Chapter ten.

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<TU! Tu brutto bugiardo!> urlò Axl puntandogli il dito contro, <Non eri forse malato? E io stupido che ti credevo! Perché mi hai mentito?>, <Tu sei strano, ma strano per davvero!> sbottò, gesticolando come un ossesso e riversando su di lui il suo astio come un fiume in piena.
<Ascolta Axl... ho capito, sei arrabbiato, ma noi due non possiamo vederci> tentò di spiegare Elaja, con le mani giunte come se volesse pregarlo, <Non possiamo vederci? Ma ti rendi conto che tu fai tutto da solo? Io non ti ho chiesto nulla, ma non voglio essere preso in giro! No, questo non te lo permetto!> sbraitò puntandogli nuovamente il dito contro, <Che poi, perché con te è sempre tutto fottutamente tragico?! Non vuoi uscire con me perché sono gay? Okay allora, ma dillo subito, non illudermi di voler essere mio amico, perché sai, le persone ci rimangono male> si girò come se volesse andarsene ma venne bloccato dal corvino, <E perché con te ogni fottuto problema deve essere causato dalla tua sessualità? Non sei il centro del mondo Axl Wallace, non me ne frega un cazzo di chi ti fotti o meno!> urlò, poggiandosi con le spalle al muro, evidentemente, la droga aveva scelto il momento peggiore per fare effetto.
<Ah bene! Allora quale sarebbe il problema?> rincarò la dose Axl, a cui lasciar perdere evidentemente proprio non piaceva, <Tu vuoi assaggiare il brivido, ma io non posso darti altro che perdizione. Questo mondo...> indicò il locale con un dito, <...è d'oro solo all'apparenza, dentro siamo tutti marci> mormorò, passandosi una mano sul viso, <Non voglio rovinarti... sei meglio di questo>.
Eppure Elaja sapeva di aver detto solo una mezza verità, più che tutelare Axl in quel momento tentava di tutelare sé stesso, ma ancora non sapeva da cosa. Non voleva davvero far andare via Axl, stava solo tentando di fare la cosa giusta, metterlo in guardia. Ma sapeva che non avrebbe funzionato, e probabilmente, lui voleva che così fosse, voleva che Axl mettesse piede nel suo mondo, che si perdesse e magari si ritrovasse in qualcosa di migliore rispetto alla scialba realtà.
<Però ormai sono qui, quindi...> disse Axl avvicinandosi pericolosamente al corvino, <Penso che questa notte assaggerò un po' della tua peccaminosa vita> terminò trascinandolo dentro il locale tenendolo per il polso mentre un ghigno sorgeva sulle labbra di Elaja, <Vuoi divertiti? Bene, facciamolo!> disse esaltato il corvino, perdendo ogni freno inibitore.

<Signore e signori, sono più che fiero di presentarvi il mio nuovo amico, Axl, accoglietelo come si confà ad un nuovissimo membro della nostra scellerata banda di figli di puttana!> urlò Elaja in piedi su un tavolo, suscitando negli altri gridolini di apprezzamento, saltando poi giù per farsi passare due drink dal barista, <Regola numero uno: noi non siamo mai lucidi> sussurrò all'orecchio del nuovo arrivato, passandogli un bicchiere, <Regola numero due: noi scopiamo di continuo> detto questo si avvicinò al povero Mathis, ancora braccato dalla ragazza di prima. <Mi dispiace signorina, ma se non l'avesse capito, il mio amico è un frocio succhiacazzi di prima categoria> poggiò un braccio sulle spalle di Mathis con fare cameratesco, <Ergo, lei non gli interesserà mai, neanche all'alba del giorno del giudizio> e dette quelle parole lo trascinò verso Axl.
<Voi siete belli, single e gay: che Dio, ma vado bene anche io, benedica la vostra unione, amen!> urlò euforico, con un sorriso innaturale sul volto, <Regola numero tre: puoi fare quello che vuoi, e sai perché? Perché qui dentro siamo tutti peccatori: benvenuto nel club, angioletto> alzò il bicchiere e bevve tutto il contenuto senza la minima esitazione.
Axl lo guardò sparire tra le braccia di quella che aveva capito chiamarsi Kara, mentre i due si scambiavano un bacio che quasi lo fece arrossire. <Perdonalo, non è in sé> gli mormorò Mathis, cogliendolo impreparato, si era praticamente incantato nell'osservare il corvino.
<Lo avevo notato...> rispose senza però prestare attenzione, continuando ad osservare Elaja, che in quel momento aveva un braccio intorno alla vita di Kara ma la lingua nella bocca di Diane, <Fossi in te distoglierei lo sguardo, oltre a farti sembrare un maniaco dopo un po' ti farà anche sanguinare il cuore, parola mia> quella volta però le parole di Mathis lo raggiunsero più che bene e abbassando lo sguardo notò che anche il ragazzo aveva occhi solo per il corvino <Non imparo molto velocemente... continuo a sbagliare ancora> continuò imbarazzato, distogliendo lo sguardo.
