trente

411 48 2
                                    

"Ama la verità ma perdona l'errore" Voltaire.

-che è successo qua dentro?-
La stanza di Taehyung era qualcosa di assolutamente magnifico.
A terra era steso il copriletto blu notte che solitamente era sul letto,e sopra di esso sette morbidi cuscini a formare una stilizzata Orsa Minore.
Taehyung sedeva sulla Stella polare,a gambe incrociate. La luce era spenta e piccoli fili di luminosi correvano di qua e di là creando una notte buia e lucente allo stesso tempo.
-mi annoiavo-rispose con tranquillità.
Minso teneva in braccio il fratello che era chiaramente in dormiveglia.
Entrarono e si sedettero su stelle di cui non sapevano il nome.
-di cosa volevi parlarmi oggi?-le chiese.
-oh,già.Volevo un consiglio-
-su cosa?-si incuriosì.
-devo aspettare che si svegli o gli chiedo io di uscire?- stupendo come riuscisse a sembrare disinteressata alla sua stessa richiesta.
-tu cosa vuoi fare?-
Alzò le spalle.
-non ho problemi a farmi avanti ma il mio orgoglio da ragazza mi dice di non farlo-
-ma perchè non vai lì e gli dici che ti piace?-la vocina di Hyunsu era piccola e bassa.
-perchè-tentennò-perchè no-sbuffò.
-come si chiama,se posso?-domandò invece Taehyung.
-Huening Kai-sussurò.-ha un anno in più di me,ma abbiamo il corso di arte insieme,abbiamo fatto amicizia da subito-
Lui sorrise.
-magari non buttarla come un appuntamento,proponi di andare in biblioteca e a prendere un caffè dopo-
-uhm,si okay-
-ma non affidarti troppo a me,sono il meno indicato in questo periodo.-
Un tuono squarciò l'aria,e dopo di lui la pioggia iniziò a cadere.
Hyunsu tremò.
-meglio se andiamo a letto,a domani,notte-si congedò lei.
Taehyung li salutò con la mano.
La pioggia gli entrò in testa,era assordante,lo portava a pensare alle parole della signora Jeong.
Dove si era cacciato Jungkook? Con quel tempo non poteva che essere in pensiero.
Fece un colpo di testa e gli scrisse un messaggio:"tua madre è preoccupata,dove sei finito? Stai al coperto"
Si sentì una nonna protettiva.
Si coricò all'interno della costellazione guardando il soffitto.
Lo schermo del telefono si illuminò; "affacciati"
Alzò un sopracciglio ma lo fece,raggiunse la finestra,la aprì e appoggiò i gomiti al davanzale.
-è stato amore, che per primo ha mosso i miei passi, prestandomi il suo consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi. Non sono un buon pilota: ciò nonostante,anche se fossi tanto lontano quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del più remoto dei mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico così prezioso.-
Sotto il diluvio universale,stava in piedi col naso in su Jungkook che recitava Shakespeare improvvisandosi Romeo.
Forse banale ma era la sua opera preferita,e sapeva cosa lei rispondeva a quella dichiarazione.
-tu sai che sul mio volto vi è la maschera della notte, altrimenti un verginale rossore colorerebbe le mie guancie, a causa di quello che mi hai sentito dire stanotte. E molto volentieri mi piacerebbe rinnegare tutto ciò che ho detto. Ma basta con le forme e i convenevoli. Mi ami? So già che risponderai si, e che io crederò a ciò che tu dirai. Ma se lo giuri, potresti poi dimostrarti sleale. Dicono che Giove sorrida dei giuramenti degli amanti. O, nobile Romeo, se davvero mi ami, dillo apertamente, e se credi che io mi lasci conquistare troppo facilmente, arriccierò la fronte e sarò cattiva, e mi negherò, cosicchè tu abbia ragione di corteggiarmi.-fece una pausa dopo aver parlato tutto d'un fiato.-sono io quello particolare dei due,cos'è questa improvvisata?-
-non ho altri modi per riconquistarti-disse sincero.
Taehyung era rimasto spiazzato.
-togliti dalla pioggia e smettila di dire cagate,ti ammalerai.-rispose solo.
-guardami le labbra e dimmi se mento-
-non vedo da qui-
-e allora scendi,perchè non mi muoverò finché non ti avrò di fronte-
Chiuse la finestra e afferrò un cappotto al volo dall'armadio.
Arrivato nel vialetto camminò verso di lui e lo coprì.
-leviamoci di qui-gli disse.
-ti amo-rispose,così dal nulla,senza che c'entrasse con il discorso.-cazzo se ce ne ho messo di tempo,mi dispiace,ho fatto tanti errori ma ora posso dire di sapere che senza di te non ha senso nulla,non per me,cazzo Tae mi spiace averci messo così tanto,sono sincero adesso lo sono davvero-
Come cliché,Taehyung non lo lasciò finire,lo afferrò per il cappotto e lo baciò.
Come nei film,sotto la pioggia.
Si staccarono,entrambi col sorriso dell'altro sul volto.
-dovevo dartelo a Daegu-estrasse un pacchetto.-ed è una cazzata perchè era il tuo regalo per me,ma-lo aprì e consegnò la scatolina al più grande.
Gli anelli di Tiffany,il regalo dei tre anni.
Prese il suo e diede l'altro a Jungkook.
-prenditi cura di me-disse infilandolo.
-prenditi cura di me-ripetè l'altro.
La puntata che tutti aspettano del loro drama preferito,quella che non può che essere perfetta.

comme le soleil pendant l'orageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora