"IMMAGINA" & "PREFERENCES"

"Immagina"- Draco Malfoy

Tu: Noi non possiamo stare insieme e...va bene così...

Dicesti prendendo la mano di Draco mentre delle leggere lacrime solcavano i vostri visi, entrambi stavate piangendo profondamente angosciati. Eravate nell'osservatorio del castello e, appartati, cercavi di dare al tuo fidanzato un addio meno doloroso possibile: continuare la vostra relazione ormai non era più possibile.

Draco non osava proferire parola dopo ciò che avevi detto a causa della troppa rabbia e tristezza. Gli accarezzasti il viso umido di lacrime con la tua mano. Il ragazzo alzò di scatto la testa, che aveva tenuto rivolta verso il pavimento tutto il tempo, e parlò, sbattendo con forza un pugno al muro:

Draco: Non puo' essere così...

Chiudesti gli occhi per un secondo, non riuscendo a sopportare tutto il dolore provocato da quella situazione. Prendesti un respiro profondo e parlasti con la voce tremolante dal pianto:

Tu: Draco... per favore...non complicare le cose...

Il ragazzo si innervosì ancor più e, alzando il tono della voce, esclamò:

Draco: Cosa dovrei complicare T/N, cosa? La mia vita che è già un disastro?! 

Provasti a parlare piena di timore:

Tu: D-draco non- il ragazzo ti interruppe-...

Ti mise una mano sulla guancia e, con i suoi occhi pieni di rabbia e avvilimento che ti guardavano, si rivolse a te:

Draco: Scappa con me, andiamocene da qui...andiamo altrove e formiamo la nostra famiglia, io e te, solo noi...

Scuotesti il capo in segno di disapprovazione e con lo sguardo rivolto verso il basso parlasti:

Tu: Draco tu non capisci, noi non possiamo stare insieme...lo sai cosa ha detto tuo padre, io non posso mettere a rischio la tua vita...solo non posso...

Draco: Ma perché dici così? Perchè T/N? 

Ti facesti forza.

Tu: Draco io ti devo lasciare, non ce la faccio a venir via con te... la nostra relazione è solo un dolore per tutti, anche per noi stessi...

Draco strabuzzò gli occhi.

Draco: T/N che cosa stai dicendo? Non dire cavolate...

Iniziasti a piangere nuovamente.

Tu: D-draco n-non...

Il ragazzo prese il tuo viso tra le mani costringendoti a guardarlo negli occhi:

Draco: T/N, qualsiasi cosa tu stia pensando cacciala via dalla tua mente...noi staremo insieme, io ti proteggerò e ti pometto che avremo la famiglia che abbiamo sognato tante volte insieme. Non sarà un capriccio di mio padre a dividerci...

Ti avvicinasti al viso del tuo ragazzo e lo baciasti sulle labbra. Dopo il bacio riprendesti a dire:

Tu: Draco, non è solo "un capriccio di tuo padre", c'è qualcuno e qualcosa di molto più potente in ballo e tu lo sai benissimo... penso tu stia prendendo tutto troppo alla leggera...

Ci furono atti interminabili di silenzio. Draco sbuffò sonoramente e iniziò a girovagare per la stanza tenendosi la testa tra le mani in segno di disperazione. Tu eri rimasta in disparte seduta al pavimento. Poi intervenisti parlando molto velocemente:

Tu: Draco io non voglio che la tua anima venga risucchiata via da un mostro...non voglio che tu muoia... non voglio avere solo un vago ricordo di te, di noi...di ciò che eravamo...

Draco: E allora, T/N, ti prego... scappiamo, vieni via con me...c'è a tutto una soluzione e noi la troveremo anche per questa situazione... non avrebbe senso continuare a vivere se non ti ho accanto a me... è l'unica cosa che possiamo fare, dobbiamo tentare fino alla fine... io non ti lascio.

Tu: Draco io...

Draco: Di' di sì...

Tremolante rispondesti.

Tu: Sì Draco, sì, verrò via con te...

Dicesti poco sicura e  impaurita.

Tu e Draco vi scambiaste un dolce sorriso. Sentiste dei passi, poi la porta dell'osservatorio si aprì violentemente e apparve davanti a voi la figura del temutissimo padre di Draco, Lucius Malfoy. Quest'ultimo si avvicinò a voi furente, prese suo figlio per un braccio e lo allontanò da te. Iniziò a salirti la paura e iniziasti a lacrimare nuovamente.

Lucius Malfoy: Draco! Allontanati a da questa lurida mezzosangue! Ti ha fatto troppi lavaggi del cervello! Ora vieni con me, non te lo ripeterò un'altra volta.

Draco fece resistenza e sbottò:

Draco: Non ho intenzione di venire con te! Basta, non sei tu che decidi per la mia vita!

Gli occhi di Lucius diventarono come di fuoco, nonostante fossero color ghiaccio come quelli del figlio da te amato.

Lucius Malfoy: Draco...NON TE LO RIPETERO' UN'ALTRA VOLTA! VIENI VIA CON ME...SUBITO!

Draco rispose a tono alto alla richiesta del padre:

Draco: Non ho nessuna intenzione di venire con te! Io non lascio qui la mia unica cosa bella nella vita, dopo che tu mi hai tolto tutto! Non mi toglierai anche lei!

Disse il tuo Draco riferendosi a te. Lucius non ripeté ancora una volta la sua richiesta. Impugnò la sua bacchetta e pronunciò un incantesimo che non avresti mai voluto sperimentare su te stessa e neanche volevi che nessun altro lo sperimentasse: crucio!

Cadesti al suolo contorcendoti dal dolore provato in quel momento. Non riuscivi a sopportare tutto quel male. Ti lamentavi disperatamente con un cipiglio sul viso che mostrava dolore. Draco si scaraventò sul padre per farlo smettere, ma quest'ultimo si scansò:

Lucius Malfoy: Continuerò all'infinito su di lei se non accetti di venire con me! E sai benissimo che sono capace di farlo!

Guardasti Draco quasi implorandolo con lo sguardo, notasti delle scie di lacrime fresche sul suo volto. Poi il ragazzo prontamente esclamò:

Draco: Va bene! Va bene, basta, verrò con te...

Lucius mise a posto la sua bacchetta finalmente e tu trovasti immediato sollievo.

Draco: Prima di venire con te, lasciami salutare T/N...per favore...

Lucius fece una faccia disgustata, ma acconsentì. Draco si precipitò da te per vedere se stessi bene: 

Draco: T/N, mi dispiace tanto...i-io...-il ragazzo iniziò a singhiozzare, poi suo padre lo incitò a sbrigasi- sapp che io ti amo e ti verrò a prendere, te lo prometto...questa non è la nostra fine.

Iniziasti singhiozzare pure tu, soprattutto vedendo gli occhi tristi e lacrimevoli di Draco mentre si allontanava da te.

Ti mettesti le mani tra i capelli piangendo e ti portasti le ginocchia al petto: e ora? Come avresti vissuto la tua vita senza lui? Valeva la pena continuare a vivere?