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Avevano chiamato il padre di Dorian che aveva visitato Blue, dicendogli di stare a riposo. E di stare calmo.

Poi gli aveva preso una mano e l'aveva stretta fra le sue.

-So che mio figlio è uno stronzo...direi di prima categoria, alle volte...ma sta facendo una cosa...che deve spiegarti lui direttamente...presto sarà qui...-

Ma dopo quelle parole, erano passati altri due giorni.

Guardò il piccolo Adrian che gli si era addormentato accanto.

Gli faceva tanta tenerezza.

Chissà in futuro, come sarebbero stati i suoi figli.

Arossì pensando a Dorian, a loro due mentre facevano sesso.

Conosceva l'atto, aveva guardato un infinità di film porno. Ma sentiva il forte desiderio di lasciarsi andare con Dorian.

Si alzò e andò in bagno. Si mise sotto la doccia aprendo l'acqua fredda.

Per calmare i suoi bollori.

Dorian era un uomo.

Un bellissimo e tremendamente sexy, uomo.

Ma non comprendeva appieno la sua natura, il fatto che quel lungo silenzio lo metteva in agitazione. E il silenzio non era solo suo, ma anche della sua famiglia, lo aveva messo in crisi.

Si asciugò il corpo vigorosamente, con il phon asciugò i capelli e la coda. Per poi vestirsi e tornare in camera.

Inutile piangersi addosso.

Doveva andare all'università, doveva studiare. E appena possibile tornare a casa dei suoi per sapere che stava succedendo.

Annuì al suo riflesso.

Sì.

Dorian gli aveva chiesto di fidarsi di lui, e tutti gli altri glielo avevano ripetuto.

Si sarebbe fidato, senza remora alcuna.

Annuì di nuovo guardandosi allo specchio, e sorridendo.

Tornò nella sua stanza vestito e tranquillo, dopo tanti giorni.

Adrian lo guardò spostando la testa di lato. -Stai...stai...meglio?-

Blue annuì. -Con un infermiere come te...come non potrei?-

Il piccolo gli si lanciò in braccio ridendo.

Poi corse fuori gridando come un matto che Blue stava bene.

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Il lunedì all'università, fu tranquillo, Mel e Tessa tentarono di avvicinarlo, ma i suoi amici lo difesero, e finalmente, anche altri animaloidi lo fecero, non tano perché non tolleravano certi atteggiamenti, ma vedere degli umani difendere un animaloide li aveva fatti riflettere.

Passarono altri 4 giorni, prima di ricevere un messaggio da Dorian.

"Sei arrabbiato?"

"No, sono stato male...perché non sapevo nulla..."

"Sei in aula?"

"Sì..."

"Esci, dì che hai un emergenza, così ti spiego tutto..."

Blue si alzò di scatto buttò tutto nel suo zaino e guardò il professore.

-Mi scusi ho un emergenza...-Gli disse correndo fuori senza aspettare il permesso.

Fuori dall'aula lo vide, bellissimo, come sempre, teneva in mano un mazzo di fiori che gli allungò.

Erano dei tulipani, coloratissimi.

Che lui adorava.

Ma come faceva a saperlo?

-Sei qui...- Mormorò.

-Sono qui...- Gli rispose, sorridendo dolcemente.

Blue gli si gettò fra le braccia, singhiozzando.

-Non devi più lasciarmi...senza dirmi nulla...mi hai fatto star male per giorni...-

-Lo so, mi dispiace...ho dovuto fare le cose in fretta, mi dispiace tesoro...mi farò perdonare subito...vieni...-

AnimaloidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora