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Entrata alla Stark Tower mi ritrovai di fronte al casino più grande che avessi mai visto. Thor e Clint stavano urlando uno contro l'altro e sbuffai avvicinandomi e mettendomi tra di loro. "Fermi!" Urlai. "Cosa sta succedendo? Perché vi state urlando addosso come dei bambini?" Urlai.

"Meno male che sei arrivata." Rachel si alzò dal suo nascondiglio, cioè dietro il divano, aveva le braccia che le coprivano lo stomaco e un'espressione da cane bastonato. "Mi stavano spaventando."

"Chiudi la fogna, Rachel." La zittii e lei annuì velocemente a testa bassa. Una Stark non si farebbe mai sottomettere così. "Non sei d'aiuto, torna nel tuo mondo di caramelle gommose." Poi tornai ai due supereroi. "Iniziate a parlare voi due."

"Stavo guardando tranquillamente guardando Gossip Girl quando Thor è entrato chiedendomi di cucinare un "banchetto" e quando l'ho gentilmente mandato a fanculo, ha iniziato ad urlare." Spiegò Clint, la sua voce stranamente calma mentre guardava male il dio del tuono.

"Ok." Mormorai. "Thor, tu cosa mi dici?" Chiesi poi guardando il biondo che era tutto rosso in faccia.

"Dopo la tua chiamata sono andato in camera di Barton, ho chiesto cortesemente di aiutarmi a preparare un banchetto visto che è l'unico che sa veramente cucinare, ma lui ha iniziato ad urlarmi contro come fate voi strani umani e mi ha cacciato dalla camera." Finì, ma ero sicura non fosse finita così, così alzai le sopracciglia e lui sospirò. "Così ho buttato giù la porta e hi cercato di costringerlo a farmi da mangiare."

"Oh Gesù." Sbottai. "Siete peggio di Tony e Steve, non voglio rivivere una Civil War, quindi se poteste evitare di farvi fuori, io andrei a risvegliare il mio migliore amico." Li spinsi entrambi e feci qualche passo in avanti. "Se volete aiutarmi farete meglio a smetterla."

"Vedi." Clint iniziò. "Non sono un grande fan di Loki." Cercò di spiegare e ricordai il modo in cui il dio degli inganni l'aveva reso grazie al Tesseract. "Quindi per me va bene dove si trova adesso, c'è una calma e una pace." E dopo questo Thor alzò il braccio richiamando a sé Mjolnir.

"Oh cazzo." Borbottai.

"Dillo ancora Barton." Lo minacciò puntandogli contro il martello.

"No." Fermai entrambi facendo apparire due miei cloni davanti ognuno di loro. Quanto mi era mancato farlo. "Clint, torna pure in camera, Thor tu vieni con me." Li sgridai, il primo clone annuì e prese per mano Clint per poi condurlo verso la sua camera mentre il secondo scomparve lasciandomi con il dio del tuono. "Mi sembra di essere una babysitter."

"Si vede che ci tieni." La voce di Rachel mi fece venir voglia di prendermi a schiaffi. Girai leggermente la testa e la vidi lì ferma che sorrideva timidamente. "Ti stimo, davvero."

"Tutti mi stimano." Scattai e sbuffai. "Fammi un favore e sparisci."

"Dalla tua vista?" Chiese confusa.

"No, dalla mia vita." E con questo camminai via seguita da Thor che osservava la scena alquanto confuso.

"Perché tratti così male Lady Rachel?" Domandò camminando velocemente per raggiungermi. "Non dovreste essere delle felici sorelle ritrovate?"

"No." Sputai velenosa. "Non è mia sorella, non lo sarà mai. Guardala, ti sembra un minimo simile a me?" Alzai un sopracciglio entrando nel laboratorio e lui si fermò per pensarci su.

"Fisicamente sì."

"E dimmi, com'è possibile se siamo figlie di due donne diverse?" Alzai le braccia al cielo e lui non seppe rispondermi. "E poi, caratterialmente, come ti sembra?"

"Mhm, ieri mi ha cucinato un'ottima bistecca." Sorrise felice.

"E io cucinerei mai per te?" Chiesi ancora, mi fissò per qualche attimo e il suo sorriso sparì. "Esatto, un vero Stark non cucinerebbe mai per qualcuno, a malapena cuciniamo per noi." Ribattei. "Quella ragazza non è mia sorella e se mio padre avesse un minimo di cervello capirebbe la cosa. Ma no, lui è come una ragazzina che ha appena scoperto di essere incinta, si rinchiude nel suo laboratorio e pretende che niente e nessuno esista." Sbuffai. "Non appena capirà l'errore sarà troppo tardi, avrò risolto tutto da me, di nuovo." alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai al corpo di Loki.

Just MyselfWhere stories live. Discover now