1 - Weekend e birra ghiacciata

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Un'altra settimana è giunta al termine. Il venerdì è sempre una giornata molto impegnativa per Blanca perché l'arrivo del weekend non significa stare a casa a riposarsi ma, al contrario, lavorare ancora più duramente. Il fine settimana coincide con la partita di campionato dell'Atletico Madrid e questo implica uno sforzo maggiore per la bella madrilena.

Il suo lavoro consiste nel curare i profili dei giocatori, fare pubblicità agli eventi dei rojiblancos utilizzando i social media per arrivare in tutta Spagna e promuovere qualsiasi attività di marketing attraverso Facebook, Instagram e Twitter.

La giornata è quasi terminata, manca soltanto il post più importante della settimana: la foto della squadra fatta poche ore prima per la partita di domani.

"Bibi, sto per andare. Ti chiamo domani" dalla porta dell'ufficio fa capolino una folta chioma lunga e riccia, identificata come quella appartenente al numero sette dell'Atletico.

"Anto, mi raccomando. Quando torni hai promesso di tagliarti i capelli" la mora scuote la testa infilando una mano tra i ricci indomabili di Antoine.

"Scordatelo, finché li ho me li tengo lunghi" sentenzia il francese abbracciando la sua amica prima di partire per la trasferta a Siviglia.

"Guarda che Erika chiede il divorzio" insiste la ragazza salutando l'attaccante rojiblanco per poi lasciarlo andare. "Aupa Atleti!" da dietro il suo computer si sporge ed alza un braccio per dimostrare la sua vena da tifosa colchonera.

"Aupa Atleti!" è la risposta di Antoine Griezmann che, con il solito sorriso da ammaliatore quale è, si chiude la porta dietro le spalle e si avvia verso il parcheggio, pronto a partire con i compagni per portare a casa tre punti ormai vitali.

Blanca seleziona una bella foto della squadra che ritrae i calciatori sorridenti ma non in posa, sono tutti impegnati a fare altro mentre il fotografo ha scattato.

Questa è la parte difficile del lavoro, ma anche la più bella: notare i dettagli che fanno breccia nel cuore delle persone. Le foto di squadra dove i giocatori sono in giacca e cravatta, seduti composti, con l'allenatore al centro, il pallone a terra e tutti con i capelli perfettamente in piega non suscitano emozioni. La gente vuole sentimenti, realtà e passione. Ed è proprio quello che Blanca ha in mente: donare emozioni pubblicando articoli, foto e curiosità riguardanti il mondo rojiblanco pensando non da manager ma da tifosa.

"Fran, sono a casa!" la mora sbatte la porta dietro di sé una volta entrata nella villa che condivide con il fratello, posa le chiavi della macchina sul mobile di fianco all'entrata e si toglie quelle scarpe infernali che le hanno fatto patire le pene dell'inferno per tutto il giorno.

"Ciao sorellona, tutto bene a lavoro?" domanda il centrocampista buttandosi a peso morto sull'enorme divano in pelle che campeggia al centro del salone.

"Sono distrutta" risponde stanca la ragazza prendendo posto in fianco al fratello appoggiando i piedi nudi sul tavolino di fronte a loro.

"Puzzi di cholismo" aggiunge Isco dandole una gomitata e scoppiando a ridere.

"Ma come siamo diventati simpatici oggi, eh? E dimmi, ti è venuta spontanea questa battutona o te l'hanno suggerita i tuoi compagni trogloditi?" risponde acida Blanca alzandosi di scatto dal divano; cammina a passo svelto verso la cucina, prende una birra dal frigorifero e la beve direttamente dalla bottiglia, senza preoccuparsi di versarla in un bicchiere.

"Tu invece hai mangiato pane e simpatia a colazione? Era solo una battuta" replica il numero ventidue. "E i ragazzi ti vogliono bene" aggiunge entrando in cucina.

"Cazzate, io non sopporto loro e loro non sopportano me. Ma vivo bene lo stesso, l'importante sei tu" sospira e si sente più rilassata ad ogni sorso di birra che le rinfresca la gola. "Domenica giochi o fai il panchinaro fisso ormai?" lo prende in giro la sorella, non riuscendo a tenere il broncio all'essere umano più importante della sua vita.

"E chi lo sa, se va avanti così finisco a guardare le prossime partite sul divano di casa" Francisco sbuffa preparandosi la cena, rigorosamente con proteine e zero carboidrati.

"Taci che sei fortissimo e non lo dico perché sei mio fratello" lo rincuora lei finendo la sua birra ghiacciata. "Comunque a voi atleti proprio non vi capisco, come fate a rinunciare alla pasta o alla paella, siete strani" si muove per la cucina preparandosi un abbondante piatto di pasta panna e salmone.


"Tu ci tieni proprio tanto a venirmi a trovare in prigione, vero fratellino?" Blanca ancora non riesce a capacitarsi di come suo fratello abbia potuto invitare a casa il suo migliore amico.

"Sei sempre la solita esagerata, vi conoscete da una vita, possibile che non riusciate ad andare d'accordo?" domanda Isco sistemando birre analcoliche e stuzzichini dietetici sul tavolino aspettando il loro ospite.

"Non possono starmi simpatiche tutte le persone" sbuffa la ragazza guardando sconsolata la specie di aperitivo che si trova davanti. "Questo sarebbe un aperitivo? Preferisco stare a digiuno per una settimana" aggiunge scuotendo la testa e sistemandosi sul divano pronta a tifare la sua squadra.

Oggi sarà più difficile del solito perché Blanca dovrà combattere non solo contro le battute di suo fratello sull'Atletico Madrid, ma anche contro le frasi irriverenti di Sergio Ramos.

"Solo la sua presenza è arrogante, figuriamoci quando apre bocca" pensa Blanca tra sé e sé, ormai del tutto spazientita dalla situazione.

Il citofono suona, segno che l'ospite di casa Alarcón è finalmente arrivato giusto pochi minuti prima del fischio d'inizio.

"Vai ad aprire prima che cambio idea e lo faccio volare a Barcellona con un calcio nel culo" sbuffa la ragazza in completa trance agonistica, mentre divora un pacco di popcorn.

L'uomo più fastidioso sulla faccia della terra – secondo Blanca – entra in salotto sfoggiando uno dei migliori sorrisi irritanti che ha nel suo repertorio.

"Capi, entra. Mi sono dimenticato di dirti che c'è anche mia sorella" Francisco saluta il numero quattro, il quale assume subito un'espressione seria ed arrabbiata. "Pensavo andasse a Siviglia con l'Atletico" conclude il numero ventidue chiudendo a chiave la porta di casa.

"Sento già puzza di cholismo. Lo sai che non li sopporto i colchoneros, men che meno tua sorella" sbuffa il capitano del Real Madrid togliendosi la giacca di pelle.

"Guarda chi c'è" la voce tagliente di Sergio arriva senza filtri alle orecchie di Blanca che, istintivamente, piega i lineamenti in un'espressione di disgusto. "La colchonera disperata" scherza il difensore dei blancos mantenendo sempre un tono freddo e sprezzante.

"È anche casa mia questa, madridista dei miei coglioni" risponde a tono la mora che, dopo tanti anni, è immune agli insulti e alle frecciatine provenienti dalla bocca di Sergio Ramos.

"Tanto perdete anche oggi" il beniamino dei tifosi del Real sbeffeggia la sua squadra rivale. "Vi odio più di quanto odio il Barcellona" sputa quelle parole come se fossero veleno senza smettere di guardare la televisione.

"Pensa che a voi vi odia tutta la Spagna e anche tutta l'Europa, avete una bella reputazione in giro. Complimenti" Blanca imita un conato di vomito riferito alla squadra amata da metà della città in cui è nata e cresciuta, ma che non porta sulla maglia i suoi colori preferiti: il rosso e il bianco.

"Okay, adesso basta. Sembrate cane e gatto" si intromette Isco sedendosi in mezzo ai due per dividerli.

"È lui che arriva a casa degli altri e insulta. Se non gli hanno insegnato l'educazione non è di certo colpa mia" risponde prontamente la ragazza, senza smettere di mangiare popcorn e guardare la partita.

"Ha parlato Madre Teresa" sbuffa sonoramente Sergio mettendosi comodo sul divano.

"Non sei Dio. Cresci, Ramos" Blanca si gira nella sua direzione per la prima volta da quando è entrato e gli rivolge lo sguardo più freddo che ha mai rivolto a qualcuno.

"Scendi dal piedistallo, Alarcón" commenta altrettanto acido lui.

"Dio, quanto ti odio" si lascia scappare la mora tra un sospiro e l'altro mentre cerca di isolarsi da tutto e tutti per concentrarsi sulla partita della sua squadra del cuore.

"Sei insopportabile" mugugna sotto ai baffi il capitano madridista, senza farsi sentire dalla ragazza.

BIAS || Sergio Ramos ||Where stories live. Discover now