"Immagina"- Fred Weasley

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Eri assorta nei tuoi pensieri mentre ti trovavi nella sala comune dei Grifondoro. Non c'era un'anima viva lì, in quel momento della giornata, e a te andava bene così: volevi un po' di tranquillità. 

Mentre eri intenta a fissare il focolare davanti a te, sentisti due mani fredde posarsi sui tuoi occhi. Sapevi più o meno di chi si potesse trattare, uno dei due gemelli Weasley probabilmente. Erano loro quelli che di solito si comportavano così con te e che erano ancora svegli a quell'ora della notte.

Tu: Fred...? Sei tu? Oppure George...? 

Sentisti un "Sì, sono io..." da parte di uno dei due gemelli, ma non sapevi di chi dei due si trattasse con esattezza.

Tu: Quindi sei George?

Il ragazzo in questione ti rispose "Può darsi...". Ti sbarazzasti della presa delle mani che erano ancora sui tuoi occhi e ti voltasti verso la figura di uno dei due gemelli dai capelli rossi.

Tu: Oh! Dai! Sei Fred o George? Lo sai che non so distinguervi!

Il ragazzo rise di gusto vedendo la tua espressione confusa, poi rispose dicendo di essere Fred e si sedette accanto a te.

Fred: Ehi, ti volevo chiedere se ti andasse di venire con me e George nella prossima uscita a Hogsmeade, così andiamo da Zonko e ci aiuti ad architettare i migliori scherzi. Ti va?

Fosti molto felice di quella proposta. Sorridesti.

Tu: Sì, sarebbe fantastico!

Chiacchierasti un po' del più e del meno con Fred. Era davvero troppo divertente stare con lui, ma ad una certa si fecero le due e mezza di notte. Iniziasti a sbadigliare. Il ragazzo se ne accorse.

Fred: Ehi, forse è meglio se vai a dormire, sei stanchissima e poi è notte fonda...

Sbadigliasti ancora negando con il capo.

Tu: No...adoro sentirti parlare. E' così divertente e- non avesti il tempo di finire la frase che sbadigliasti nuovamente e ti addormentasti cadendo con la testa sul petto di Fred-...

Il ragazzo rise.

Fred: E' così divertente sentirmi parlare che ti ispira una pennichella...

Disse sottovoce, avendo cura di non svegliarti. 

Non potendo entrare nel dormitorio delle ragazze per portarti lì nel tuo letto, Fred ti fece stendere meglio sul divano della Sala e prese uno dei tanti plaid caldi e con i colori della casata, che c'erano sulle poltrone lì vicino. 

Una volta rimboccate le coperte, fece per andar via, ma tu, in dormiveglia, lo trattenesti per un braccio. Sonnecchiando e con un tono di voce molto basso mormorasti:

Tu: No...stai con me...

Il ragazzo arrossì per un momento, ma tu non lo vedesti perché avevi continuato a tenere gli occhi chiusi. Poi, sentisti il rosso dire:

Fred: Mi siedo qui sulla poltrona difronte, così almeno riposi tranquilla...

Annuisti e, prima di cadere nuovamente nelle braccia d Morfeo, borbottasti:

Tu: Buona notte Freddie...

Fred arrossì per la seconda volta e, dopo un sospiro, ti rispose:

Fred: Buona notte T/N. Ti voglio bene...

Sussurrò l'ultima parte della frase con una voce particolarmente sottile. Tu facesti finta di continuare a dormire, ma in realtà capisti tutto. Un sorriso ti spuntò sulle labbra e nella tua mente, tra te e te rispondesti: "Anche io ti voglio bene Fred, tanto".



"IMMAGINA" & "PREFERENCES"Where stories live. Discover now