15. Madness

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È la sera del 25 e mi sto finendo di sistemare davanti allo specchio. Quando finisco il trucco mi allontano per vedere il risultato completo: un lungo abito rosso con uno spacco vertiginoso sulla gamba destra, un paio di Louboutin spaziali e una collana di diamanti regalatami da Theo proprio oggi. "Sei fantastica" dice il ragazzo appena affacciatosi alla porta del bagno e io gli sorrido dolcemente per poi mandargli un "bacio volante", visto che il rossetto non si può assolutamente sbavare. Quando arriviamo al grattacelo che ospita il party di stasera Theo inizia immediatamente a presentarmi ad un sacco di persone influenti nel mondo a cui appartiene il mio ragazzo ma ben presto quella pace viene interrotta dalla più bella delle sorprese "C'è solo una ragazza al mondo con un accento australiano mescolato a quello londinese, e questa ragazza è la mia migliore amica" ci giriamo di scatto verso Lewis, che è in una versione straordinariamente elegante e accompagnato come sempre da una splendida ragazza. "Lew!" Gli salto letteralmente al collo non curante dell'attenzione che abbiamo attirato, non lo vedevo da troppo tempo e l'emozione che provo in questo momento è così forte da non pensare alle apparenze "Cosa ci fai qui?" Mi chiede sorridendomi, mentre mi sistemo il vestito "Oh beh Theo aveva un invito a cui non poteva proprio rinunciare e ovviamente l'ho accompagnato" "Theo eh, e ci si può fidare?" "Lewis! Stiamo insieme da 5 mesi, se non ci si può fidare vuol dire che sono proprio scema" scoppiamo a ridere entrambi prima di prendere una coppa di champagne e brindare "Al tuo titolo mondiale!" Alzo il calice e prontamente il mio amico fa scontrare il suo con il mio prima di portarmi da parte nella sala "Avrei voluto ci fossi a festeggiarlo con me..." "Lewis sai benissimo che non posso" "Non ci posso credere che per colpa di-" si ferma di colpo, quasi come se avesse paura di una mia reazione negativa a sentire quel nome "Daniel" mi decido a continuare io la sua frase per farlo finire ma lui decide di cambiarla "Senti Melissa, io ti voglio bene lo sai, sei come una sorella...ma la tua presenza non avrebbe cambiato il suo umore" mi blocco per un'istante. Il suo umore? Per mesi ho pensato solo a me, a come stavo io e a cosa mi serviva per stare meglio. Non ho mai pensato a lui. Avrà sofferto la metà di quanto sono stata male io? Ti ricordi? Non ti amava. Grazie coscienza, ne avevo proprio bisogno. Ma è vero, non mi amava quindi perché sarebbe dovuto stare male? "Cosa intendi?" Mi decido a chiedere a Lewis che prima non vuole rispondermi ma alla fine cede "So perché vi siete lasciati ma ti assicuro che quella non era la faccia di un uomo non innamorato. Era un'anima in pena, non rideva più, non faceva battute. Quando anche con la macchina le cose hanno iniziato ad andare male le cose sono peggiorate. Era sempre incazzato, si sfogava con tutti...ha perfino lasciato la Red Bull perché non aveva voglia di insistere a cercare un punto di incontro con loro" "Mi dispiace, penso...ma tutti stanno male quando una storia finisce" "Io so che tu sei stata malissimo Melissa ma lui, lui non era più Daniel. Poi-" si ferma come a chiedermi il consenso per qualcosa che non vorrebbe dirmi "Poi un giorno arriva ed è il solito Dan che tutti conosciamo. Gli chiedo il motivo e mi risponde che è merito di una certa Bella, pare si siano conosciuti in Texas e da lì non si sono più lasciati" Fa male, è inutile mentire. Io mi sono rifatta una vita ma sapere che lui ha fatto lo stesso è tremendamente doloroso. Di colpo mi vengono in mente tutti i ricordi, tutti i momenti. Penso a quello che diceva a me, penso a lui che ora lo dirà a lei. Penso a lei che festeggia insieme a lui. A lei che può godere della sua risata. A lei che può giocare con i suoi ricci. A lei che può vivere tutti i giorni la folle quotidianità del mio Dan. Del suo Dan. Indugio un attimo guardandomi il polso dove ho tatuato nella parte superiore vicina al dorso la parola Madness. Questo tatuaggio me lo sono fatta una settimana esatta dopo Monaco...l'ho fatto per Dan che era matto da legare, ed era la cosa che più amavo di lui, e l'ho fatto per me, per ricordarmi di come ogni tanto nella vita sia necessaria la giusta dose di follia per buttarsi nell'avventura che può scoinvolgerti l'esistenza, com'era successo a me con lui.
"Prima o poi doveva succedere" dico fredda cercando di nascondere quello che provo, sorrido forzatamente a Lewis e ritorno dal mio ragazzo, lo prendo per mano e lo faccio girare verso di me. Gli guardo gli occhi color ghiaccio, il sorriso dolce e i lineamenti ancora da "bambino", nonostante abbia la mia età. "Tutto ok?" Mi chiede e io non ho il coraggio di dirgli di no, così mi avvicino e gli lascio un leggero bacio sulle labbra. Potrei passare tutta la mia vita con lui, prendere una casa in Australia e trascorrere il resto dei miei giorni a crescere i nostri figli? Non lo so, non so nemmeno se è quello che voglio ora o se era solo quello che mi faceva desiderare Daniel. Poi le domande degli altri invitati mi riscuotono dai miei pensieri facendomi tornare alla realtà.

