava e la paura nelle vene... Il tuo più grande incubo... Una zanzara gigante.

(so che è in mezzo alla storia ma se no non leggete, quindi : preferite più comico o più serio?)

Arrivati alle porte del paese e ti accorgesti di una cosa... Eri come tornata nel medioevo.





CI SARÀ UNA PARTE 3

immagina animeWhere stories live. Discover now