<Lui ti piace?> chiese Axl cadendo dalle nuvole, il modo in cui lo osservava però era una risposta già abbastanza eloquente, <Sono follemente innamorato di lui da... quasi quattro anni ormai> rispose mentre si avvicinavano al bancone, non aveva senso rimanere in piedi come stoccafissi in mezzo a un gruppo di persone ubriache e sudate, no?
<Ah...> mormorò Axl, con lo sguardo che correva di nuovo verso Elaja, da quando era così magnetico? <Patetico vero? Però mi consolo pensando che tutti, e dico tutti, in questa stanza sono qui per lui> gli confidò, poi con voce più bassa aggiunse <Anche quelli come Clyde: siamo tutti stregati da lui, poi alcuni la chiamano amicizia> e indicò Kara che scoccava un bacio sulla guancia di Elaja mentre questi beveva a filo della vodka tenuta da Clyde, <E chi lo chiama amore> e indicò sé stesso, <Lui è così, si diverte nell'essere irresistibile, ti fa innamorare e poi cambia preda. Vedi quella ragazza con quel vestito animalier?> si accertò che Axl la inquadrasse e poi continuò <Quella è Layla, la sua preda fino a un mese fa, adesso però ne deve trovare una nuova, lei lo ha già stufato> disse bevendo un sorso del suo martini, con fare talmente tanto cinico da non farlo sembrare un ragazzo di neanche vent'anni.
<Pensi che io sia una sua... "preda"?> pigolò Axl con il cuore in pezzi, trovando per la prima volta Elaja una persona spregevole. <Sinceramente credo di no, tu sei un uomo, a lui non piacciono gli uomini> ammise, facendogli un sorriso rassicurante, come a voler mettere un cerotto sul suo cuore, <Beh ma hai detto che...> tentò di parlare a vuoto, dato che venne bloccata da Mathis <Non hai capito, lui odia gli uomini, non a letto, ma nella vita> quelle parole fecero mozzare il respiro ad Axl, <Guarda quanti uomini ci sono in questa stanza, pochi vero?> continuò come a voler provare le sue parole, <Come contrappeso adora follemente le donne, è più femminista di non so chi> disse con una scrollata di spalle, <Per quanto possa sembrare un macellaio nelle relazioni, non è propriamente così, tutti coloro che stanno con lui sanno quello a cui vanno in contro perché lui lo dice subito, con Elaja tutto ha una scadenza e tutti sanno che una volta giunto il momento, dovranno farsi da parte come colui che è venuto prima> spiegò, con lo sguardo volto verso il corvino, che ballava schiena contro schiena con Clyde, <Solo alcuni sono fissi nella sua vita, quelli stabili per capirci> aggiunse, iniziando a fumare uno spinello sotto lo sguardo allucinato di Axl, <Chi sono queste persone?> non riuscì proprio a trattenere quella domanda, anche se in fondo già poteva immaginare qualche nome.
Mathis lo guardò con un sorrisetto compiaciuto, <Come potrai immaginare, nel gruppetto di campioni senza valore ci sono Kara e Clyde> indicò i due come se fosse più che ovvio, <Mio fratello Laurent e... dov'è quella svampita? Ah eccola, Wendy, quella ragazza con il vestito rosa> disse indicandola, <Anche se sinceramente su di lei sono incerto, ma credo che si, possa essere ritenuta una di noi> continuò annuendo mordicchiando il suo labbro inferiore, <Noi?> chiese allora Axl, guardando Mathis sotto una luce diversa, <Beh si, anche io faccio parte della combriccola> confermò, scrollando le spalle con naturalezza, <Però ci sono altre persone, che al momento non sono qui, che fanno parte del gruppo> spiegò bevendo un altro sorso, muovendo la mano con in mano la sigaretta con un'eleganza che Axl si ritrovò ad ammirare, <Susan è una di loro?> a quella domanda Mathis aggrottò la fronte, squadrandolo come un rapace, <Come sai di lei?> chiese a sua volta con voce tagliente e Axl si ritrovò a pensare a quale grave errore avesse portato a quel repentino cambiamento.
<Me l'ha nominata Elaja, in che altro modo avrei dovuto conoscerla? Adesso che ci penso, non so neanche che faccia abbia...> mugugnò, soprappensiero portando alle labbra il suo mojito, vide Mathis rilassarsi e fare un sospiro, tornando ad essere quello di prima.
