"Immagina"- Timothée Chalamet

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Eri estremamente nervosa. Quella sera ci sarebbe stato il primo incontro tra te e i genitori del tuo fidanzato durante una serata di gala. Avevi pregato il tuo ragazzo affinché quell'incontro non avvenisse in un contesto così delicato e formale, ma lui non aveva intenzione di aspettare ancora. 

<<Voglio che i miei ti incontrino il prima possibile. Durante l'evento di stasera sarà perfetto!>> sorridesti a Timothée per non apparire preoccupata e per non smorzare il suo entusiasmo. 

Ti preparasti, indossasti un elegante vestito color lilla, molto semplice, e lasciasti che i truccatori e parrucchieri dello staff del tuo ragazzo si occupassero di te. Non eri abituata a tutto quello, ma pian piano, se volevi ancora far parte della vita di Timmy, dovevi accostumarti per forza. 

Arrivaste sul red carpet. I tuoi occhi erano abbagliati dai flash dei fotografi che scattavano foto a tutto spiano. Dopo aver posato per un po' con Timothée ti scostasti da lui per lasciarlo posare con la sua co-star nel film "Call me by your name": Armie Hammer. 

Adoravi il rapporto tra i due, lo trovavi molto...intimo. A volte eri un po' gelosa della loro complicità, ma non potevi farci nulla. Armie per Timmy era troppo importante e tu non avresti mai permesso che il tuo ragazzo rinunciasse a lui per farti piacere...infondo era solo una forte amicizia...no?

Dopo la lunga sfilata sul red carpet, varie chiacchiere e presentazioni, inziò la cena. Tu e Timmy eravate allo stesso tavolo di Armie e sua moglie. Tu cercavi il più possibile di chiacchierare con quest'ultima mentre gli altri due uomini non vi stavano proprio considerando, presi da loro stessi e dalle mille cose che si stavano raccontando.

<<Mi sento così a disagio qui... non è per niente il mio habitat. Tu ti ci sei abituata subito?>> chiedesti ad Elizabeth, moglie di Armie, giusto per smorzare quell'imbarazzo e per fare due chiacchiere. La donna si voltò verso di te con aria scontrosa e irritata:<<E' normale se ti senti a disagio in un ambiente altamente sofisticato come questo, io ci sono nata per tutto questo "glam", non ho assolutamente problemi, ma non per tutti è così.>> la donna terminò la frase con un sorriso stretto e forzato e tu sorridesti, giusto per non essere più sgarbata di lei.

La serata passò in totale noia, non ce la facevi davvero più! Timmy ti calcolava di tanto in tanto poiché troppo preso dalla presenza del magnifico Armie. Loro due ridevano, si davano continue pacche scherzose sulle braccia e sulle spalle, sembravano un quadro perfetto insieme, erano la raffigurazione della felicità.

Arrivò in fine il momento in cui il tuo ragazzo ti presentò ai suoi genitori, persone assolutamente deliziose. Iniziaste a chiacchierare quando Timmy si congeò dandoti un bacio sulla guancia: <<Vengo subito amore, vado un attimo lì a salutare delle persone>> e lo vedesti scomparire. Ti aveva appena abbandonato lì, da sola, in mezzo a migliaia di persone sconosciute, mentre affrontavi la delicatissima parte dell'incontro "ufficiale" con i suoi genitori.

Rimanesti a parlare con i signori Chalamet per molto a lungo. Poi, molto educatamente, ti scusasti e ti allontanasti per cercare il tuo ragazzo. Purtroppo, non ti imbattesti in lui, ma in Elizabeth, dall'umore più nero che mai, che ti fece una sfuriata mentre nel frattempo piangeva: <<Potresti controllare il tuo ragazzo almeno, eh! Potresti dirgli che le persone sposate sono "off limits", potresti insegnarli a tenere le mani a posto!>> fosti sconvolta da quella scena. Cosa poteva mai essere successo?!

Con il terrore nel cuore girovagasti a lungo per tutta quella immensa sala ricevimenti di quel prestigioso hotel e, infine, affacciandoti ai giardini pensili della struttura vedesti una scena che ti spezzò il cuore. Timothée e Armie che si baciavano appassionatamente. Le tue ginocchia cedettero, il cuore accelerò i battiti e la testa ti girava vorticosamente. Eri solo una copertura per lui. Il rapporto che aveva con Armie non sarebbe mai potuto scomparire, la loro intimità era palese, tangibile. I loro sguardi complici. Tu non saresti mai potuta essere alla sua altezza. Lui era il suo vero amore, quello puro e ingenuo; tu eri una copertura invece. 

In quel momento capisti che quello non era proprio il tuo mondo, non eri destinata a tutta quella finzione, a quel mondo patinato che doveva coprire anche l'amore più pure e ingenuo per non creare scandali.  Allora capisti che forse i "consigli" di quella strega di Elizabeth a qualcosa dovevano pur prepararti. Se lei era pronta a sopportare di fingere un matrimonio felice pur di rimanere nel suo "glam", allora tu non eri disposta a farlo senza il cuore di Timmy.



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