Parli del Diavolo...

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<<Finalmente sei tornata. Ora possiamo iniziare.>> Mi dice Dean, appena entro. Poi si rivolge al "finto Nik". <<Allora come è iniziato il tutto? E dove sono le persone che hai rapito?>>

Il "finto Nik" è legato ad una sedia completamente spaventato.

<<Puoi assumere le tue vere sembianze? Odio il tuo aspetto attuale.>> Dico irritata dalla vista, sedendomi su uno dei letti singoli presenti nella stanza.

Il "finto Nik" annuisce e assume l'aspetto di un ragazzo che avrà a malapena vent'anni.
<<Scusatemi. In realtà non è stata una mia idea tutto questo. È successo tutto circa un paio di settimane fa. Ho incontrato un tipo. Aveva un completo e mi ha offerto un accordo: mi avrebbe dato questo bracciale, con il quale potevo assumere l'aspetto della persona più amata dalle vittime e gli avrei portato tutte quelle persone e lui mi avrebbe aiutato con mia madre. Aveva il cancro e lui l'ha guarita non appena gli ho portato la prima vittima. Io non volevo farlo, ma mia madre stava morendo.>> Mi alzo e mi avvicino al ragazzo.

<<Se portassimo qui la persona di cui parli, saresti in grado di riconoscerla?>> Chiedo, chinandomi alla sua altezza.

Il ragazzo annuisce.

<<Come ti chiami?>> Chiede Dean.

<<Philip. Philip Stevens.>> Risponde il ragazzo.

<<Ti tireremo fuori da questo guaio Philip, te lo prometto. Ti liberiamo, ma resta qui, d'accordo? Se vuoi il nostro aiuto, devi fare come ti diciamo.>> Gli dico liberandolo e guardandolo negli occhi.

<<Usagi, non possiamo fidarci...>> Dice Dean.

<<Mi tirerete fuori da questo guaio. Mi libererete, ma dovrò restare qui. Dovrò fare come mi dite.>> Ripete a macchinetta Philip.

<<L'hai soggiogato?>> Chiede Dean.

<<L'hai detto tu. Non possiamo fidarci. Questo è l'unico modo in cui staremo tranquilli.>> Rispondo.

<<Dobbiamo trovare Crowley. Il tipo di cui parla è Crowley.>> Dice Dean.

Annuisco: <<Lo so. È un'altra vecchia conoscenza.>> Dico.

<<Ma voi Dei conoscete tutti?>> Chiede curioso.

<<Sì, e non so se è una cosa buona o cattiva, ma a volte è utile. – tolgo il bracciale a Philip – Questo lo prendo io. Appartiene alle schiere celesti ed è lì che tornerà.>> Dico.

<<E come pensi di riportarglielo? Castiel è sparito di nuovo. Quell'angelo mi farà impazzire.>> Dean va verso il frigo e prende due birre, porgendomene una.

<<In Paradiso c'è il caos. In assenza di Michele, con Dio che è sparito, tutti vogliono essere il nuovo Dio. Non è facile. Castiel vuole proteggervi, ma ha anche altri problemi Dean.>> Dico.

<<Lo so, ma Sam non sta bene. Lui dice di sì, ma non è così. Voglio capire cosa ha e Castiel potrebbe aiutarmi.>> Dice.

<<Non sei solo, Dean. Ora ci sono io. Non sarò Castiel, ma molte cose le so anch'io.>> Dico prendendo la sua mano e stringendogliela.

Lui sorride guardando le nostre mani intrecciate. Io lo noto e gli lascio la mano: <<Scusa, io non...>>

<<Non fa niente. È tutto a posto, tranquilla.>> Dice riprendendo la mia mano nella sua: <<Stai bene? Mi sembravi irritata quando sei rientrata. Cosa succede?>>

<<Niente, sto bene.>> Dico, allontanandomi.

Lui mi trattiene, prendendo di nuovo la mia mano: <<No. Non stai bene. Non mentirmi, Usa. Ho già mio fratello che lo fa. Parlami. Puoi fidarti di me.>>

Lasciati Andare Alle Emozioni || KM  (Lasciati Andare Alle Emozioni) {COMPLETA}Where stories live. Discover now