Chapter twelve.

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<Ciao Axl!> disse allegro Mathis correndogli incontro, muovendo le mani per farsi notare, <Oh, ciao> riuscì a dire Axl, prima di ritrovarsi un bacio stampato sulla guancia, <Andiamo? Ho visto una caffetteria che fa al caso nostro> propose il minore saltando i convenevoli, iniziando ad avviarsi, era indubbiamente bello quel giorno, con le gambe magre fasciate negli aderentissimi jeans neri e l'enorme camicia bianca a righe nere che usciva maldestramente da essi, le converse rosse usurate e sporche e il pesante cappotto del medesimo colore delle scarpe che lo faceva risaltare come se brillasse.
<Mi ha sorpreso il tuo messaggio, l'altro giorno> disse Axl, tentando di intavolare una conversazione, <Ho dovuto pregare Elaja per ore, ma alla fine sono riuscito a soffiargli il tuo numero, queste si che sono soddisfazioni> ci scherzò su, effettivamente era rimasto non poco sorpreso quando due giorni prima aveva letto quel messaggio "Sono il tipo con cui hai limonato sabato, Mathis, si quello col fratello bello e deficiente. Nel caso avessi voglia di rivedermi, nonostante il mio caratteraccio e il mio naso aquilino, vediamoci a questo indirizzo tra due giorni, alle cinque. Di al tuo amico Vincent che non voglio attentare alla tua purezza e non voglio compromettere il tuo accesso in paradiso portandoti sulla cattiva strada. Da quello con i capelli ossigenati è tutto, non pensarmi troppo o mi consumo. Xoxo" e dopo avergli mandato l'indirizzo non si era più fatto sentire, che tipo...
<Non sapevo cosa scrivere, quindi alla fine non ti ho più scritto nulla> disse ridendo del suo stesso comportamento, <Effettivamente anche io ero interdetto su come continuare la conversazione, quindi il silenzio stampa potrebbe essere stata la scelta vincente per prevenire figuracce epocali> affermò mentre l'altro lo guidava verso un adorabile tavolino per due persone, nell'angolo più riservato della caffetteria.
<Quindi, come mai hai voluto vedermi?> chiese Axl, poggiandosi a braccia conserte sul tavolino, con un'espressione compiaciuta che in realtà non gli apparteneva, <Sinceramente non lo so, tu perché hai accettato?> chiese a sua volta, poggiando il mento sul palmo della mano, quel ragazzo trasudava finezza.
<Sai che non lo so? A convincermi è stata l'assenza di Morgan, dato che dopo devo andare a riprenderlo dalla lezione di nuoto per il momento sono libero> disse soprappensiero, rifiutando  una sigaretta offerta dal suo accompagnatore, <Se vuoi posso accompagnarti dopo, a prendere tuo fratello, quel piccoletto mi incuriosisce> propose con intraprendenza Mathis, chiamando una cameriera alzando una mano, <Cosa posso portarvi?> chiese cortese la ragazza, <Per me una spremuta d'arancia> disse Axl, <Un cocktail di frutta, per favore> la ragazza appuntò sul suo taccuino, <Alcolico?> chiese ancora, senza altare lo sguardo, <Si> disse mentre lei si congedava.
<Un cocktail di frutta?> chiese ironico Axl, <Si, è praticamente un frullato corretto con alcool> spiegò facendo un tiro, <Secondo te dovrei andare agli alcolisti anonimi?> chiese allora ironico, strappando un sorriso all'altro, <Forse> rispose, beccandosi un calcio giocoso da Mathis, <Non dirai sul serio?> urlò fintamente oltraggiato, portandosi una mano sul petto con una certa drammaticità, incurante degli sguardi degli altri clienti.

<Quindi...> esordì Morgan bevendo la sua Coca Cola, <Se tu sei il fidanzato di mio fratello, allora sei anche tu mio fratello?> chiese facendo scorrere lo sguardo da una figura all'altra, con Axl che per poco non soffocava con il pezzo di carne che stava mangiando, <No! Cioè, non siamo fidanzati, siamo amici> spiegò Mathis un po' troppo repentinamente, <Da quanto vi conoscete?> chiese al fratello, che piano piano si stava riprendendo, <Da sabato, ci siamo incontrati ad una festa, sai lui è un buon amico di Elaja, il padre di Josh> al piccolo Morgan brillarono gli occhi, <Sono come un fratello minore per Elaja, ci conosciamo da anni, non sai da quanti problemi mi ha tirato fuori...> aggiunse Mathis con tono dolce, ma un po' di tristezza negli occhi, evidentemente a lui non bastava essere un "fratello minore". <Mi piace Elaja è... intelligente!> lo elogiò Morgan, portandosi alla bocca una forchettata di spaghetti troppo grande per la sua bocca, finendo per sporcarsi: un classico intramontabile.                                                                           <Non farti sentire, è già un pallone gonfiato di suo> si raccomandò Mathis, passandogli il tovagliolo sulla guancia per ripulirlo da una macchia sfuggita ad Axl. Morgan rimase un po' in silenzio, poi tornò alla carica, <Ma non siete fidanzati perché non vi amate o perché vi conoscete da troppo poco? Mamma mi ha detto che ci vuole tempo per queste cose...> mormorò lasciando gli altri due incapaci di rispondere, <Morgan ci stai mettendo in imbarazzo, chiudiamo qui il discorso> lo riprese il fratello, con tono leggermente più duro del solito, ma evidentemente Morgan preferì fare orecchie da mercante <Ma io voglio solo sapere!> si lamentò alzando leggermente la voce, cosa che Axl non parve apprezzare, <Non mi dici mai nulla! Invece Nikki mi dice tutti i suoi segreti! Tutti!> gli rinfacciò incrociando le braccia, <Lo sai anche tu che quelle che ti dice Nikki altro non sono che bugie> gli ricordò, tagliando con più forza del dovuto la sua bistecca, <Ti sbagli mi ha detto che sarebbe partito per andare al concerto di quella band che piace anche a te, poi quando è tornato mi ha regalato il cd!> ribatté incrociando le braccia e alzando il mento, <Peccato che i My Chemical Romance si siano sciolti nel 2013 e questo evento risalga a due anni fa: il cd era mio, c'è scritta su una dedica per me, ma tu non lo sai perché dei My Chemical Romance non te ne frega nulla e questo lui lo sa> concluse, tornando a concentrai sulla sua carne dopo aver bevuto un sorso del suo vino.                                                                                   Fu così che evitò di guardare negli occhi Morgan, occhi sempre più lucidi e pieni di grosse lacrime, <Sei uno... uno... uno stronzo! Ecco, l'ho detto! Sai chi mi ha insegnato questa parola? Nikki! Il mio fratello preferito!> strillò per ripicca, con voce acuta ma tremante, quando fece per alzarsi però venne bloccato dalla voce furiosa ma paurosamente ferma di Axl, <Stai seduto> disse tagliando corto, ma il bambino tentò comunque di scendere dalla sedia, <Non ti ho dato il permesso di fare una delle tue scenate da prima donna con tanto di uscita di scena, quindi torna a sederti composto> continuò, peggiorando l'umore già nero di Morgan, che sembrava fremere dal nervoso e le lacrime mal contenute che scendevano sulle guance senza che potesse far nulla per bloccarle, con il labbro inferiore che tremava e gli occhi che non riuscivano più ad incrociare quelli del fratello.

La casa degli specchi Where stories live. Discover now