Does it really bring you luck?

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Ashton Irwin

Sono passati tre giorni dallo sfogo di Calum e sembra essere tornato tutto alla normalità. Continuo a tenerlo legato, sempre al termosifone nonostante lui sia contrario. Quando mi ha chiesto di ucciderlo, sono rimasto basito. A dirla tutta inizialmente il piano era quello e se fosse stato un altro l'avrei accontentato seduta stante. Eppure, qualcosa mi ha bloccato dall'esaudire la sua richiesta. Non si merita di morire, nonostante sia uno stupido ragazzino fastidioso. Io ed i ragazzi ci siamo organizzati per controllarlo anche quando abbiamo del lavoro da sbrigare, oggi era il turno di Niall. Non appena entro in casa, sento delle risate provenire dal piano di sopra e salgo le scale, confuso. Apro la porta della mia camera, dove Niall è seduto sul letto, di fronte a Calum ed entrambi stanno ridendo a crepapelle.

"Non riesco a credere che tu abbia davvero fatto esplodere una bomba di colore in faccia al tuo professore di matematica!" Esclama il biondino, continuando a ridere come un cretino.

"Era rosso di rabbia, letteralmente!" Ride il moro, tenendosi la pancia con una mano. Sono per caso diventati migliori amici adesso?

"Emh.. ragazzi?" Li richiamo, facendoli girare verso di me.

"Oh, ciao Shaggy" Mi saluta il prigioniero, facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Shaggy?"

"Si, non sembra Shaggy di Scooby Doo?"

"ODDIO È VERO" Niall scoppia a ridere di nuovo, portandosi le mani sul viso. Non riesco a credere che abbiamo davvero permesso a questo coglione di controllare Calum.

"Niall, ti ho detto di controllarlo, non di diventare il suo migliore amico!" Esclamo esasperato, sbattendomi una mano sulla fronte. Il diretto interessato alza gli occhi al cielo e si rimette in piedi, stirandosi i vestiti.

"Oh andiamo amico, è simpatico!" Protesta, ma io gli indico la porta, ordinandogli silenziosamente di andarsene. Il ragazzo sospira, salutando con la mano il moro ed uscendo dalla mia stanza.

"Il suo accento irlandese mi fa scassare, anche se a volte non lo capisco quando parla" Ridacchia, una volta assicuratosi che Niall non è più in casa. Io alzo le spalle, senza rispondergli, e mi sfilo la maglia, gettandola sul letto. Sento il suo sguardo addosso e ciò mi porta a ghignare divertito. Quando mi giro, lo vedo distogliere gli occhi da me, con le guance rosse, mentre bisbiglia qualcosa come Santo Hagrid che muscoli.

"Qualcosa non va?" Gli chiedo con tono innocente, nonostante stia sorridendo in modo malizioso. Lui scuote la testa, sbuffando sottovoce.

"Mi stavo solo chiedendo cosa significassero i tuoi tatuaggi" Dice semplicemente, evitando però di guardarmi. Mi siedo accanto a lui, poggiando la schiena al termosifone al quale è legato, e allungo le braccia verso di lui, mostrandogli il mio tatuaggio raffigurante le fasi lunari.

NA: Ashton ha tutti i tatuaggi che ha nella realtà tranne il tally, il late late ed il 1994, Calum invece solo il tatuaggio dedicato a sua sorella, il ferro di cavallo, la piuma, il cardo e l'indigeno.

"Le fasi lunari indicano il cambiamento, a cui la mia vita è soggetta continuamente" Gli spiego, alzando poi il braccio destro per mostrargli il piccolo cuore sul polso.

"Questo l'ho fatto per ricordarmi di non smettere mai di amare la mia famiglia ed i miei amici, nonostante la vita che conduco" Dopo di che, mi giro, dandogli le spalle ed alzo appena i capelli, mostrandogli il condor nero tatuato sulla mia nuca.

"Il condor indica la California, l'ho tatuato quando mi sono trasferito a Los Angeles, prima di venire qui a New York con i Bloods" Lascio ricadere i capelli sulla nuca, indicando poi con un dito il mio tricipite sinistro, dov'è tatuata una rosa.

"Questo l'ho fatto per mia sorella Lauren, non la vedo da un po' dato che lei vive in Australia con i miei genitori e mio fratello" Detto ciò, mi giro nuovamente verso di lui, mostrandogli il serpente sul mio bicipite destro.

