Prologo

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-Prologo-

Il vento mi colpisce in faccia e mi ruggisce nelle orecchie quando guardo giù dal grattacielo, su cui mi trovo dopo la strada percorsa.

I clacson delle auto e le voci delle persone possono essere ascoltati anche fin qui.

Lentamente mi piego in avanti e chiudo gli occhi.

Si potrebbe pensare che debba avere paura di cadere.

La caduta nel vuoto.

Cadere con la certezza di non poter sopravvivere.

Tutti guardandosi in basso si sarebbero fermati.

Ma io non sono tutti.

Sono sempre stato diverso.

Chi sono io?

Non è così facile dire chi sono. È complicato.

Il sangue, la carne, la morte.

Tenebre. Vuoto.

Crudele. Senza coscienza.

Queste sono le parole che descrivono la mia esistenza.

Percè é costituito da nient'altro che questo.

Non c'è amore. Nessuna luce. Nessuna vita.

Sono solo io e la mia ossessione per la carne umana.

Lentamente riapro gli occhi e guardo giù.

È quasi mezzanotte, e le strade sono deserte.

Ci sono solo un paio di persone ubriache che infestano le strade, e gli ultimi uomini d'affari che con i loro abiti costosi, si dirigono nelle loro macchine per tornare a casa.

Il suono forte del Big Ben mi fa sapere che è ormai mezzanotte.

Faccio un respiro profondo, mi volto indietro e scendo le scale che portano alla strada.

E' calato il silenzio, tranne per il rumore di alcuni motori.

Un segno per me indica l'inizio.

Io sto tra due grattacieli, e non sono sicuro in quale direzione dovrei andare.

Sinistra o destra?

In entrambe le direzioni, è buio pesto, quindi non posso nemmeno vedere la mia mano davanti ai miei occhi.

Non so perché, ma senza pensare, mi dirigo a sinistra e cammino lungo il vicolo.

Non credo che per me sia un problema, è il mio istinto che ha il controllo su di me e dirige il mio corpo.

Il vicolo sembra infinitamente lungo, ma alla fine finisco in una strada poco illuminata.

Solo la debole luce di una lampada a gas che splende attraverso un vetro appannato e sporco.

Vado in giro senza una meta fino a quando non sento qualcuno ridacchiare silenziosamente, ma che man mano diventa sempre più forte.

Le mie gambe mi portano lungo la strada, da dove proviene la risata che si sente più chiaramente ad ogni passo che faccio.

Un desiderio incontrollabile mi pervade e un pungente dolore attraversa il mio corpo.

Posso letteralmente sentire come i miei occhi si scuriscono.

Sull'altro lato della strada la porta del cinema è aperta.

La caccia comincia.

© Copyright 2014-MindFxckedBambi

Cannibal [H.S] Where stories live. Discover now