*31 dicembre 2018*
È quasi mezzanotte e io sto vivendo quello che è sempre stato un mio sogno: il capodanno a Time Square. Non avevo mai visto così tanta gente insieme e la cosa che preferisco è come siamo tutti felici, speranzosi in un nuovo anno migliore del precedente e ricchi di ricordi di quello passato. Vorrei poter conoscere i pensieri di ognuna di quelle persone ma so che almeno di una posso sapere tutto "Allora Theo, ricordi dell'anno passato e propositi per quello nuovo?" Lui si gira verso di me sorpreso, mi afferra la mano e risponde "Posso essere soddisfatto di questo 2018, dal punto di vista lavorativo è stato molto buono e da quello personale...anche meglio" si allunga per lasciarmi un leggero bacio sulle labbra prima di proseguire "Un desiderio ce l'avrei, ma per ora non lo svelo altrimenti non si avvera! Tu invece?" Ripenso rapidamente al mio 2018. È stato probabilmente l'anno più folle della mia vita, un sali e scendi di emozioni caratterizzato da alti immensamente felici e bassi che mi hanno completamente svuotata. La cosa peggiore della fine dell'anno è ripensare anche a cosa è finito durante il suo corso, nel mio caso è inevitabile pensare a Daniel. Mi rendo conto solo ora di come per mesi io abbia evitato il problema concentrandomi sul resto, eppure girarsi dall'altra parte non è la soluzione. Penso ai migliori momenti di quest'anno e non posso fare a meno che accorgermi di come essi si siano esauriti in quella fredda alba di fine maggio a Montecarlo, da quel momento non ho vissuto emozioni così forti. Né negative né positive, uno stato di apatia quasi totale che mi ha fatto andare avanti nonostante tutto. Lo sguardo di Theo mi risveglia dai miei pensieri e mi rendo conto che mentirgli è necessariamente la scelta giusta "È stato bello, ho viaggiato molto, conosciuto molte persone e mi sono innamorata-" mi fermo perché lo vedo sorridere entusiasta ignaro del fatto che l'affermazione non fosse rivolta a lui. Gli voglio bene e mi ha molto aiutato dopo Daniel, penso perfino che possa diventare amore, ma non sarà mai come prima. Nessuno sarà mai Daniel.

***
Breve spazio autrice per festeggiare con voi la prima vittoria di Charles in F1! Mi dispiace per lui che sia capitata in un giorno così triste che da un lato gli ha "rovinato" la festa ma dall'altro l'ha resa ancora più speciale. Ieri ho letto una frase che mi ha fatto letteralmente venire i brividi:
Charles Leclerc, grande amico di Anthoine Hubert, vince il GP corso il giorno successivo alla sua morte. Se esiste un Dio del Motorsport, oggi quel Dio ha preso la scelta più giusta possibile.
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Madness - Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora