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Lo trascinò con sé, gli mise le mani sugli occhi e camminarono ancora un centinaio di passi.

Tolse la mano, davanti a lui, tutti i loro amici, umani e animaloidi.

Poi vide i suoi amici aprirsi e davanti a lui, comoarire Daniel, sua madre e suo padre che gli sorridevano felici.

Blue corse verso la sua famiglia piangendo e miagolando, senza riuscire a dire nulla.

Lo strinsero a loro coccolandolo.

-Ho...avuto...paura...-

-Ci dispiace tesoro...-Disse sua madre stringendolo a sé. -Ma non potevamo comunicare nulla a nessuno...-

Dorian si avvicinò.

-Tuo fratello, e i tuoi sono...diventati dei fuggiaschi e ora hanno l'asilo politico in Australia...-

Blue spalancò la bocca.

-Ma...ma...come...-

Daniel si spostò prendendo per mano una gattoide simile a Blue.

-Blue...lei e Celest...la mia fidanzata...-

I due si guardarono incuriositi dall'altro.

Poi lui la strinse in un abbraccio.

-Grazie a te, ora sono libera...-Gli disse emozionata.

-A me? Io non ho fatto nulla...-

-Il tuo fidanzato...ha messo in moto una rete di protezione per noi...- Disse suo padre.

Blue arrossì fino alla radice dei capelli.

Si voltò verso Dorian. -Fi...fidanza...to?- Miagolò.

Dorian lo baciò. -Tutte le spiegazioni dopo, Blue...-

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La famiglia che lo ospitava, riuscì a trovare tramite conoscienze, per la sua famiglia, un appartamento in affitto per qualche settimana.

Intanto erano tutti nel soggiorno della loro casa.

-Appena mi hai dato tutti i dati ho chiamato alcuni amici...faccio parte di una associazione, che salva e porta qui animaloidi maltrattati, o sfruttati sessualmente.-

Daniel si strinse alla sua fidanzata, le diede un lieve bacio sulle labbra.

-Ormai...umani dalla loro parte, ce ne sono pochi, perche sono tutti ricercati in altri paesi, quindi mi sono offerto di partire io stesso, in un ora ero pronto e sull'aereo che mi portava da Daniel...-Diede un lieve bacio sulla mano di Blue. -Parlato con lui, gli ho fatto preparare la sua roba, e siamo corsi a casa dei tuoi...abbiamo radunato alcune persone e imballato tutto, caricato un container, con tutto ciò che conteneva la casa, ci siamo messi in azione per recuperare Celest...-

-Come sai le leggi sugli animaloidi in America...sono ancora ristrette, simili a quelle degli schiavi di centinaia di anni fa...quindi...è come se l'avessimo...rubata al legittimo proprietario, siamo fuggiti per giorni, fino ad arrivare in Messico, da là a Cuba, Da lì, siamo andati al consolato Australiano, dove abbiamo atteso due giorni la risposta per l'asilo politico, e quando l'hanno accettata, abbiamo fatto i documenti e preso il primo volo che arrivava in Australia...- Disse suo padre.

Blue, stretto fra le calde braccia di Dorian, emise un sospiro tremulo.

I suoi genitori, seduti accanto alla coppia che li ospitava, si tenevano per mano.

-Vi aiuteremo...- Disse il felinoide, guardandoli. -Abbiamo molte conoscienze, e vi troveremo un posto in cui vivere, e i lavori...-

I due sorrisero grati. -Abbiamo portato via tutto, ma la casa andrà in confisca, anche se la troveranno allagata...-

Suo padre ridacchiò.

-Ha spaccato muri e quant'altro, colpendo anche le tubature, ringhiava roba del tipo "Sto paese, non merita creature buone come Blue o Celest, e nessuno vivrà qui dopo di noi...confischino la casa, dovranno buttarla giù, e rifarla completamente, per viverci." Avresti dovuta vederla, era arrabbiata quasi come quando le avete potato le rose...nella stagione sbagliata...-

Daniel e Blue si guardarono arrossendo.

-Non sapevamo che non era la stagione giusta...volevamo farle un piacere...-Mugolò Blue imbarazzato.

-Avete potato il mio roseto, per guardare le figlie del vicino nella piscina....-Rispose sua madre ringhiando.

Un coro di risate salì dalla sala.

-L'idea era mia...-Ammise infine Daniel.

-Avrò qualcosa da raccontare ai vostri figli, per farvi imbarazzare, quando combineranno qualcosa di simile...-Sibilò ai due che arrossirono ancora di più.

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