Acciambellarsi
sotto cumoli di stelle
e sentire che la distanza
tra un abisso e l'altro del cosmo
si scioglie in un miscuglio infinito
di macerie splendenti
e si versa
sul mio corpo.Se tocchi i capelli senti filamenti
di atomi di stelle scoppiate.
Se tocchi le dita senti pianeti deserti
che mai hanno toccato
materia viva.
Se tocchi il petto senti palpitare nebulose, grembi materni,
stelle neonate che succhiano latte
radioattivo.Acciambellarsi e fondersi
con l'infinito
e sentirti respirare
nell'angolo morto
di un frammento di cosmo.
Chi l'avrebbe mai detto
che l'immenso si sarebbe incastrato negli spigoli del mio corpo?Universo finito
e io
infinita.Cumoli di stelle
e io
acciambellata.
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Abisso organico
PoetryNon so neanch'io come definirlo, se paura del vuoto o voglia di cadere. Non so neanch'io cos'è, quest'abisso organico che proviene dallo stomaco, dal fegato, dal cuore, dal cervello, e che vomita parole. ----- "Eri tu che mi dicevi che quando ci...