14 - L'arte della guerra

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"Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di cento battaglie."

Così dice Sun Tzu, l'autore de "L'arte della guerra". Per vincere una battaglia, devi conoscere il tuo nemico e nessuno si conosce meglio di Blanca e Sergio. Si conoscono da sempre, da quando facevano a gara a chi arrivava per primo a scuola, a chi portava a casa i voti più alti, a chi ha perso per primo la verginità. Ma ora è diverso. Tutto è cambiato.

Tutto ciò che sembrava impossibile fino a poco tempo fa, sta accadendo. A casa Alarcón si sta consumando il rapporto sessuale forse più voluto e represso di sempre.

Sergio e Blanca sono nudi, vagano per casa senza la minima voglia di staccarsi, per non interrompere il bacio più lungo della storia e per non rinunciare a quelle labbra che sembrano fatte apposta per baciarsi e nient'altro.

Spiegare cosa sta succedendo nel cuore dei due amanti non è semplice: è come se l'angelo e il diavolo sulle loro spalle si siano concessi una notte di riposo per lasciar prendere il sopravvento ai sentimenti più nascosti dei due.

I gemiti sono l'unico rumore che riempie la casa della giovane madrilena per tutta la notte, è come se entrambi fossero in carenza di ossigeno e fossero tornati a respirare soltanto in questo momento.

I vestiti sono ormai un ricordo lontano, si trovano disposti disordinatamente per tutto il pavimento, lanciati e dispersi, ritenuti superflui e d'intralcio per la situazione creatasi. Sergio guida Blanca nella sua camera da letto, la tiene in braccio con le mani sotto al suo sedere – che non perde occasione di stringere tra le sue mani – mentre lei si tiene stretta a lui con le gambe attorno alla sua vita e le mani perse tra i capelli castani.

"Perché baci così bene, Ramos..." la domanda esce più come affermazione che come domanda dalla bocca di Blanca, che non smette di stupirsi da ciò che sta succedendo così in fretta.

"Stai zitta, Alarcón, che non hai ancora visto niente" il sivigliano continua a provocarla mordendole il labbro inferiore e lanciandola sul materasso, mettendosi subito dopo a cavalcioni su di lei per non lasciarle il tempo di ripensarci e scappare via da lui.

"Prega di non fare cilecca, Ramos, altrimenti ti sfotterò fino all'anno prossimo" lo stuzzica la mora guardandolo dal basso mentre si infila il preservativo che tiene sempre nella tasca dei jeans, in modo da essere sempre pronto a qualsiasi evenienza.

"Pregherai per averne di più, Alarcón, non dire cazzate" ridacchia Sergio abbassandosi su di lei e sussurrando ad un centimetro dall'orecchio, provocandole brividi ovunque.

La voce di Sergio le fa un certo effetto e non può nascondere la pelle d'oca su tutta la parte sinistra del corpo; mentre Sergio non può fare a meno di essere sempre più eccitato nel vedere la sua peggior nemica eccitata tanto quanto lui sotto al suo peso.

"Quanto mi stai sul cazzo, Ramos" impreca la ragazza, non volendo lasciarsi totalmente andare al piacere.

"Mi stai letteralmente sul cazzo in questo momento, Alarcón" la sbeffeggia il numero quattro entrando prepotentemente in lei.

Sergio è abituato a fare sesso con le ragazze: lo fa ogni sera con una diversa, e non è un segreto il fatto che non ci vada leggero. A letto non conosce altro modo se non questo: non sa cosa significhi andarci con calma, rallentare, non andare fino in fondo.

Per lui la vita è tutta così: spingere fino alla fine, in ogni situazione.

E così fa.

Blanca, per quanto la sua parte razionale voglia ribellarsi alle sue spinte, non può fare a meno di liberarsi in mugolii di piacere, che non si preoccupa nemmeno di soffocare. In fondo, Sergio – nonostante sia l'essere umano che odia di più al mondo – è il ragazzo che la conosce più di tutti quanti, forse persino più di suo fratello. Perciò non avrebbe senso nascondere le sue emozioni, non in questo momento.

BIAS || Sergio Ramos ||Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon