Primo anniversario

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Pov Maddy

Il tempo passava, Tom lavorava tutti i giorni ad eccezione della Domenica ed io anche, soprattutto durante l'ultimo periodo che gli attori massacravano i vestiti di scena o che mancava sempre qualcosa degli oggetti di scena.
Le cose procedevano nella norma, se si può considerare normale essere fotografati anche quando si esce a far la spesa in tenuta da casa, ma ormai avevo fatto l'abitudine anche ai paparazzi.
Una novità grande fu che Tom portò Tess il suo cane da noi, amavo quella cagnolona, era molto affettuosa, un pò seccante quando dormiva tra di noi sul letto, però alla fine era un'ottima compagnia quando Tom non c'era.
Uscivamo anche più spesso con Jasper e Nadya, che con tutti gli impegni che avevamo era raro vederli, ma loro erano sempre ben disposti anche a vederci per un'ora soltanto.
Col passare del tempo arrivò anche il nostro primo anniversario, lo avevo organizzato bene, so che di solito è l'uomo ad organizzare tutto, ma ultimamente Tom era impegnato pensai a tutto io.
Prima la sveglia, lo avrei svegliato come piaceva a lui ed essendo domenica potevamo permetterci tutto il tempo che ci pareva, poi una mega colazione fuori al suo locale preferito. Per la giornata avevo prenotato ad una spa, non di lusso come quella che ci aveva regalato Robert, ma era lo stesso carina e potevo permettermela , avendo messo da parte bei soldi con il lavoro.
Dopo la spa avevo prenotato una cena al suo locale preferito che diceva che era da tanto che voleva andarci e poi basta, a casa, organizzai tutto nel minimo dettaglio in modo da passare una giornata perfetta.
Così iniziò bene la nostra mattinata, infatti quando uscimmo per fare colazione Tom era al settimo cielo, ma lui non sapeva nulla di cosa lo aspettava dopo, ero emozionata anche io, lui mi aveva regalato un mazzo di rose con un solitario , era bellissimo!
-Come mai tutti questi segreti?-Chiese mentre io guidavo verso la spa.
-Ti avevo detto che avrei organizzato tutto, tu goditi il viaggio ed io penso al resto.-Dissi con un sorriso.
-Non mi dai neanche un indizio?-Chiese.
-Ti dico solo che ti piacerà.-Risi.
In quel momento squillò il telefono di Tom.
-Mia madre, di sicuro vuole farci gli auguri.-Rise rispondendo.
-Ciao mamma...- Da sorriso vidi la faccia di Tom passare a seria e poi preoccupata.
-Quando?- Chiese ancora più preoccupato.
-Ma voi ora dove siete?-Chiese, adesso mi stavo agitando anche io.
Lui mi fissò per un attimo, ma non capii che cosa fosse successo.
-Si ok, ciao.-Disse riattaccando.
-Che è successo?-Chiesi preoccupata.
-Paddy ha avuto un incidente.-
-Cosa? Dove?- Ecco, era successo qualcosa di brutto.
-Non ho capito molto, mia madre ha detto che stava provando ad andare sui roller , non aveva il casco, è cascato ed ha sbattuto la testa, lo stanno portando all'ospedale perchè non riprendeva conoscenza e adesso dovevano parlare con i medici.-Tom era sbiancato io peggio di lui.
-Dobbiamo andare in ospedale.-Dissi.
-Concordo.-Disse lui.
Guidai più velocemente possibile verso l'ospedale dove la madre di Tom era andata con Paddy, una volta lì trovammo i genitori di Tom con i fratelli fuori dalla stanza.
-Come sta?-Chiese Tom correndo verso di loro.
-Siete qui?-Chiese la madre.
-Come potevamo pensare ad altro?-Chiesi io.
-Allora?-Chiese Tom.
-Ha preso una bella botta, i dottori dicono che ci rimetterà un pò a riprendersi, gli hanno dato anche dei medicinali per evitare che si formino grumi di sangue dove ha sbattuto.-Disse la madre.
-In più ben otto punti di sutura.-Concluse il padre.
-I dottori dicono di stare tranquilli, ma finchè non si sveglia non ci riusciamo.-Disse Harry.
-Aspettiamo quì anche noi.-Disse Tom.
-Ma il vostro anniversario?-Chiese la madre.
-Anche se andiamo, non riusciremo a stare tranquilli e a goderci la giornata con Paddy qui.-Dissi.
So che può essere egoista da parte mia, ma speravo che Paddy si svegliasse il prima possibile, anche perchè non avrei avuto il risarcimento su nulla disdicendo all'ultimo.
Mentre gli altri aspettavano io mi allontanai per fare un paio di chiamate e disdire l'intero programma, poi chiamai anche i miei per avvertirli e mia madre chiamò subito la madre di Tom, mio padre invece il padre.
In quel momento vedendo gli Holland così uniti mi venne un senso di tristezza, perchè la mia famiglia non poteva essere così? Ero assorta nei miei pensieri e Tom si avvicinò a me.
-Hey,tutto ok?-Chiese vedendomi seria e triste.
-Si... tutto ok. Te?-Chiesi con il sorriso più finto che avevo.
-Preoccupato, scusa per questo inconveniente.-
-Non ti preoccupare, non sarei comunque stata tranquilla sapendo Paddy qui in ospedale privo di sensi.-
-Vieni, andiamo a prendere i caffè....-Disse lui prendendomi per mano.
Durante il tragitto per il bar dell'ospedale rimanemmo in silenzio, ero pensierosa.
-Sicura di stare bene? -Chiese guardandomi negli occhi.