"Ed infine ho il serpente dei Bloods" Concludo, alzando le spalle. Lui mi guarda con attenzione, scrutando le macchie d'inchiostro sulla mia pelle e lo vedo quasi scioccato nel sentire che ho dedicato un tatuaggio a mia sorella.

"Non credevo fossi un tipo sentimentale" Mi dice, prendendomi palesemente in giro. Alzo gli occhi al cielo, passandomi una mano tra i capelli.

"Anche tu hai dei tatuaggi se non sbaglio" Lui annuisce, alzandosi poi la manica della felpa, rivelando il suo braccio destro. Prova a sporgerlo verso di me, ma le manette glielo impediscono e per questo sbuffa, facendomi ridacchiare.

"L'indigeno l'ho tatuato perché mi sembrava figo" Comincia, indicando il viso di un uomo con un cappello di piume sul suo braccio. Mi trattengo dal ridere, anche perché è un tatuaggio senza senso, ma lascio che vada avanti. Successivamente indica quello che sembra un fiore, sorridendo appena.

"Il cardo è un fiore tipico della Scozia, l'ho fatto per mio padre, dato che ha origini scozzesi" Il suo dito scende, finendo sul piccolo uccello tatuato sul suo avambraccio. Sotto di esso c'è un nome, Mali-Koa, ma non ho la più pallida idea di chi sia o cosa significhi.

"Questo l'ho fatto per mia sorella Mali, prima che se ne andasse" Mormora tristemente ed a quel punto provo a fermarlo, so cosa è successo a sua sorella e so quanto sia difficile parlarne, ma lui mi blocca. Lo vedo abbassare di poco il collo della maglietta, il tanto che basta per mostrarmi una piuma tatuata sotto la sua clavicola.

"Doveva essere una Felce Argentata per ricordare le origini neozelandesi di mia madre, ma il tatuatore ha fatto schifo ed è uscita fuori una piuma" Ridacchia e, prima di abbassare la manica, mi mostra un ferro di cavallo tatuato sul suo avambraccio.

"E questo?" Gli chiedo, credendo che abbia un significato profondo come gli altri, a parte l'indigeno ovviamente.

"Lo vedo come un portafortuna" Risponde, sistemandosi poi la felpa e poggiando la schiena contro il muro.

"E ti porta fortuna davvero?"

"Beh, sono stato rapito dalla banda più temuta di New York, sono ammanettato ad un termosifone, costretto ad indossare i vestiti del mio rapitore ed a fare ciò che mi dice altrimenti ucciderà me e la mia famiglia, però tutto sommato si dai" Scoppio a ridere al suo tono ironico e lui mi segue a ruota. Ha una risata carina.

"Era una domanda stupida" Ammetto, sporgendo il viso verso di lui.

"Degna di te" Mi fa la linguaccia, ridendo. Io scuoto la testa, fintamente esasperato e mi alzo dal pavimento, dando un'occhiata all'orologio. Sono già le sette.

"Hai fame?" Gli chiedo con gentilezza e lui mi guarda come se gli avessi chiesto se gli asini volano.

"Me lo chiedi anche? Certo che ho fame!" Risponde con tono ovvio, mentre io afferro il cellulare dalla tasca dei pantaloni.

"Okay, allora ordino una pizza"

"IO LA VOGLIO AI PEPERONI, GRAZIE"

Io l'ho detto che questo ragazzino mi farà impazzire, prima o poi.

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Hello (Kitty) everyone!
Capitolo un po' moscio, ma la cosa positiva è che Calum si è ripreso!
Non so perché, ma ho voluto inserire questo discorso sui tatuaggi, la prima, VERA, conversazione che hanno i nostri cashton.
Nel frattempo, Calum continua a perculare Ashton HAHAHAH.
Solo lui può.
Cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Dite che Luke, Nolan e Michael abbiano iniziato già a cercare Calum?
In più, per chiunque abbia preso i biglietti per il concerto dei 5SOS a Milano, sappiate che io e Elly_gingerlover saremo lì!🥰
Per chiunque li prenderà domani, buona fortuna e, per chi non sarà presente, non abbattetevi, perché ritorneranno sicuramente e avrete l'occasione di vederli ❤️

Ci vediamo al prossimo capitolo!💜

                                                     ~hannah

Stockholm SyndromeUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum