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-Ha sbattuto su Dorian...-Disse Friz mentre bevevano del latte caldo al bar. Avevano fatto tutte le cose nella segreteria e poi si erano fermati a parlare e a bere qualcosa al bar.

-Se sei ancora in grado di raccontarlo...forse ti ha preso in simpatia...-

Blue alzò le spalle. -È umano...è idiota di suo...- mormorò il gattoide.

I due si guardarono sorpresi. -Vieni dall'altra parte del mondo...-

Blue annuì.

-Se fossi australiano di nascita non faresti commenti razzisti verso gli umani...qui...diciamo che non è una buona cosa farlo...ma ti può essere perdonato perchè ci metterai del tempo ad abituarti...-

"Razzista con gli umani?" Pensò corrugando la fronte. Si era sempre ritenuto la parte offesa, la parte lesa. Si guardò intorno, e c'erano meno umani, e molti animaloidi. Le femmine umane venivano guardate quasi in modo animalesco, mettendole in imbarazzo, e i maschi umani erano trattati male. Era veramente il mondo fatto al contrario.

Emise un sospiro triste.

Vedendo alcuni grossi animaloidi dare uno spintone ad un umano.

Blue non ci vide più saltò e corse velocmente soffiando e ringhiando e tirando fuori le unghie, verso i 4.

-Oh, un gattino che crede di essere un leone...-Disse uno dei 4.

-Almeno io non mi sono pompato di steroidi...- Gli rispose soffiando.

Frustava la coda nervosamente per aria difendendo il ragazzo a terra.

-Stai bene?- Gli chiese in un sussurro.

-Non lo so...-Rispose la voce.

-Resta giù, mi occupo di loro...-

I 4 risero. -Tu ti occuperesti di noi?-

Allungò al massimo gli artigli e continuò a ringhiare e soffiare.

Il più pompato fece alcuni passi in avanti, ma fu fermato da na mano sula spalla.

-Credo che il gattino abbia ragione, Mel...è ora che vai via, prima di finire di nuovo in infermeria...-

Quello che era stato chiamato Dorian dai suoi nuovi amici, spinse leggermente il capo dei 4, che se ne andarono insultando il gatto.

-Stai bene? Hai bisogno di andare in infermeria?- Stava per posargli una mano sulla spalla ma fu fermato da una presa forte e salda che lo fece miagolare lievemente dal dolore.

-Non toccarlo...- Sibilò il muro umano mentre si accucciava ad aiutare l'altro ad alzarsi.

-Lui mi ha aiutato...non trattarlo male...- Disse il giovane mentre si guardava intorno. -È stato l'unico ad intervenire, e se non lo faceva...mi avrebbero fatto del male...molto di più...-

Dorian si voltò verso Blue che si toccava il polso dove le impronte della sua mano avevano lasciato degli ematomi. Strinse gli occhi su quelle macchie. E guardò il volto sconvolto del giovane gattoide, che si vedeva era spaesato.

-Mi dispiace...e grazie per Philip.- Grugnì, poi prese l'amico per la vita e lo accompagnò via.

Blue guardò le persone che aveva intorno. Sbuffando spazientito, la sua coda fece uno scatto schioccando nell'aria e tutti se ne andarono abbassando lo sguardo.

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Parlò con Rose appena rientrato.

Non capiva come era possibile la mancanza di ugualianza che si spacciava al di fuori dall'Australia, invece anche lì venivano categorizzati, ed era il mondo al contrario.

Sospirò tristemente.

-Ogni luogo ha i suoi nei. Un tempo gli animaloidi erano una bassa parte della popolazione, poi scappavano dal resto del mondo, scappavano dalla crudeltà dei miei simili...-

-Non tutti lo sono...la mia famiglia è umana, mi hanno adottato ed ero già grande, invece, mi hanno accolto, ci siamo stretti e mi hanno dato tutto crescendomi come l'altro figlio, cercando di darmi ogni opportunità, anche quella di studiare qui...-

-Perchè ti hanno mandato a studiare qui?- Chiese la donna sorpresa.

In breve raccontò ciò che era successo e di come era arrivato là.

AnimaloidWhere stories live. Discover now