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/Un po' di tempo prima/

Sento la sveglia suonare e mi sveglio decisamente contro voglia, so esattamente cosa mi aspetti oggi e non ho né la forza né la voglia di vivere questa giornata. Dopo qualche minuto e molti lamenti decido di alzarmi dal letto, apro la finestra e noto con piacere che la mia amata Londra mi riserva il suo solito tempo: pioggia a non finire. Diciamo che questo tempo normalmente non mi dispiace, anzi. Sicuramente mi fa mancare Melbourne e il suo sole cocente, ma è rilassante starsene in casa con la pioggia, peccato che io oggi debba uscire. Vado a farmi una rapida doccia, metto la mia solita vestaglia di Victoria's Secret e scendo a far colazione. "Ciao Sarah" "Buongiorno signorina, le ho preparato la colazione e ho sistemato un po' la casa, ora dovrei andare" "Ah sisi vero, la tua giornata libera, vai pure e ricorda che per qualche giorno non ci sarò quindi dovrai venire a controllare la casa". Saluto nuovamente la mia cameriera mentre addento il mio cornetto rigorosamente caldo e alla crema.
Proprio mentre sto scegliendo l'outfit di oggi mi arriva un messaggio *Lewissssss🏆* sorrido istintivamente, il mio migliore amico è l'unica persona al mondo che può convincermi a seguirlo in qualsiasi avventura e quella di questi giorni per me sarà sicuramente un'avventura "Ehy nana ricordati di non tardare, è il grande giorno! Ti aspetto in aereoporto e, per favore, non portare le tue solite valige, non so se l'aereo le regge" gli rispondo ironica dando poi uno sguardo alle 2 valige immense quanto indispensabili che mi porto dietro, sa benissimo che verranno con me.
Ah si, opto per un outfit abbastanza sobrio e da viaggio, che nel mio caso include un paio di decolté FAN TA STI CHE, un paio di jeans decisamente skinny, un maglioncino di Gucci e la mia inseparabile pelliccia rosso fuoco.

*2 ore dopo in aereoporto*
"Da un' Australiana che torna a casa a Marzo mi aspettavo una certa consapevolezza delle temperature che ci saranno al nostro arrivo" "Ciao Lewis, come stai? Si ti voglio bene anche io" rispondo ironica ignorando il commento fuoriluogo del mio amico su come sono vestita. Salgo sul suo jet privato e passo gran parte del tempo a vedere film mentre Lewis sta parlando con uno che penso sia della sua squadra riguardo strategie o almeno mi pare di aver capito questo. So che un viaggio Londra-Melbourne con 2 persone che non fanno altro che parlare di macchine, curve, gomme e altre cose simili è decisamente noioso e sapere di dover passare un intero weekend in quel mondo mi disgusta parecchio, ma non potevo continuare a rimandare questo momento, il mio migliore amico ci teneva troppo.
Quando inizio a vedere la terra Australiana sotto di noi, però, mi viene un brivido di quelli belli, di felicità. Casa, finalmente, dopo tanto tempo. Non so perché ci torno così raramente, forse perché la mia vita è a Londra ormai, ma quando vedo Melbourne, l'oceano, la mia terra mi sento improvvisamente appagata, non vorrei essere da nessun'altro posto in questo momento, ed è una senzazione bellissima.

"Si ma non così forte, vorrei respirare" dico a mia sorella che mi stava letteralmente stritolando "Vieni a casa una volta ogni morte di papa, come minimo ti fai abbracciare per bene" sorrido mentre vado a salutare anche i miei genitori. Loro invece sono proprio come me li ricordavo, affettuosi a modo loro, un leggero abbraccio, chiedono come sia stato il volo, e riprendono ad organizzare qualche cena importante o qualche meeting di lavoro. La casa è sempre uguale, non si è spostato nemmeno un soprammobile da quando me ne sono andata, perfino quel profumo leggero ma pungente che la invade è intatto, come se fossi stata via un paio di giorni. Salgo le scale mentre mia sorella mi riempie di domande su tutta la mia vita, come se non ci fossimo tenute in contatto ogni giorno, per poi salutarmi quando entro in camera mia. È bellissima, proprio come me la ricordavo; mi butto sul letto togliendo quel caldissimo maglione che indossavo e ripercorro un sacco di momenti passati qua dentro, alcuni meravigliosamente belli, altri molto brutti, ma pur sempre speciali a modo loro. Ho passato ore in aereo e l'idea di essere all'inizio di una nuova giornata mi sta sfinendo, così tanto che mi addormento nel mio letto e mi risveglio che è pomeriggio inoltrato. Odio il fuso orario. Decido di cambiarmi e mettermi qualcosa di altrettano "elegante" ma molto più leggero, scendo al piano di sotto e trovo una specie di the delle 17, peccato che non siamo in Inghilterra. Riconosco tutte le amoche di mia madre, e sono quasi costretta a fermarmi a parlare, anche se raccontare di me e della mia nuova vita per ore non mi dispiace per niente. Arrivata ora di cena devo salutarle perché ho promesso a Lewis che lo avrei portato a cena in uno dei migliori ristoranti Australiani.

"È stata una delle cene migliori che io abbia mai mangiato, grazie Melissa" "Sono una garanzia, dovresti saperlo ormai!" Ridiamo, per la centesima volta questa sera, è stato bello e rilassante passare una serata con lui, tanto più pensando che da domani inizia l'incubo: è venerdì e da quanto mi è stato spiegato dal mio compagno di cena, iniziano le prove libere, qualcosa in cui le macchine corrono senza un motivo preciso per prendere dei dati per la gara...ma perché non fare la gara e basta? Prevedo una lunga giornata, speriamo almeno di incontrare qualche amico al circuito perché non so come farò a sopravvivere a un intero weekend di Formula 1.

Madness - Daniel Ricciardo Where stories live. Discover now