Capitolo 1

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Avviso

Ho iniziato una nuova storia alla quale tengo moltissimo! Il titolo è

Blue lips

e spero vogliate iniziarla al più presto! Ci sarà un nuovo capitolo ogni martedì alle 21:00.

Grazie a tutti! 💙🫦

Ormai ho finito tutte le lacrime. Quel minimo di affetto per mio padre è sparito, dissolto. Come la neve che si scioglie al sole. Si è dissolto così come ogni singolo progetto che avevo creato. Anni a studiare, a tenere la testa china sui libri per cercare di evadere da questo posto. Ho sopportato gli insulti, la finta compassione, le chiacchiere sotto voce tra ragazze pettegole, solo per riuscire ad andarmene in fretta con un titolo di studio e una valigia per evadere da questo lurido mondo. Una settimana dopo il diploma, mentre ero intenta a pianificare il mio futuro, facendo turni extra al bar in fondo alla strada per racimolare soldi in più per la mia nuova vita, mio padre mi scommette come se fossi una banconota qualsiasi e ogni mio banale piano è stato distrutto. Me lo ha detto mentre beveva disinvoltamente una bottiglia di whiskey due giorni fa. Inutile ripensare allo squarcio nel mio stomaco. All'assurdità della cosa. A quanto sembri una stupida telenovela da quattro soldi.

"Sei...uhm...pronta?" la sua voce roca appena un sussurro.

Come puó solo rivolgermi la parola? Non si rende conto di cosa provo per lui in questo momento? Quanto era fuori di testa per fare questo alla sua unica figlia? Credevo mi amasse, anche con tutti i suoi casini e problemi; i nostri problemi. Fisso la valigia davanti a me. La valigia che avrei dovuto fare per il college con cura, entusiasmo e felicità forse? Credo che avrei potuto provare un po' di felicità dopo tutti questi anni di inferno. Adesso è piena di abiti sistemati disordinatamente e qualche altro effetto personale. Non gli rivolgo il mio sguardo quando rispondo, non lo merita.

"Sì."

"Posso portarla..."

"Faccio io." lo interrompo freddamente.

Gli passo davanti portando la misera valigia. Odora di tabacco e whiskey e nemmeno lui riesce a guardarmi. Si limita a grattarsi nervosamente la barba troppo cresciuta. Scendo le scale con facilità poiché il bagaglio è leggero. Non guardo nemmeno la mia casa per un'ultima volta. C'è troppo dolore qui e l'ultima mossa di mio padre non ha fatto altro che aumentarne la dose. Entro nel taxi che mi è stato mandato. Alcune lacrime minacciano i miei occhi. Ignoro il nodo alla gola che mi sta divorando e mi costringo a restare impassibile. Troverò un modo per scappare. Devo solo aspettare i diciotto anni. Mancano tre mesi. Tre lunghi interminabili mesi.

Gabbia d'oroWhere stories live. Discover now