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*Domenica 29 aprile 2018*
Sono passate circa due settimane dai giorni a Parigi e le cose sono leggermente cambiate. Io e Daniel stiamo ancora insieme ma più stiamo distanti più sento che qualcosa si consuma, come se non ricaricassimo il bisogno che abbiamo l'uno dell'altra. Oggi, per esempio, Dan ha avuto una di quelle pessime giornate a Baku. Da quel che ho capito ha tamponato Verstappen distruggendo la gara di entrambi e non risparmiandosi tutti i caziatoni da parte di Christian Horner.

"Ehy Mel guarda oggi è stata abbastanza una giornata di merda quindi se non ti dispiace non avrei tutta questa voglia di parlare..."

"Dan può succedere a tutti di sbagliare non devi fartene una colpa più grande di quella che è, e poi sono sicura ti farebbe bene sfogarti con qualcuno"

"Io lo so che lo fai per me ma detto sinceramente non capisci nulla di Formula Uno quindi non mi saresti così d'aiuto. Ci sentiamo domani, goditi la serata"

Mi chiude praticamente il telefono in faccia, io capisco sia incazzato ma non vedo perché prendersela con me. Scuoto la testa abbastanza stizzita e rientro nella sala dove si sta svolgendo una cena di beneficenza a cui non ho potuto mancare, causa della mia assenza in Azerbaijan. "Melissa Parker? Ho sentito molto parlare dell'Australiana che viene a Londra e in pochi anni diventa parte della miglior società londinese" mi giro infastidita e mi ritrovo davanti un ragazzo abbastanza alto, capelli mori e occhi color ghiaccio, sembra non essere di qui e la sua presentazione me lo conferma "Io sono Theo - dice stringendomi la mano - vengo dal principato" mi sorride gentilmente e decido che non è colpa sua se ho litigato con il mio ragazzo. "Piacere, mi presenterei ma vedo che sai già tutto di me, posso chiederti il motivo di tanto interesse?" "Oh beh semplicemente mi sento più a mio agio con qualcuno che non sia Inglese come me" faccio una piccola risata per poi accettare il suo invito a seguirlo al suo tavolo, dove passo l'intera serata. Scopro che non solo Theo è Monegasco, ma gestisce pure uno degli alberghi più lussuosi di Montecarlo per conto del padre e che oggi si trova a Londra proprio per affari. Ma, a differenza di quanto mi potessi aspettare, trovo un ragazzo disponibile e simpatico, pronto a farmi compagnia in una noiosissima serata mondana, e per questo non posso far altro che ringraziarlo. "Se posso chiedere, aspetti una telefonata?" Mi domanda vedendomi particolarmente attaccata al telefono, in effetti ha pure indovinato, sto sperando che Daniel si renda conto che non può sparire così solo perché ha avuto una giornata no, ma questo sicuramente non lo posso dire a Theo "No no stavo solo controllando che non ci fossero messaggi importanti, non si sa mai". È evidente come si sia accorto che io stia mentendo ma da signore qual'è decide di non domandare nuovamente e gliene sono grata. A volte vorrei che anche Daniel fosse stato più discreto in passato, magari ora non sarei qui a "piangermi addosso" aspettando un suo messaggio, ma d'altronde se non ci fosse lui probabilmente sarei molto più triste. Sorrido al pensiero di Daniel, un pensiero ricorrente questa sera, così decido sia arrivato il momento di tornare a casa e magari provare a sentire quel dannato ragazzo che ha tanto voluto stravolgermi la vita per poi sparire ogni tanto così, senza una spiegazione.

"Ehy Dan, senti so che sei arrabbiato ma non voglio litigare con te...già ci vediamo poco almeno cerchiamo di rimanere uniti quanto possibile. Chiamami quando puoi, ti amo scemo❤"

Non faccio in tempo a mettere giù il telefono che sento suonare alla porta, mi sistemo i capelli che erano raccolti in una maniera indecente per struccarmi e mi trovo davanti qualcuno che sta ben attento a coprirsi il volto con uno scatolone. È proprio scemo eh. "Daniel Ricciardo pensi davvero che quel coso possa nasconderti da me? Ti riconoscerei ovunque" dico ridendo mentre abbassa lo scatolone con una faccia che sembra implorare scusa. Non ci penso due volte e lo tiro a me baciandolo, facendo ben attenzione a spostare lo scatolone e chiudere la porta con un calcio. Dannazione quanto mi è mancato. Quando dopo qualche istante ci stacchiamo lo vedo con uno dei suoi soliti sorrisi che fa venir voglia di essere felici, lo abbraccio e prendo di corsa lo scatolone "Questo spero sia per me" "Beh era per la mia amante ma sai ho pensato che forse almeno per un po' potresti tenerlo tu" gli lancio un'occhiataccia scherzosa prima di lanciarmi a peso morto sul divano cercando di aprire la scatola. Quando finalmente riesco ad estrarre il contenuto lo guardo cercando spiegazioni "È il mio casco, quello della Cina...pensavo fosse un bel regalo, e poi guarda c'è anche una scritta" lo giro e nella parte posteriore vedo la calligrafia di Daniel "Sei bellissima" accarezzo la sua scrittura mentre lo sento sussurrare al mio orecchio "Spero che ti piaccia il fatto che io l'abbia scritto in italiano, fa romantico no?" Sorrido prima di appoggiare il casco e mettere la mia testa tra il suo collo e la sua spalla "È il regalo più bello del mondo Dan, grazie" lo sento rilassarsi dopo queste parole, inizia ad accarezzarmi i capelli e, poco dopo, a respirare decisamente troppo lentamente per uno come lui. Mi alzo cercando di non svegliarlo e gli scatto una polaroid, poi scrivo per dietro "Anche tu", la metto nella cover del suo telefono e mi vado a struccare.

"Buongiorno dormiglione", gli tolgo la coperta di dosso mentre lo vedo stropicciarsi gli occhi, "che cosa ci faccio sul divano?" "Ti sei addormentato e mi sembrava brutto farti alzare solo per andare in camera" "Ma la mia ricompensa per il regalo? Non posso essere stato così stupido da addormentarmi!" Scoppio a ridere lanciandogli la coperta in faccia per ppi andare in cucina a preparare la colazione, ma non passa molto che sento Daniel abbracciarmi da dietro e iniziare a baciarmi il collo "Non vorrai davvero lasciarmi così" sorrido e mi giro verso di lui iniziando a baciarlo. Mi solleva di peso facendomi sedere sul bancone della cucina ma prorpio quando gli stavo togliendo la maglietta facendo doventare la situazione improvvisamente interessante il mio telefono squilla "Se è Lewis giuro che al prossimo gran premio lo butto fuori pista" lo guardo male per poi rispondere sotto il suo sguardo spazientito

"Pronto?"

"Ciao Melissa sono Theo"

"Oh ciao Theo...come mai questa chiamata?"

"Visto che ieri ti ho visto un po' giù di corda volevo invitarti a passare una giornata in barca con me e dei miei amici"

"Grazie del pensiero ma-"
Daniel mi guarda abbastanza innervosito prima di mimare un "vai pure" con le labbra e allontanarsi

"Ma...?"

"Ma al momento non posso scusa, facciamo un'altra volta, grazie del pensiero"

Ci salutiamo e vado subito in salotto dove trovo Daniel intento a ordinare le sue cose sparse per la stanza "Daniel cosa fai?" "Beh hai un appuntamento non vorrei mai farti tardare" "Non ho nessun appuntamento, sono qui con te e non ho intenzione di andarmene" "E Theo?" Dice con una vena di disprezzo alchè io scoppio praticamente a ridergli in faccia "Sei geloso? Daniel Ricciardo è geloso?!" Nega ma continuo a punzecchiarlo fino a che non è praticamente costretto a darmi quello che volevo "Diciamo che preferirei non uscissi in barca con uno qualunque" sorrido e mi avvicino "Sei carino quando fai così lo sai?" "Carino quanto?" Sembra essere tornato il solito Dan quindi mi avvicino sapendo di non infastidirlo per niente, inizio a baciarlo e, dopo avergli sfilato la maglietta e sapendo di avere il completo controllo del suo corpo gli dico "Tanto così" e lo trascino in camera da letto.

Madness - Daniel Ricciardo Donde viven las historias. Descúbrelo ahora