<Lei... beh con Susan è difficile dirlo> parlò titubante, pensando probabilmente ad una risposta esauriente <Lei prima era il centro del gruppo insieme ad Elaja, erano un po' come un re ed una regina... ma poi lei rovinò ogni cosa. Ma credo di sì, lei fa parte del gruppo, anche perché lei ha contribuito a formarlo, se pur in modo minore rispetto ad Elaja> rifletté ancora, come se in quel momento tantissimi pensieri stessero bussando alle porte della sua mente, <Lei non frequenta più noi e noi non frequentiamo più lei, ma se decidesse di tornare tutti quanti l'accoglierebbero a braccia aperte, lui per primo> posò nuovamente lo sguardo su Elaja, in piedi su un tavolo a ballare con delle ragazze. <Pensi che lui l'ami ancora?> chiese Axl, sempre più curioso, nulla era più facile che prestare orecchio alle storie sul corvino.
<Alcuni legami non possono essere sciolti, se non dal tempo, ma questo tempo non è ancora passato e nessun nome è andato a sostituire il precedente, quindi si, il nome di Susan è ancora scritto a ferro e fuoco sul cuore di Elaja. Purtroppo o per fortuna> disse con un po' di astio nella voce, <Susan non meritava lui, ma Elaja non meritava il due di picche che lei gli ha dato> fece una breve pausa, ordinando un Cosmopolitan, <Io non facevo ancora parte del gruppo quando stavano insieme, ma mio fratello si, non sai neanche l'inferno che passò Elaja> mormorò scuotendo la testa, <Potresti esserti fatto una cattiva idea di Elaja... ma lui è una persona fantastica> disse con gli occhi lucidi d'orgoglio, <È un genio, non troverai un'altra persona come lui, semplicemente non sa come si fa ad amare> quelle ultime parole stupirono Axl, che ormai pendeva dalle labbra del più giovane. <Per questo ti dico che si, sono legati, ma che no, lui non la ama più. Il loro legame ha un nome e un cognome: Joshua Collins, probabilmente l'unica persona che Elaja ami e su cui non ho assolutamente dubbi> quell'ultima parte aveva stordito l'animo di Axl, portandolo a provare sia stima per il corvino ma anche un po' di tenerezza.
<Una penna, per favore> disse con un sorriso cortese al barista, che lo osservava come se fosse l'ottava meraviglia del mondo, poi prese un tovagliolino e iniziò a scriverci su. <Questo qui è Elaja> disse disegnando un puntino al centro del tovagliolo, poi fece un cerchio più grande ma abbastanza vicino al punto, e ci fece su tre puntini <Questi sono Josh, Susan e Andrea> spiegò, indicandoli e fece un altro cerchio più distante e più ampio, <Questi> disse iniziando a fare dei puntini, <Siamo noi del suo gruppo, anche se alcuni gli sono più vicini ed altri più lontani> alcuni punti li mise a metà tra un cerchio e l'altro.
<Da qui in poi iniziano gli usa e getta e così via> terminò muovendo la mano, <Adesso però tu dovrai sgomitare per trovarti un posto in questa casta> annunciò, senza porsi neanche per un istante la domanda "e se non volesse farne parte?". <No, no, io non voglio...> ancora una volta però non riuscì a finire, venendo zittito da un'occhiata scettica arrivatagli di sbieco <E allora perché sei qui? Tutti vogliono far parte di questo> mosse la mano indicando quello che c'era intorno <Soprattutto tu> specificò, puntandogli un dito sul petto e muovendolo verso il cuore <Perché vuoi che questo batta al ritmo della vita e lui, una persona che agogna la morte, può darti quel brivido vitale> avvicinò il viso al suo, facendo sfiorare la punta dei loro nasi, poi gli girò il volto in direzione del corvino, tenuto in braccio da Laurent, con un sorriso che si allungava da un lato all'altro del volto pallido, <Lui dopo un po' diventa droga, sai perché?> chiese, ottenendo un debolissimo scuotere del capo, <Perché in questa noiosa commedia da quattro soldi che è la vita, lui è il più bello e struggente dei drammi, e ti posso assicurare, che qui, simpatizziamo tutti per il dolore>.
Lasciando Axl scioccato ordinò due calici di champagne, <Brindiamo!> disse con voce stridula e improvvisamente allegra, <A cosa?> chiese giustamente il povero Axl, sempre più confuso in quella che aveva capito essere una gabbia di matti, <A tante cose in realtà: alla nostra conoscenza, alla tua futura amicizia con Elaja, a questa serata, alla vita, alla morte, alla Luna e al Sole, eccetera, eccetera> elencò muovendo la mano in circolo, <Bene allora, condoglianze!> disse facendo tintinnare i loro bicchieri e bevendo tutto d'un fiato, <E le condoglianze per cos'erano?> domandò Axl sorridendo davanti a quello stranissimo ragazzo, che per quanto bizzarro non riusciva proprio a risultargli antipatico <La tua felicità e nel caso ne avessi una, la tua serenità: amico mio, in questo girone dell'inferno queste cose non esistono, siamo troppo vicini a Lucifero> e quella volta, indicò Elaja.

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