-Si, è solo che... vedere la tua famiglia così unita mi ha fatto pensare alla mia, credevo di aver superato la separazione dei miei, ma a quanto pare non è così.-Tanto a lui era inutile mentire, scopriva subito quando dicevo cavolate.
-Non posso immaginare cosa si provi, ma sono sicuro che se dovesse succederti qualcosa, i tuoi genitori non esiterebbero un secondo a starti vicino, insieme. Forse una sera di queste li potremmo invitare a cena, assieme ai miei, almeno passiamo del tempo con loro.-
-Sarebbe stupendo.-Dissi con un sorriso.
Prendemmo i caffè e pazientemente aspettammo, Paddy si svegliò solo nel tardo pomeriggio facendoci tirare un filo di sollievo , era cosciente e ricordava tutto, un ottimo segno. Gli diedero il permesso di mangiare ed il padre di Tom andò a prendere del cibo assieme ai gemelli.
-Voi andate pure ragazzi.-Disse la madre sapendo i miei piani per la serata.
-Non si preoccupi, ormai ho disdetto tutto, quindi restiamo con voi.-Dissi con un sorriso.
-Scusami Maddy.-Disse Paddy con degli occhioni da cucciolo.
-Non ti preoccupare, l'importante è che tu stia bene.-Dissi.
-E magari la prossima volta metti un casco...-Continuò Tom.
-Va bene.-Disse il piccolo.
-Per informazione ... cosa prevedeva la giornata?-Chiese Tom curioso.
-Beh, una giornata alla spa con massaggi di coppia, e poi una cena al tuo locale preferito.-Dissi.
-Oh.... -Disse per poi voltarsi verso il piccolo.
-Ringrazia che sei in un letto d'ospedale .-Disse cercando di essere il più serio possibile, ma in realtà si vedeva che se la rideva sotto i baffi.
-Eccoci quì! Cinese.-Disse il padre di Tom rientrando con due buste seguito dai gemelli con altrettante buste ciascuno.
Anche se eravamo in Ospedale e stavamo mangiando del cibo da asporto , quella fu una delle migliori cene in famiglia della mia vita, eravamo tutti sollevati nel vedere Paddy stare bene e mangiare più di noi messi insieme. I dottori dissero che il giorno dopo poteva essere dimesso e dopo quella notizia io e Tom tornammo a casa, guidò lui al ritorno, io anche se non avevo fatto nulla ero esausta e non vedevo l'ora di mettermi a letto.
Proprio mentre ci stavamo cambiando Tom commentò la giornata.
-Direi che è stata una giornata fuori dal comune.-
-Direi proprio di si.-Dissi con un sorriso.
-Mi dispiace, avevi organizzato tutto .-
-Non fa niente, ci saranno altre occasioni.-Dissi ripensando ai soldi che avevo perso.
-Io veramente ho ancora una proposta da farti...-
-Una proposta?-Chiesi ansiosa.
-Stavo pensando che dato che dovrò stare più di tre mesi in America per il nuovo film degli avengers, pensavo che quando finivi di lavorare il prossimo mese potevi raggiungermi. Almeno vedi un pò Los Angeles e stiamo insieme.-
-Tom, è un'idea magnifica! Posso usare il biglietto che mi hanno regalato al compleanno.-Dissi euforica.
-Riuscirai a prendere un aereo da sola ?-Chiese preoccupato.
-Tranquillo, so badare a me stessa.-Risi.
-Perfetto. Io partirò la prossima settimana e tu non appena finirai il tuo contratto mi raggiungerai.-
-Che bello!!!!-Dissi emozionata.
Quella sera fu speciale per noi, lascio a voi immaginare.
Dopo quel giorno la partenza di Tom arrivò in fretta, aveva finito le riprese del film in Inghilterra ed ora partiva subito per le riprese in America, un pò mi dispiaceva, ma alla fine era il suo lavoro.
Da quando partì , feci il conto alla rovescia per contare i giorni che mancavano alla mia di partenza, non vedevo l'ora di raggiungerlo e vedere Los Angeles .
-Allora, qui fa caldo perciò roba leggera, se vuoi giusto un giacchetta la sera che rinfresca. Portati anche le scarpe da trekking che ho una sorpresa per te, in più costumi da bagno.-Disse Tom tramite videochiamata mentre preparavo la valigia. Sarei partita due giorni dopo, già avevo lasciato Tess ai genitori di Tom .
-Me la porto la protezione per le zanzare? Le medicine?- Chiesi mostrando due pacchetti.
-Tranquilla, non andiamo in paesi sperduti, qui abbiamo tutto.- Rise.
Quando finii di preparare la valigia era quasi mezzanotte , così riattaccai e crollai sul letto senza neanche farmi una doccia o cambiarmi.
Il giorno dopo ne approfittai per pulire casa ma allora di pranzo ebbi la visita da parte di Ben .
-Hey, come mai qui?- Chiesi con un sorriso enorme.
-Così , so che domani parti e pensavo ti servisse un passaggio fino all'aeroporto . Tom mi ha chiesto se ero libero.-
-Potevo prendere benissimo il bus. Ma se proprio insisti...- Risi .
-Almeno stiamo più tranquilli.- Rise lui.
-Io dovrei partire alle 9 di mattina.-
-Allora ti passo a prendere alle 6.- Disse lui.
-Perfetto.-
Ben si trattenne per un tè veloce e poi tornó dalla moglie .
Era sera quando finii di fare tutto per casa, non vedevo l'ora di partire, finalmente un'avventura degna di nota.

Continua, che ne dite? Scusate il capitolo corto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20, 2019 ⏰

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